Radio Spoleto International, insieme a Radio Milano International fu una delle prime emittenti private italiane a trasmettere continuativamente in onde corte, sui 7140 KHz, oltre ai più ortodossi 101 MHz in FM per la provincia di Perugia, in Umbria.
Fondatore di RSI fu un radioamatore, Nicola Mastoro, che, attraverso l’introduzione della diffusione in onde corte, aveva l’ambizioso obiettivo di servire addirittura il Sud America.
Se nella seconda metà degli anni ’70 era già complicato recuperare trasmettitori FM (nella prima era delle radio libere quasi sempre costituiti da residuati bellici provenienti dai mercatini, con in testa quello di Livorno), ben si può comprendere le difficoltà di trovare quelli in onde corte nella prima parte degli ’80.Al problema soccorse la ERE di Stradella (Pv), dove negli anni ’80 lavorava Graziano Braga, che realizzò antenna e trasmettitore e che oggi ricorda: “Realizzammo un qualcosa di veramente inusuale e per certi versi innovativo, affrontando un percorso, diversamente dalla modulazione di frequenza, del tutto originale”.
Radio Spoleto International, che aveva a sede nella città del Festival dei Due Mondi (conosciuto anche col nome di Spoleto Festival), in Piazza Garibaldi 17 (successivamente si sarebbe trasferita in Vicolo Volusio 1), esordì nel marzo 1976 all’insegna del classico modello radiofonico “libero”, con musica, dediche (che in città rappresentavano un fenomeno) ed informazione locale, in modulazione di frequenza, prima sui 101 MHz (a regime, trasmettitore Itelco da 2,5 kW), poi sui 102,950 MHz, integrando la diffusione attraverso altri relay su 93,500 MHz, 97,800 MHz, 100,400 MHz (poi divenuto vettore essenziale, insieme ai 102,950 MHz) e 104,100 MHz, con un bacino di utenza interregionale costituito dalle province di Perugia, Arezzo, Terni, Macerata, Siena e Viterbo.
Direttore responsabile della testata giornalistica in capo alla s.r.l. titolare dell’emittente era il giornalista Ivano Nella prima fase della sua esistenza la stazione trasmetteva in diretta dalle 7.00 alle 24.00, mentre in quella successiva, caratterizzata dalle concomitanza con le trasmissioni in onde corte su 7140 KHz (da Monteluco, sopra Spoleto), la copertura delle 24 ore divenne essenziale, tanto che l’emittente adottò una differenziazione dei contenuti assumendo la denominazione per quelle dirette fuori confine “Radio Italia Internazionale”, che poi divenne anche quella unica fino alla fine della sua esistenza (l’emittente avanzò domanda di concessione in occasione della legge Mammì sotto tale insegna).Roberto Scaglione, editore radiotelevisivo siciliano, curatore dei portali Siciliamedia e Bclnews e noto esperto di trasmissione in onde medie e corte ricorda: “Radio Spoleto International/Radio Italia Internazionale trasmise per qualche anno il mio programma Obiettivo DX (dedicato al radioascolto). Sul punto ho anche un aneddoto: avendo un ponte unico per alimentare anche il segnale FM, Nicola andava ogni domenica mattina in postazione (a Monteluco) per splittare il programma solo sulle onde corte e, sapendo che il pubblico era composto per lo più da appassionati, quando saliva per inserire la cassetta (che io spedivo qualche giorno prima), aumentava sensibilmente la potenza”.Radio Spoleto International concluse la sua lunga esperienza nel 1998, cedendo gli impianti 100,400 MHz da Monte Martano (Pg) e 102,950 MHz da Monte Malbe (Pg) a Radio Maria, alla quale alienò anche quello in onde corte, regolarmente censito ex art. 32 L. 223/1990 in località Monteluco, a Spoleto, 250 metri slm con 1 kW di potenza, ma poi non più impiegato dalla stazione religiosa già poco tempo dopo l’acquisto.
“Radio Italia Internazionale è stata in aria piuttosto regolarmente, almeno fino ai primi mesi dell’anno 1998 con un trasmettitore di 1 Kw (sebbene Mastoro avesse rilevato e ristrutturato un trasmettitore da 15 Kw proveniente dalla stazione NATO di Sigonella e che avrebbe dovuto essere utilizzato per diffondere Obiettivo DX)”, conclude Scaglione. (M.L. per NL)