Ne parliamo da tempo su queste pagine (e forse siamo stati tra i primi a dedicare attenzione alla questione) e non abbiamo mai nascosto di ritenere la IP Tv (Internet protocol television) la televisione del futuro, soprattutto per quanto attiene il video on demand.
Prevediamo, novelli profeti, un futuro pieno di IP Tv dei più disparati generi: ci piace pensare alle tv dei gruppi sportivi locali, che metteranno in rete le riprese delle partite disputate; siamo convinti del successo di canali-catalogo dove poter scaricare programmi storici della tv di un tempo (quella di qualità…); ci stuzzica l’idea di televisioni ultraspecializzate, alla cui ricerca nello sterminato panorama del cyberspazio penseranno appositi motori di ricerca di programmi tv.
E’ questione di (poco) tempo ed i colli di bottiglia che ancora limitano la buona visione dei programmi tv su Internet saranno rimossi, così come, di qui a brevissimo, saranno disponibili le interfacce per visionare i programmi in webcasting direttamente sul tv di casa, attraverso normale presa scart.
Già ora i principali streamers, Streaming Media (leader nello streaming audio per emittenti radio italiane) e PC Television illustrano sui propri siti le peculiarità delle tecnologie (sul secondo è già presente un bouquet di canali liberamente accessibile), mentre la maggior parte delle tv sta testando la messa in rete dei propri programmi.
La stessa Streaming Media, a quanto risulta a questo periodico, ha in fase di verifica la possibilità di veicolare attraverso il web le lezioni universitarie di uno dei più importanti atenei italiani: soluzione che consentirebbe agli studenti lavoratori impossibilitati alla frequenza di seguire da casa, scaricandoli nel momento della giornata più adatto, le lezioni delle principali materie d’esame. Un altro esempio delle infinite possibilità della IP Tv.