Radio Ronco potrebbe essere stata la prima radio in Italia a trasmettere in onde medie. La stazione nacque nel corso del 1970 in via Ronco 6 a Massarosa (Lucca), sulle prime alture delle Apuane.
Fondata dal diciassettenne appassionato di elettronica Luigi Lugnani, con la collaborazione di Bei e Walter Lombardi (che la descrisse anche su "Il Massagrausi", giornalino della parrocchia), Radio Ronco trasmetteva musica e parlato per molte ore del giorno, principalmente la sera e d’estate fino alle 3 di notte con 500 watt in AM su 1470 KHz, con una diffusione che raggiungeva La Spezia, Pisa ed Empoli. L’emittente disponeva di trasmettitori realizzati da Lugnani, che alimentavano un’antenna di 20 metri. L’esperienza in onde medie durò fino al 1973, per poi subire una pausa sino al 1977, quando lo stesso Lugnani, sull’onda dell’entusiasmo delle prime radio libere in FM, realizzò Radio L, con studi in via Sarzanese a Bozzano (Lucca) in un casottino di un ex distributore di benzina. Con il fondatore c’erano altri 5 amici: Alfonso Betti, Cinquini, Giacomo Galafate Orlandi (poi a Radio Babilonia), i fratelli Bruno (poi a Radio Montecatini 102) e Franco Alvaro. L’emittente trasmetteva intorno ai 90 MHz con due finali da 100 watt l’uno, con una distribuzione del segnale limitata anche per via delle interferenze causate da Radio Mare Versilia di Viareggio, che trasmetteva dal monte Marcello (La Spezia) proprio sui 90 MHz. Nel 1978 Radio L convertì la propria denominazione in Radio Valle Mare, dandosi un assetto più organizzato e venendo censita come operante al 31/03/1979 dalla Regione Toscana. Ma di lì a poco, all’alba del nuovo decennio, anche su questa esperienza calò un velo, causato dal progressivo aumento dei costi di gestione, dalle difficoltà nel reperimento della pubblicità, dal disamoramento dei soci della radio, impegnati in altre attività, e dalla spietata concorrenza di emittenti più consolidate ed appetibili per il pubblico. La storia di Radio Ronco/Radio L/Radio Valle Mare è tornata alla luce nel 2010, quando venne smantellata la sua storica antenna e oggi il suo ricorso vive sul web attraverso un filmato pubblicato su You Tube (antenna di Radio Ronco 1,2,3). (R.R. per NL)