Il 26 marzo 1927 si firmava una convenzione “tra la Repubblica di San Marino ed il Regno d’Italia per la costruzione e l’esercizio di una ferrovia elettrica San Marino – Rimini e per l’impianto e l’esercizio di una stazione radio telefonica nel territorio di questa Repubblica”.
Nel documento (art. 2) si conveniva che “Il Governo della Repubblica di San Marino, dal canto suo, per dare al Governo Italiano una prova di fiducia e di amicizia, accorda al regio Governo d’Italia, per la durata di dieci anni dalla data della presente Convenzione, la facoltà esclusiva di provvedere, tanto direttamente che per il tramite di concessionari e secondo le altre modalità che esso riterrà più opportune, all’impianto ed all’esercizio, nel territorio dello Stato di San Marino, di una stazione radio telefonica trasmittente destinata al servizio di radio audizione circolare, ed anche di altre stazioni radio elettriche nel caso che ciò apparisse conveniente (….)”.Fino al 1937 il governo del Titano lasciava allo Stato italiano la decisione sulla realizzazione di una eventuale stazione radiofonica consentendo, da quella data, la sua attuazione. Il 31 marzo 1939 la Serenissima Repubblica di San Marino e Sua Maestà il Re d’Italia Imperatore di Etiopia Vittorio Emanuele III, confermavano piena ed intera esecutorietà della convenzione di amicizia e buon vicinato (L. 6 giugno 1939, n. 1320) impedendo tale evenienza. Nel 1953 l’Accordo aggiuntivo ratificato dalla L. 9 agosto 1954, n. 712 l’art. 47 comma 5 modificava il precedente ed impegnava San Marino: “a rinunciare ad installare o gestire sul proprio territorio stazioni radio e televisive trasmittenti o ad accordarne la concessione a Governi esteri o a Società private sia sanmarinesi che straniere, nonché ad installare o gestire stazioni radio e televisive riceventi diverse dai normali apparecchi riceventi per radiodiffusione e televisione circolare”.
Nel documento (art. 2) si conveniva che “Il Governo della Repubblica di San Marino, dal canto suo, per dare al Governo Italiano una prova di fiducia e di amicizia, accorda al regio Governo d’Italia, per la durata di dieci anni dalla data della presente Convenzione, la facoltà esclusiva di provvedere, tanto direttamente che per il tramite di concessionari e secondo le altre modalità che esso riterrà più opportune, all’impianto ed all’esercizio, nel territorio dello Stato di San Marino, di una stazione radio telefonica trasmittente destinata al servizio di radio audizione circolare, ed anche di altre stazioni radio elettriche nel caso che ciò apparisse conveniente (….)”.Fino al 1937 il governo del Titano lasciava allo Stato italiano la decisione sulla realizzazione di una eventuale stazione radiofonica consentendo, da quella data, la sua attuazione. Il 31 marzo 1939 la Serenissima Repubblica di San Marino e Sua Maestà il Re d’Italia Imperatore di Etiopia Vittorio Emanuele III, confermavano piena ed intera esecutorietà della convenzione di amicizia e buon vicinato (L. 6 giugno 1939, n. 1320) impedendo tale evenienza. Nel 1953 l’Accordo aggiuntivo ratificato dalla L. 9 agosto 1954, n. 712 l’art. 47 comma 5 modificava il precedente ed impegnava San Marino: “a rinunciare ad installare o gestire sul proprio territorio stazioni radio e televisive trasmittenti o ad accordarne la concessione a Governi esteri o a Società private sia sanmarinesi che straniere, nonché ad installare o gestire stazioni radio e televisive riceventi diverse dai normali apparecchi riceventi per radiodiffusione e televisione circolare”.
L’ articolo con l’eliminazione della frase: “ed anche di altre stazioni radio elettriche nel caso che ciò apparisse conveniente (….)” toglieva la possibilità, “per motivi di sicurezza”, della realizzazione di una emittente radiofonica in territorio sanmarinese nonostante che, a quella data (ed anche nell’edizione del 1955, per poi sparire in quelle successive), l’annuario edito dal Foreign Broadcast Information Service (sezione della CIA che si dedicava al monitoraggio delle radiodiffusioni) rilevasse (erroneamente) in San Marino la presenza di due stazioni radio (alla pagina 163 si legge che San Marino “aveva” due stazioni radio, una privata di debole potenza ed una pubblica di forte potenza. Nulla su frequenze e attività della radio in un lungo listato dal quale appaiono le stazioni radio onde medie e corte e televisive). Di radiofonia (vera) si riparlerà solo nel 1977 con Radio San Marino Fm 88.600 MHz, impiantata dai comunisti sammarinesi in territorio marchigiano e diretta dal riminese Nando Picari; stazione messa presto a tacere da un misterioso furto di tutte le attrezzature e successivamente rinata nel 1978 su FM 98.900 MHz (ma citata all’improbabile indirizzo sanmarinese di Galazzano, Guardia del Consiglio 38). Sul piano pubblico, negli anni ’80 venne alla ribalta l’ipotesi di aggirare convenzione senza aspettare i tempi lunghi di un nuovo accordo attraverso un’iniziativa del capo degli affari interni sanmarinese, Alvaro Selva. “Perché non affittare i locali della vecchia Tele San Marino (una tv locale, che stava fisicamente sul monte Titano, ma era registrata al tribunale di Rimini), installarvi una redazione e trasmettere utilizzando le frequenze di Teleromagna, un’ altra emittente privata dalla riviera?” si chiese Selva. L’idea a cavallo tra diritto pubblico e privato, si concretò con la realizzazione di una stazione nella cui redazione lavoravano una cinquantina di giovani guidati da Michele Bovi, l’ ex direttore del Corriere di Romagna, senza considerare i collaboratori esterni: in ogni città dell’Emilia Romagna c’ era un corrispondente pronto a dare una mano. “Faremo due notiziari al giorno” – spiegava il direttore- “il primo alle 19,15, il secondo alle 22 e trenta. Qualche minuto dedicato alle notizie internazionali, il resto a San Marino e all’ Emilia”. Partito il tg (Tivugiornale) “Obiettivo Aperto” prodotto dalla Tesa Tv e irradiato dapprima sulle frequenze di Teleromagna e poi da Tele Gabbiano-San Marino Tv di Tiziano Tampellini, Tele Studio 43 di Rimini ed infine, dal 1987, dalla San Marino Tv del compianto Marzio Cesarini, l’esperienza durò fino al 1995, quando il Ministero italiano diniegò la concessione. “Fu un colpo di mano e mi tolsero tutto con la scusa che non avevo presentato una domanda regolare per l’assegnazione della frequenza – ricordava con amarezza Cesarini – Sarò presuntuoso ma lo dico: Costruimmo la tv privata più bella d’Italia, tutta fatta sull’informazione. Sono passati i più bei nomi di Rimini: Sergio Zavoli, Veniero Accreman, Luigi Benzi, Federico Fellini, Walter Giovannetti, Renato Zangheri. Oltre ad essere ospiti alcuni di loro conducevano anche le trasmissioni”.Nel frattempo, inquadrato in un accordo di collaborazione in materia radiotelevisiva con lo Stato italiano firmato a Roma il 23 ottobre 1987 dall’ex segretario di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino, Gabriele Gatti, nasceva, finalmente, RTV San Marino, attuale emittente ufficiale radiotelevisiva del Titano. La ratifica fu sancita con la visita a San Marino, nel 1990, dell’allora presidente della Repubblica, Francesco Cossiga. Sul piano formale, nell’agosto 1991 si costituiva la San Marino Rtv spa, concessionaria pubblica del servizio radiotelevisivo della Repubblica del Titano. La società vedeva un capitale sociale sottoscritto dall’ERAS (Ente per la radiodiffusione sammarinese) e dalla RAI, ciascuna partecipante al 50%. Il 27 dicembre 1992 iniziavano le trasmissioni sperimentali di Radio San Marino, prima stazione radiofonica con sede in territorio sanmarinese. Il via ufficiale ebbe luogo il 25 ottobre 1993 sui 102,700 MHz, frequenza rilevata da una stazione locale indennizzata all’uopo per la cessazione dell’utilizzo. L’area di copertura era costituita, oltre che dallo Stato di San Marino, da tutta la costa romagnola da Pesaro ad Imola. L’emittente proponeva ogni giorno 16 ore in diretta, con l’informazione più puntuale e precisa, la musica più accattivante, rubriche, programmi, interviste, meteo, viabilità.
I conduttori erano nomi noti provenienti dalle più importanti radio private dell’Emilia Romagna (ma anche dell’etere nazionale italiano): Betty Miranda, Anna Gaspari, Brunella Ugolini, Gilberto Gattei, Paolino Dj, Gianmarino Joni, Patrizia Santini, Lia Fiorio, Stefano Coveri, Gigi Restivo, Marta Montemaggi, Elia Gorini, Lorenzo Giardi, Palmiro Faetanini, Roberto Chiesa. La sede della stazione era collocata in viale John Fitzgerald Kennedy a Città di San Marino, mentre alcune delle sue strutture erano ospitate al Kursaal, considerato l’edificio più esclusivo della Repubblica. Per la televisione, la fase sperimentale cominciò nell’aprile del 1993 e successivamente, il 28 febbraio 1994 con la messa in onda dei telegiornali, aveva inizio la regolare programmazione dell’emittente. Nel luglio del 1995 la stazione entrava a far parte dell’UER – Unione Europea di Radiodiffusione, ovvero Unione delle Radio e Televisioni Europee. Nel giugno 2004 nasceva una seconda rete, Radio San Marino Classic, con playlist costituita dai brani classici della musica italiana e internazionale, le radiocronache del campionato di calcio sanmarinese e le sedute del Consiglio Grande e Generale. L’emittente si insediò sulla frequenza FM 103.200 MHz (anche in questo caso preusata da un privato che la liberò dietro indennizzo), con una copertura da Pesaro a Cesena ed una successiva compresenza nel mux digitale terrestre di SMtv San Marino (canali 42 e 51) e su internet. Nel 2008, e dal 2011 in poi la tv del Titano partecipò all’Eurovision Song Contest.
Dal 23 dicembre 2009 è presente sul digitale terrestre, sul logical channel number 73 e, a partire dallo switch off emiliano-romagnolo del 2 dicembre 2010, anche sul canale 51 assieme a Rai e Radio San Marino Classic. Dal 13 giugno 2011 l’emittente, disponibile via satellite, nella posizione orbitale di 13° Est, cambia denominazione in SMtv San Marino ed approda sul satellite (HotBird), sul canale 520 di Sky Italia e sul 73 di Tivùsat. Dal 1º dicembre 2012 il player lancia due nuovi canali in via sperimentale sul digitale terrestre: San Marino RTV 2 e San Marino RTV SPORT (canale 93 DTT), mentre sul DTT viene replicata la programmazione satellitare (RTV SAT). Da novembre 2013 SMtv San Marino ritorna alla denominazione San Marino RTV e un anno dopo, l’11 ottobre 2014, apre la redazione di Roma. La stazione radiotelevisiva ha come presidente Cesare Tabarrini, come direttore generale Carlo Romeo e fa parte della Comunità Radiotelevisiva Italofona e della COPEAM, la conferenza permanente dell’audiovisivo mediterraneo. La tv oggi trasmette 24 ore su 24 notizie, documentari, film, programmi di attualità e di approfondimento, cartoni animati, eventi culturali e sportivi sui canali 73, 88, 93 e 95 DTT, veicolati sul mux irradiato dalla postazione della Funivia a San Martino Città (all’interno della Repubblica, inoltre, sono presenti alcuni ripetitori minori che diffondono a Ventoso o Monte Pulito). In DTT la televisione è ricevibile anche in Italia, nel territorio compreso fra Emilia Romagna e parte di Marche, Veneto, Toscana, Liguria e Umbria. (R.R. per NL)