Riparte, per il ventesimo anno consecutivo, “Striscia la notizia”. Ogni presentazione, in occasione del ventennale, è puramente superflua. Il tg satirico di Canale5 torna in tv con il solito schema fatto di veline (confermate le bellissime Thai e Melissa), tapiri ed inviati collaudati. I temi, che sono costati circa 200 cause al patron Antonio Ricci (foto), saranno gli stessi e su questo Ricci bacchetta in maniera decisa il mondo dell’informazione italiana: “Per i giornalisti è meglio parlare delle gemelline di Garlasco, creandone mostri, piuttosto che di malasanità e dei problemi dell’Italia”. Poi, rincara la dose di quest’assoluta ma scomoda verità, prendendosela con i tg: “Non sono altro che varietà”. E, purtroppo, Ricci sa quello che dice, dal momento che sono vent’anni che fa, a modo suo, controinformazione. Tra le sue invettive ci sono parole anche per il fenomeno del momento (anzi, quello che i media, dopo dieci anni di silenzio, hanno “scoperto”, creandone un fenomeno): “Beppe (Grillo, ndr) non sta facendo nulla di più di quello che ha fatto negli ultimi anni: raccogliere il dissenso che viene dal basso e urlarlo con quanta più forza ha in corpo. Certo, se vedo Grillo in politica, dico no. Ma sono sicuro che saprà tirarsi fuori al momento giusto”. L’attacco più forte, comunque, il guru di “Striscia” lo riserva a Luca Tiraboschi, direttore di Italia1, il quale “poiché non riesce a realizzare il suo sogno di sedersi sulla poltrona di Canale5” – osserva sarcasticamente il regista televisivo – “cerca con le sue trasmissioni di minare alle basi la programmazione della rete ammiraglia del Biscione. E da lui che dobbiamo difenderci, mica dalla tv pubblica”. Tornando al compleanno di “Striscia”, che cadrà nel mese di novembre, Ricci assicura che non ci sarà nessuno “speciale” in prima serata: “Festeggeremo con un grande evento alla Triennale, ma non giocheremo la carta della controprogrammazione in prima serata”. L’unica vera novità della nuova incipiente edizione, se di novità si può parlare, è costituita dall’ennesimo personaggio sfornato da Dario Ballantini: dopo Valentino, Montezemolo e tutti gli altri della sua “galleria”, arriva una provocante Michela Vittoria Brambilla. Speriamo che anche lei, come tutti gli altri personaggi di Ballantini, piaccia almeno quanto l’originale. (Giuseppe Colucci per NL)