Questa volta analizziamo l’evoluzione dell’etere locale di una città di provincia che, tuttavia, conferma le tendenze tipiche della radiofonia nelle grandi metropoli italiane.
In più di un’occasione ci è stato fatto notare che le fotografie dell’etere radiotelevisivo locale che riportiamo su queste pagine interessano pressoché esclusivamente le grandi metropoli (Milano, Roma, Bologna, in primis), dimenticando invece città che pure hanno una grande rilevanza sia sul piano socioeconomico che demografico-commerciale.
Pordenone in FM
E’ vero. Per farci perdonare, dedichiamo quindi attenzione oggi ad un importante snodo commerciale italiano, spesso e a torto trascurato nelle analisi mediatiche: la città di Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, località che abbiamo scelto a caso tra le centinaia di possibilità che la penisola italica ci offriva.
L’approccio che vogliamo dedicare a Pordenone è identico a quello adottato per analizzare storicamente l’assetto radiofonico delle grandi metropoli: partendo da una fotografia dell’etere di qualche decina di anni prima, ne si verifica lo stato attuale.
Punto di partenza: 1987
Nel nostro caso la rappresentazione storica è quella di venti anni fa, esattamente nel settembre 1987, sulla base di un articolo di Millecanali (che qui riproduciamo).
A quel tempo, a Pordenone brillavano TPN Radio (100,900 MHz e 95,100 MHz, seconda rete) e Pordenone International Radio (93,000 e 99,200 MHz), mentre si registrava la deleteria tendenza, che avrebbe minato la radiofonia locale pressoché ovunque nel nostro paese, di scimmiottare le reti nazionali, anche delle denominazioni.
A quel tempo, a Pordenone brillavano TPN Radio (100,900 MHz e 95,100 MHz, seconda rete) e Pordenone International Radio (93,000 e 99,200 MHz), mentre si registrava la deleteria tendenza, che avrebbe minato la radiofonia locale pressoché ovunque nel nostro paese, di scimmiottare le reti nazionali, anche delle denominazioni.
Rete 5 Network e le altre
Era questo il caso di Rete 5 Network (89,200 MHz, Fontanafredda), Rete Azzurra (97,300 MHz, Casarsa della Delizia), Mare Network (provincia di Goriza, 102,900, 103,250 e 94,200, 103,700 e 104,000 MHz attraverso la ripetizione di Stereo Scarpantibus di Codroipo, emanazione dell’omonima discoteca) e Rete Europa-R.A.N (93,850, 102,300 e 102,600 MHz, provincia di Udine).
RTVC (Radio Tele Carnia Vacanze)
Presenze significative nell’etere erano poi quelle di RTVC (Radio Tele Carnia Vacanze 92,150 MHz, stazione radiofonica collegata alla tv locale Canale 55 che pesanti disavventure finanziarie avrebbe subito negli anni successivi a seguito dei guai del fondatore Ottavio Ermini, recentemente scomparso), Radio Fantasy (di Grado, 90,800 MHz) e Punto Radio Naif (100,500 MHz), storico competitor di Lt1 Radio Pordenone, fondata, insieme a LT2 Radio Portogruaro, dal compianto giornalista Maurizio Lucchetta).
Radio Lina, Nuova Musica e Piper
Ma anche di Radio Lina (91,100 MHz) Radio Onda Nuova di Maniago (89,500 MHz), Radio Nuova Musica di Porcia (91,400, 95,850 e 102,100 MHz), Radio Piper di Fontanafredda (88,800 e 93,700 MHz, legata all’omonimo locale da ballo), Radio Spilimbergo (98,300 MHz), Radio Palazzo Carli (92,800 e 100,200 MHz) e Radio Spazio Zero (89,800 MHz) entrambe da Sacile e Radio Punto Luce (91,800 MHz da Pordenone). Segnali ascoltabili da province diverse erano poi quelli di Radio Effe International di Udine (88,000, 101,500 e 104,800 MHz, stazione che aveva rilevato anche la mitica Radio Lt1 di Pordenone (101,250 MHz), la famosa “radio del terremoto”, in considerazione delle dirette che in occasione del disastro del 1976 avevano dato alla popolazione priva di qualsiasi fonte informativa la possibilità di avere notizie essenziali), la cofondata Radio Lt2 di Portogruaro (97,700 MHz), Radio Quattro News (92,350 MHz, Campoformido, Udine), Top Oderzo Centrale (99,050 MHz), Studio 1000 Digital Stereo (99,550 MHz, Casasola di Maiano, Udine), Radio Time (98,400 e 103,500 MHz, Udine), Radio Friuli (95,700 e 96,050 MHz) e Radio Udine (93,500 MHz), entrambe di Udine, Radio Onde Furlane (90,000 MHz da Udine) Radio Superstar Stereo di Cervignano (92,600 MHz), Radio Canale 49 (101,900 MHz da Udine), Radio Sandonà Centrale (98,150 MHz dalla famosa località in provincia di Venezia), Radio Adria (98,700 MHz da Aquileia, Udine).
Italia Network
E, ovviamente, Italia Network (96,550 e 96,800 MHz, che aveva ad Udine la sede centrale). Da notare la ricezione al tempo stabile di segnali addirittura dall’Emilia Romagna: sui 107,300 e sui 107,900 MHz si ascoltavano infatti Radio Sfera e Radio New Star di Ferrara, mentre sui 104,550 MHz era nitido il segnale di Abano Centrale (Pd). Oggi la situazione è drasticamente cambiata, come ben rappresentato dalla tabella pubblicata dal noto sito frequenze-radio.it: del corposo drappello iniziale a Pordenone sono sopravvissute solo TPN Radio (ora TPN Energy), Radio Piper (il cui ultraottantenne fondatore Paolo Giacomin è scomparso nel dicembre dello scorso anno), la cattolica Radio Palazzo Carli, la storica Radio Nuova Musica di Porcia.
Da fuori provincia
Da fuori provincia continuano a giungere i segnali della robusta Radio Fantasy, di Top Radio (Oderzo), di Radio Onde Furlane (la cui fortissima identità ne ha consentito evidentemente la sopravvivenza), di Radio Punto Zero Tre Venezie di Trieste (sui 101.300 dal Castaldia) e Radio Spazio 103 (radio cattolica della Diocesi di Udine), che si ascolta nella parte più orientale e meridionale della provincia di PN sui 103.700.
Le syndication
Per il resto – fatta eccezione per Radio Metrò – le reti nazionali, qualche syndication (Lattemiele) e le superstation venete hanno fatto da padroni, rilevando ben oltre la metà delle frequenze un tempo appannaggio delle emittenti locali. Va comunque detto che, a differenza di altre città del nord dove le radio locali sono pressoché scomparse, in questa area del triveneto si registra ancora una certa resistenza che fa ben sperare. (M.L. per NL)
p.s. Grazie dei ricordi a Stefano Bragatto