Fondata nel 1975 in una grande villa appena sopra Chiusa-Klausen (Bz), in Via Fraghes 77, dai fratelli Giancarlo (che assumerà la carica di direttore responsabile), Giorgio e Marco Agosti (direttore dei programmi), lì emigrati dal Sud Italia molti anni prima, Radio Isarco (anche Radio Eisack, stante la natura bilingue dell’area) fu una delle prime emittenti libere del Trentino Alto Adige.
Il nome
All’inizio, la stazione – che prende il nome dal fiume che nasce nell’Alta Vall’Isarco in Alto Adige, nei pressi del passo del Brennero, attraversa il paese di Vipiteno, prima di scendere lungo la val d’Isarco – dispone di una potenza di emissione relativamente contenuta: 100 W con un ripetitore a Plose, vicino a Bressanone.
Bilingue
Una dotazione che comunque garantisce una buona sintonizzazione dei suoi programmi bilingue, diffusi per 7 ore in italiano e per il resto della durata delle trasmissioni (prima 12 ore e poi 18, suddivise in: 9 in lingua tedesca, 8 in lingua italiana ed 1 in lingua inglese) in tedesco (ma già sul finire del 1976 si sarebbe passati alle 24 ore).
Radio Isarco si trasforma
Fino al 1978 il bacino di utenza di Radio Isarco, connotatasi come una radio musicale commerciale, è limitato alla omonima Valle, contendendosi il mercato pubblicitario locale e l’ascolto con Freien Welle Südtirol (l’importante stazione di Merano diretta da Oskar Peterlini, esclusivamente in lingua tedesca ed anch’essa diffusa in Austria), Free Welle Pusterfall OHG (Campo Tures), Radio Sarner Welle (Bolzano), Radio Sperimental Rosergarten (Bolzano), Radio Tirol (Merano), Radio Ulisse (Bolzano), Tele Radio Spitfire (Bolzano); Radio Alpha (Merano), Radio Bolzano 102, Radio Maia (Merano), Radio Ritmo (Bolzano), Radio Telenord (Merano), Radio Nord (Bolzano), Radio Popolare e Radio Quarta Dimensione (Bolzano).
Cima Gallina
La svolta ha luogo nel 1979, con l’installazione di un impianto a 102,800 MHz atto a servire il Nord Tirolo dalla postazione Cima Gallina (Zirog Alm), sopra il centro abitato di Brennerbad sul confine con l’Austria, a 2300 metri slm, in prossimità di un’importante installazione militare.
Il potenziamento
La potenza è limitata: 200 W ERP, portati l’anno successivo a 1,6 kW ERP, ma garantiscono comunque il servizio a Innsbruck, anche se il segnale giunge tranquillamente nella Greater Mittenwald, a Starnberg e, pur non in maniera ottimale, a Monaco di Baviera (qui il diagramma di irradiazione prelevato dal sito Alpin FM.de, da cui provengono anche le foto).
Il reticolo frequenziale
Lungo tutti gli anni ’80 la società editrice Agosti G. & C. s.a.s. attiva un gran numero di impianti (27, tra gli altri: 89,1 MHz, 90,0 MHz, 95,6 MHz, 96,0 MHz, 98,4 MHz, 100,6 MHz, 102,8 MHz, 103,0 MHz, 104,5 MHz, 105,5 MHz, 107,7 MHz, 107,8 MHz) che le consentono di conseguire una copertura capillare dell’Alto Adige fino a giungere in prossimità dell’approvazione della legge Mammì (L. 223/1990) che avrebbe imposto il divieto formale di ridondanza impiantistica a suddividere la rete in due stazioni: una in lingua italiana e l’altra completamente in lingua tedesca.
Radio Isarco Euroradio
Dopo un periodo di positiva sperimentazione notturna nei primi mesi del 1990, la stazione punta a suddividere la propria consistenza impiantistica, cercando di ottimizzare le sovrapposizione dell’articolato impiantistico: l’emittente tutta italiana viene denominata Radio Isarco Euroradio; quella in tedesco Radio Eisack Star Sat; mentre le stazioni si spartiscono l’impressionante numero di diffusori.
La suddivisione delle reti
Alla rete in lingua tedesca (sul piano contenutistico diretta da Ulara Voecklinghaus) vanno: 88,7 MHz (Pergine, Alta Val Sugana); 90,4 MHz (per Bolzano); 90,5 MHz (Alta Pusteria, Liez e Tirolo orientale, Bressanone); 90,6 MHz (Merano, Untere Vinschgau, Val Passiria); 95,6 MHz (Brunico, Valle Aurina); 95,7 MHz (Vipiteno); 96,3 MHz (Bolzano, Val d’Ega, Val Gardena, Val Sarentino, Valle Isarco, Oltradige-Bassa Atesina); 98,4 MHz (Vipiteno); 100,6 MHz (Bressanone); 102,7 MHz (Val Pusteria); 102,9 MHz Innsbruck, Brennero, Tirolo); 103,4 MHz (Basso Sarca, Arco, Riva del Garda); 104,5 MHz (Oltradige-Bassa Atesina, Piana Rotaliana); 104,6 MHz (Trento, Lavis, Rovereto, Ala). A quella italiana solo i trasmettitori 107,5 MHz (per Brunico e Valle Aurina) e 107.650 MHz (per Innsbruck), a dimostrare la rilevanza dell’una e dell’altra per la società editrice.
Problemi di sovradimensionamento impiantistico
Il reticolo di impianti è impressionante, ma la qualità non è sempre eccelsa, perché molti collegamenti avvengono “a rimbalzo”, ricevendo altri segnali FM, col risultato che i “fruscii” o l’involontaria trasmissioni di segnali altrui sono all’ordine del giorno negli impianti meno controllati o comunque periferici.
Oltre i confini europei
Nei primi anni ’90 la stazione avvia collaborazioni di caratura internazionale per la ripetizione di programmi della BBC, della Deutsche Welle e della Voice Of America, mentre l’editore studia la possibilità di esportare i propri in Sud America (nella specie, in Brasile),col claim bilingue “Me ne vado per il mondo sopra il mio cappello solo le stelle” (a lato uno dei giganteschi cartelloni affissi a Bolzano ed Insbruck).
Test su test
L’emittente investe altresì in automazione, dotandosi di uno dei primi sistemi della Tiesseci di Varese. Nell’agosto del 1995 Agosti – che nel frattempo aveva avviato una collaborazione con le stazioni tedesche via satellite e in onde corte Radioropa Info, interessate ad uno sbocco su Innsbruck in FM (tanto che viene ad essa destinata prima la frequenza 107,200 MHz da Cima Gallina – Zirog, sostituita successivamente dalla 105,900 MHz, curiosamente in polarizzazione orizzontale) – acquista la stazione Tele Radio Spitfire di Bolzano, con un target più giovane. L’emittente dispone di impianti molto performanti anche verso la Baviera, come quelli a 88,500 MHz e a 89,400 MHz.
Interferenze
Nello spesso periodo, a seguito di interferenze con Melody FM (Antenne Salzburg), la seconda emittente privata in Austria in costanza di monopolio (dopo Antenne Steiermark), che aveva avviato le trasmissioni proprio nel 1995, Radio Isarco delocalizza il proprio impianto internazionale a 102,800 MHz (risintonizzato in varie occasioni a 102,900 e 103,000 MHz per meglio convivere con emissioni a lunga distanza) da Cima Gallina a Flatschspitze (2570 metri) testando anche un impianto su 106,800 MHz.
Tre emissioni
In quel momento il “gruppo” di Radio Isarco vanta tre emissioni di caratura internazionale in grado di illuminare il nord Tirolo e la Baviera: la 103,000 MHz (ex 102,800 MHz) destinata a Radio Eisack (Isarco) Star Sat da Flatschspitze la 107,500 Mhz di Radio Isarco Euroradio da Cima Gallina; la 105,900 MHz, relay di Radioropa sempre da Cima Gallina.
Radioropa Info
Nell’estate del 1996 il diffusore principale a 103,000 MHz viene ripristinato a 102,800 MHz e destinato a Radio Isarco Euroradio; è comunque una situazione transitoria: a tale rete viene l’anno successivo, risolto l’accordo Radioropa Info (non più interessata ad una veicolazione in FM nell’area del Tirolo e la Baviera, preferendo concentrare la attenzione sulla Germania dell’Est), viene destinato il 105,900 MHz da Cima Gallina, risintonizzato a 106,000 MHz.
Euro Uno e Euro Due
Con l’occasione le due emittenti di Radio Isarco mutano denominazione divenendo Euro Uno (ex Star Sat) ed Euro Due: la prima con un format pop/oldies internazionale; la seconda con un layout di musica italiana.
Il canto del cigno
Ma è il canto del cigno: di lì a poco sul potente impianto a 102,800 MHz e su gran parte della restante rete in Trentino Alto Adige subentrerà Radio 2000 di Brunico, mentre altri impianti finiranno a RTL 102.500 (del resto diversi impianti erano già finiti ad altre reti negli anni precedenti – ed in particolare a RDS -, lasciando presagire un imminente disimpegno dell’editore).
Le vicende giudiziarie
Del resto, i tempi stanno cambiando per le radio locali ed Agosti pare sempre più interessato a sviluppare un business internazionale televisivo (via sat), anche se sulla decisione potrebbero aver pesato i numerosi grattacapi giudiziari.
Dal suo esordio Radio Isarco è stata coinvolta in diverse vicissitudini di natura civile e penale. All’inizio, avendo avviato le trasmissioni prima della nota sentenza “liberalizzatrice” n. 202/1976 della Corte Costituzionale, la stazione fu interessata dal consueto provvedimento di sequestro disposto dalla locale Escopost oggetto in sede di processo penale di questione di legittimità costituzionale finita, appunto, davanti alla Consulta.
Il sequestro SIAE
Successivamente, nel 1995 l’emittente subì un sequestro a seguito di una contestazione con la SIAE a riguardo del pagamento dei diritti d’autore sulla musica trasmessa.
L’interrogazione parlamentare
La vicenda, risoltasi con la regolarizzazione della posizione di Radio Isarco innescò un vespaio politico con l’editore Giorgio Agosti che denunciò un presunto complotto di natura politica volo a favorire altre emittenti zittendo la propria, non allineata alle posizioni a suo dire richieste dalle amministrazioni locali. La questione approdò anche alla Camera il 16/11/1995 con un’interrogazione scritta di Francesco Storace (Alleanza Nazionale): “Ai Ministri di grazia e giustizia e delle poste e telecomunicazioni. – Per sapere – premesso che: l’articolo 3 della Costituzione dice che “tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”; l’articolo 21 della Costituzione recita “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non puo’ essere soggetta ad autorizzazione o censura”; il sostituto procuratore della Procura della Repubblica presso la Pretura di Bolzano, dottor Benno Baumgartner, ha ordinato la chiusura di Radio Isarco International di Chiusa (BZ); la motivazione per la quale il dottor Baumgartner ha intimato di ridurre al silenzio Radio Isarco e’ da ricercarsi nel pagamento dei diritti Siae; i diritti Siae vengono gia’ pagati dalle emittenti musicali che Radio Isarco International riproduce e riprende via satellite; i problemi di Radio Isarco sono cominciati da quando un gruppo di editori di lingua italiana hanno deciso di unire le loro forze e sono usciti da un’espressione locale della Confcommercio, il cui direttore e’ il signor Walter Baumgartner -: quale iniziativa intendano assumere per far chiarezza sulla vicenda e se corrisponda a verita’ quanto sopra esposto e se risulti quali siano i rapporti di parentela esistenti tra il sostituto procuratore dottor Benno Baumgartner e l’attuale direttore della Confcommercio di Bolzano, signor Walter Baumgartner. (4-15925)”.
TeleRadio Spitfire
Infine, un’altra vicenda giudiziaria penale riguarda l’acquisto (per 20 milioni di lire) della rete di diffusione di TeleRadio Spitfire.
In questo caso l’accusa è di concorso in bancarotta fraudolenta con distrazione in relazione al fallimento (di importo pesante) di TeleRadio Spitfire.
Secondo l’accusa (sostenuta dal Pm Guido Rispoli), Agosti avrebbe rilevato TeleRadio Spitfire in accordo con l’allora proprietario dell’emittente svuotando l’azienda di tutti gli impianti di trasmissione per una cifra ritenuta dal perito del Tribunale «tecnicamente vile» in quanto al di fuori di qualsiasi logica di mercato. Gli impianti di trasmissione erano quindi confluiti nel patrimonio di Radio Isarco, per poi essere ceduti ad una rete nazionale.
Gli strascichi
Il procedimento di primo grado si conclude con una condanna a carico di Giorgio Agosti (nel frattempo trasferitosi all’estero ai coltivare altri progetti) di 3 anni e 2 mesi di reclusione, mentre l’editore di TeleRadio Spitfire, Giuseppe Pertosa, aveva patteggiato due anni di reclusione. Purtroppo non siamo riusciti ad acquisire informazioni in ordine alla successiva evoluzione della vicenda giudiziaria negli eventuali successivi gradi. (M.L. per NL)
foto da Radio Journal.de e da AlpinFM.de
Un ringraziamento per il supporto e la verifica delle informazioni a Giovanni Bonadinam ed a Luca Marinelli