Le prime esperienze tv degli anni 1956–1967 sono state ampiamente raccontate nei precedenti servizi, sicché partiamo oggi dal 1968, quando i pionieri dell’etere si organizzano con mezzi di fortuna e nuove emittenti nascono via cavo o a circuito chiuso.
Il 14 giugno parte ad Ancona Csc Radio Televisione Emmanuel di Sergio Emmanuele Anastasio: trasmette un film al giorno e il monoscopio dove compare la scritta Csc – Centro Studi Cinematografico. Il 13 settembre TV Libera nel corso del Festival dell’Unità di Bologna, in diretta e a circuito chiuso, effettua trasmissioni sperimentali. A San Benedetto del Tronto Alfredo Giammarini riprende le partite di calcio della Sambenedettese e le ritrasmette in sale e ritrovi cittadini; a Cesena Gilberto Dardari fa lo stesso con quelle del Cesena. Il segnale delle emittenti estere Tv Capodistria e Tv Svizzera Italiana arriva a lambire il territorio italiano e tramite ripetitori privati viene diffuso in gran parte della penisola. Il 19 aprile 1969 TID – Tele Italiana Democratica trasmette a Milano film sempre a circuito chiuso. Nel 1970 pirati dell’etere interferiscono sulle frequenze della televisione di Stato: trattasi delle voci di Radio Gap – Gruppi d’Azione Patriottica che, dal 17 aprile, con un trasmettitore di 2 watt per nove volte nel corso di alcuni mesi interrompono le trasmissioni del Programma Nazionale Rai. Nel dicembre a Salerno da un idea di Franco Cappelli inizia Tele Laser. Il 20 aprile 1971 nasce Telebiella dalla storia consacrata erroneamente la prima emittente televisiva privata italiana. Nell’ottobre a Rimini parte Babelis Tv, mentre nel febbraio 1972 Tv Trastevere Roma trasmette, ancora a circuito chiuso, una mezz’ora di videogiornale replicato ogni giorno. In Versilia (Lucca) Emilio Tarabella attrezza su un pulmino la Tele Troupe Stazione Televisiva, studio mobile televisivo che dispone della regia video e di un complesso sistema di cavi, con la quale registra le immagini riprese dalla telecamera e poi le ritrasmette a circuito chiuso in sale e ritrovi, mentre il collega Ansano Lombardi archivia su bobina centinaia di metri di immagini. Nello stesso periodo, lì vicino, nasce Telepiombino, ma il 4 maggio 1973 il decreto legge n. 156 voluto dal Ministro delle Poste e Telecomunicazioni Gioia mette fuori legge tutte le stazioni sorte o in fase di realizzazione in Italia: Teleromagna cavo, Telebari, Teleudine, Teleromacavo, Teleabruzzo, TelePescara, TeleChieti, Teleaquila, Teleroseto, Teleteramo, Tele Sulmona, Tele Avezzano, Tele Vasto, Telecavocolor San Benedetto, Telerubicone, Televersilia, Tele porto San Giorgio, Televeneto, Teleforlì, Telesud, Club amatori nuovi sistemi televisivi Prato, Teletoscana Firenze, Tele Regione Friuli, Telechiavari, Telerapallo, Telecamogli golfo paradiso, Teleroseto, Teleforlì, Tv Piombino costa etrusca,Telemilano, Teleilario, ETVC Milano, Sapro Film, Tv Piacenza. Molte di queste tv, nate soltanto giuridicamente, non trasmetteranno mai; nondimeno saranno da traino per altre che nasceranno nel medesimo anno: Video R Pordenone, Telereggio (Reggio Emilia), Canale 3 Torino – Piemonte 73, Teletrieste, Telefoggia, Teleadria, Telearena, Teleterni, Teleaquila, Tvc 4 mori, Videosiracusa, Telecavosiracusa, Telereggio (Reggio Calabria), Teleadriatica, Telescandiano, Teleravenna1, Teleancona conero, Audiovision, Telefono, L’emittenti, Tele via Veneto, Tele Pontedera, Telelatina, Bari Catv. Le trasmissioni sperimentali via etere di Teletoscana Firenze, le prime in Italia, hanno inizio nell’ottobre 1973 per mezzo di due radioamatori: Carlo Luigi Ciapetti e Valerio Anglani in un rudimentale ma efficiente "studio", ricavato nel retrobottega dell’officina di elettrauto dell’Anglani in Via San Zanobi a Firenze. I segnali vengono trasmessi ad un ripetitore autocostruito installato sul Monte Secchieta, indirizzati verso Firenze e ricevuti nella "Mostra della Radio e della Televisione" tenuta al Parterre sugli apparecchi esposti da "Morandi Radio", di proprietà Michelozzi. La televisione trasmette per quasi due anni, creando, inventando ed entusiasmando i pochi telespettatori in grado di riceverne la trasmissioni a colori in un periodo in cui i televisori sono nella grande maggioranza ancora in bianco e nero. Del 1974 sono tra le altre: Telerossano, Telebologna, Televercelli, A.i.a, Telerapallo, Telechiavari, Telesarzana, Telepino, Telebari. Forti di due sentenze della Corte Costituzionale del 1974 (la 225 e 226) che affermano la legittimità degli impianti di ripetizione dei segnali televisivi esteri (Telecapodistria, Rts – Televisione della Svizzera Italiana, Telemontecarlo) e la legittimazione dell’esercizio privato dei sistemi televisivi via cavo, numerose altre emittenti sorgono in Italia. Il 10 agosto 1974 (in contrasto con la sentenza 226) Firenze Libera (per alcuni erroneamente la prima tv a farlo) infrange nuovamente il monopolio delle trasmissioni via etere della Rai. Il fenomeno è inarrestabile. (R.R. per NL)