Tra le molteplici emittenti radiofoniche nate e chiuse nel giro di pochi mesi, in questa puntata della rubrica Storia della Radiotelevisione Italiana – operando contrariamente alla tendenza di dare spazio ad esperienze blasonate – focalizziamo l’attenzione su una misconosciuta stazione veneta.
La storia è tratta da un video-racconto, di Marco Papes e Zenone Sovilla, che si concreta in un’intervista al fondatore della radio, Cristiano Olivotto, il quale racconta la breve stagione dell’inverno 1977 in cui un gruppo di giovani fondò l’emittente libera a Belluno. Erano ragazzi variamente impegnati in attività politica nella sinistra extraparlamentare e nel movimento anarchico. L’esperienza della radio in modulazione di frequenza durò poco più di una stagione: le trasmissioni si spensero mentre sfumava l’onda giovanile della protesta degli anni Settanta. Radio Tele Belluno Libera nasce nel febbraio 1977 da un gruppo da simpatizzanti di Lotta Continua, Fronte Unito e del Movimento anarchico (Indiani Metropolitani) guidati da Olivotto. Come la più famosa e certamente ispiratrice Radio Alice di Bologna, la stazione veneta è destrutturata, impostata su schemi di rottura, asponsorizzata e volutamente irregolare (in segno di protesta) anche in tema di corresponsione dei diritti d’autore. Nella sua anarchia artistico-informativa, propone interessanti trasmissioni di politica d’assalto, come il programma antimilitare “Polvere di stellette”, il resoconto mattutino delle notizie dei quotidiani lette da Bruno Migliolli e Marco Vecchitti ed irradia contenuti autogestiti da gruppi femministi. Ci collaborano una ventina di persone, prevalentemente ragazzi variamente impegnati in attività politiche. La radio trasmette sui 101 MHz (con il classico trasmettitore residuato bellico modificato) realizzando numerose dirette (specialmente resoconti di scontri di piazza), spesso collegandosi a Radio Sherwood di Padova (altra emittente dalla medesima ispirazione politica), emittente decisamente più longeva (ha chiuso le trasmissioni in FM nel maggio di quest’anno, continuandole però sul web). L’avventura è però fugace e le trasmissioni si spengono all’inizio dell’estate dell’anno della fondazione, nel giugno 1977. Pressoché sconosciuta ai più, RTBL vive ora sul web attraverso il racconto su You Tube del suo fondatore: Radio Belluno Libera. Una storia del 1977. (R.R. per NL)