L’ingombrante presenza di Radio Music 100 (99,700 MHz e 107,000 MHz), che tra il 1979 ed il 1981 si contendeva il primato degli ascolti nell’etere milanese con Radio Studio 105 e Radio Milano International, soffocava altre iniziative locali pure meritevoli di nota nella sua città d’origine, Bollate, località nella periferia nord di Milano.
Era il caso di Antenna Honky Now (ex Radio Baranzate 1 95,600 MHz, Via Palmanova 19), di Radio ABC (Antenna Bollate Centrale, FM 92,280 MHz, Via Fratellanza 4), Radio Corporation (96,200 MHz) e, soprattutto, di Radio Caroline International (logo preso in prestito dalla famosa stazione offshore).E proprio su questa ultima emittente concentriamo l’attenzione della rubrica SRTV di questa settimana. La radio sorse, col nome Radio Liberty Green, nel 1976 a Baranzate, frazione di Bollate, in via Repubblica 21, su iniziativa di Giampiero Baldius, iniziando a trasmettere su 90,450 MHz (in verità da subito in difficile convivenza con RAI Radiouno FM 90,600 MHz da Milano Corso Sempione e Radio Carroccio Legnano FM 90,400 MHz) sotto la direzione di Flavio Frascoli. L’organigramma, come sempre accadeva in quel periodo, era affollato: Vittorio Borgato, Enrico Malatesta (De Angelis), Renzo Ciardi, Alessandra Franzini (Ape), Massimo Losi (Max 2), Tommy Rossi, Roberto Rosset, Walter Mattiato, Flavio Costa, Stefano Zigrino, Marina Grazioli, Mariarosa, Antonella, Simona Marazzi, Mario, Gerry, Borgato, Bisturi, Gigi e Paola, si alternavano incessantemente ai microfoni. In palinsesto, tra le trasmissioni più ascoltate, c’era “Concerto grosso”, programma monografico che andava in onda alla sera. Nonostante i buoni presupposti, la radio, tuttavia, si notò praticamente solo nel primo anno di attività, perché nel 1977 iniziò a trasmettere da Bollate (in Via Chiaves 1) anche Radio Music 100, stazione professionale voluta da Basilio Santoro e Piero Cozzi, in arte P3, già parte dello staff di Radio Milano International e fondatore dello studio di audio produzioni P3, fornitore dei jingles della stessa RMI e delle principali emittenti italiane del periodo (tra le tante, oltre a Radio Milano International e Radio Music 100: R.A.N Stereo di Udine, Radio Tuscolo di Frascati, Radio Piacenza, Radio Sabbia di Riccione) e rilevata nel 1978 da Enrico Rovelli, affermato produttore musicale (nella sua scuderia c’era Patty Pravo, mentre sarebbe entrato, qualche anno dopo, Vasco Rossi), che fece immediatamente incetta di ascolti.
Così, i migliori collaboratori di Radio Caroline si trasferirono in massa nella più promettente concorrente, spolpando il nucleo artistico della radio di Baranzate, che accusò il durissimo colpo senza tuttavia gettare la spugna. E infatti, di lì ad un paio d’anni, arrivò una nuova opportunità: in occasione del trasferimento di Radio Music 100 a Milano (in Via Franchetti 3), nel 1980, Radio Caroline si insediò proprio nei più spaziosi e professionali studi di Bollate, lasciati liberi dall’importante stazione, usufruendo anche dell’alto traliccio che sovrastava il condominio su cui furono installate le antenne dell’impianto 90.450 MHz, che rafforzò così la propria diffusione.Fu quello il periodo di massimo fulgore della radio milanese: liberatasi della concorrenza di Radio Music 100 (col trasferimento metropolitano, la successione nella titolarità da parte di Claudio Cecchetto e la trasformazione in Radio Dee Jay dal 01/02/1982, ormai assurta a livello regionale con totale disinteresse del mercato locale) Radio Caroline (l’identificativo aveva nel frattempo perso per strada l”International”) si diede un tono, integrando la diffusione con l’installazione di un ripetitore a San Fermo (Bg), illuminando così l’area opposta di Milano e parte della provincia di Bergamo. Tra i collaboratori del periodo si registravano: Roberto Mainardi, Roberto Ventura (poi conduttore per molti anni del Discoletto su Radio Lombardia), Fausto Aldrighi, Dario Marella e Paola Gallo. Ma il territorio dell’hinterland milanese rimaneva altamente presidiato da numerose emittenti che rendevano complessa la sopravvivenza editoriale e commerciale.
E, come era accaduto a gran parte delle prime radio libere, la stazione finì presto schiacciata dai costi di gestione, dalla defezione di personale ormai demotivato o diretto verso altri impegni professionali e da un progressivo calo di ascolti e di appeal commerciale. L’antenna cessò senza particolare clamore le proprie trasmissioni nel 1988, cedendo l’impianto a Radio Cooperativa 106 di Rho (Mi), che ne unificò la frequenza con quella di Radio Cooperativa Legnano (che a sua volta aveva rilevato Radio Carroccio 90,400 MHz), prima di dare forfait (in prossimità del nuovo millennio), alienando la propria rete ad Elemedia per il lancio di m2o. In memoria di Radio Caroline c’è ora un gruppo Facebook (Radio Caroline Bollate), da cui abbiamo prelevato alcune delle fotografie a corredo di questo pezzo. (M.L. e R.R. per NL)