Storia della Radiotelevisione italiana. Sicilia, 1973: Ram Tv Militello, pionieristico laboratorio televisivo

Ad inizio 1973 le tv locali italiane consistevano già in un buon numero. Una ventina di queste, il 16 maggio di quell’anno, si confrontarono a Venezia nella "Prima assemblea nazionale della Federazione italiana editori televisione cavo".

Com’è noto, il cavo risultò effimero e ben presto venne sostituito con le trasmissioni in UHF e (in pochi casi) VHF. Tra le emittenti che si contendono la primogenitura del primo vagito via etere, c’è una tv siciliana: RAM Tv, creata il 5 maggio 1973 in uno scantinato di via De Gasperi 53 a Militello (Catania). L’idea di una tv libera è di Franco Medulla con il quale collaborano alcuni giovani amici. La piccola tv è un vero e proprio laboratorio televisivo che trasmette sui canale VHF B (da Via De Gasperi) e VHF H (da Poggio Mineo) informazioni su Militello e la Val di Catania, i consigli comunali, alcune comparsate di Mario Scelba, partite di calcio dello Sporting Militello e varie funzioni religiose. L’esperienza va avanti e nel tempo il palinsesto si arricchisce con l’ideazione de "Il Cantabimbo" (schiere di bambini che cantano sulle note della Banda dei Cinque), "Il Festival del Milione" (sul modello della Corrida) e, nel novembre 1976, con "Il campanile d’argento" (condotto da Turi Giuffrida). Nel 1977 la tv viene iscritta alla Camera di Commercio come ditta individuale, amplia il raggio di diffusione sul canale 31 UHF (Contrada da Parisi, Scordia) e si dota di una redazione giornalistica per la realizzazione del primo notiziario, "Il Ramgiornale". Nel team redazionale ci sono: Lucio Gambera (oggi direttore di Radio Venere Militello), la compianta Alda Ragusa e Mimmo Scavo (attuale giornalista di Avvenire). Nel 1986 la tv segue in diretta le nozze di Pippo Baudo e Katia Ricciarelli, mentre agli inizi degli anni ’90 trasmette le gesta della compagine di pallavolo che sfiora un clamorosa promozione in A2. Poi il declino, con la pubblicità all’essenziale e il canale sempre più debole. Nel 1993, a seguito degli obblighi introdotti dalla L. 223/1990 è costretta a sospendere le trasmissioni per indisponibilità economica. Ricorda oggi il fondatore: "Ho garantito un servizio pubblico gratuito a malati ed invalidi trasmettendo ore di processioni religiose, altrimenti proibite a persone anziane che non potevano partecipare. Ma è anche vero che per settimane la mia tv passò i Teppisti dei Sogni". Gli fa eco Lucio Gambera: "Conducevo (ogni martedì) un programma sportivo con ospiti in studio, presentando interviste, cronache, risultati e classifiche. Ogni lunedì andava pure in onda la telecronaca della partita interna di pallavolo". (R.R. per NL)
 

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