Sul successo della Filodiffusione (1958), che porta la musica attraverso il telefono e della popolare trasmissione della Rai “Tutto il calcio minuto per minuto” (10 gennaio 1960), a Viareggio dal dicembre 1960 vengono trasmesse a circuito chiuso le prime cronache audio, in diretta attraverso il cavo, delle partite di calcio della squadra locale.
L’esperienza nasce da un’idea dell’appassionato di radiocomunicazioni Graziano Giannessi, coadiuvato dagli amici Giancarlo Cinquini, Giuseppe Lombardi e Vincenzo Lazzeri e attraverso la collaborazione delle società o di privati cittadini che mettono a disposizione la linea telefonica. Il pioniere – a tutti gli effetti il primo cronista italiano non Rai – segue in trasferta il Viareggio Calcio e trasmette da chilometri di distanza le partite della squadra (la prima, da Arezzo, l’11 dicembre 1960) nel corso dei campionati di calcio 1960/61, 1961/62, 1962/63. Nessuno boicotta l’iniziativa; anzi, le società sono incuriosite della novità e chiedono informazioni tecniche su come sia possibile trasmettere, su prolunghe da 25 metri di cavo da collegare in parallelo alla presa, attraverso un apparecchio telefonico da portare in tribuna. Ma, alle volte, capita che sui campi da gioco non ci sia il telefono, ancora considerato un bene di lusso e quindi con una diffusione non capillare nelle case. Come ad Arezzo, dove l’apparecchio più vicino era ubicato presso un distributore di benzina, distante 150 metri dallo stadio e raggiungibile col cavo (data la mancanza di piloni o di alberi) soltanto da terra con il problema di una strada con veicoli in transito che avrebbero potuto tranciarlo. Ma il Comandante della Polizia Municipale (ex giocatore del Viareggio ai tempi della serie B), interpellato, risolve la situazione facendo bloccare il traffico dai suoi uomini. Potenza della diretta. Le cronache corrono sul filo: da Trino (8 ottobre 1961), Tortona (29 ottobre 1961), Aosta (26 novembre 1961), Asti (10 dicembre 1961), Pavia (31 dicembre 1961), Borgomanero (14 gennaio 1962), tanto per citarne alcune. Gli avventori seguono le partite attraverso alcuni altoparlanti posti nel locale. L’occasione di partecipazione collettiva si ripete e migliora con due grossi altoparlanti collocati sulla Passeggiata a mare per consentire l’ascolto anche ai numerosi passanti che, ignari, si ritrovano coinvolti nell’happening. L’esperienza del Giannessi, unica in Italia, prosegue negli anni successivi e cerca lo sviluppo anche con la ripresa delle partite su pellicola super 8 ritrasmesse la sera. Il pioniere, senza saperlo, stava anticipando di circa 15 anni una delle attività tipiche delle emittenti radiotelevisive libere, ancora di là a venire. (R.R. per NL)