Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

bustarella antenna 3 lombardia concorrente - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia
La tv privata si spoglia e spoglia l’italiani da tutti i tabù.
Mentre, dal 1975, sulle radio private voci notturne sussurranti cominciavano a solleticare le fantasie erotiche degli italiani (su tutte, Radio Luna con Cicciolina, alias Ilona Staller), sulle tv locali spogliarelli più o meno casalinghi integravano ad esse lo stimolo visivo.antenna 3 pomofiore - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

A mezzanotte va la ronda del piacere…

Dopo la mezzanotte comparivano su teleschermi di televisori a volume zero, donne qualunque in abbigliamento intimo, spesso come aperitivo a film erotici (che negli anni successivi divennero, in non pochi casi, veri e propri porno).

Casalinghe

Di norma, il contenuto della tv privata era carrozzato sotto forma di quiz telefonici che, ad ogni risposta esatta dei concorrenti (uomini), stimolavano la compiacente casalinga di turno a togliersi un indumento di dosso, fino all’invalicabile slip.Radio luna staller ilona nuda - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Spogliala tu, anzi Spogliamoci insieme, ma dopo i Bambini a letto…

Titoli come: “Spogliala tu”, “Spogliamoci insieme”, “Bambini a letto”, “Pigiama Selvaggio” e “Una serata al Night”, rimasero per anni nell’immaginario collettivo.

L’Oroscopone

C’era anche “L’Oroscopone”, dove, ad ore inaudite, una signorina disinibita si spogliava mentre passava l’oroscopo del giorno dopo.

Buon gusto

In effetti il buon gusto si sbragò subito: con le casalinghe che si spogliavano in tv, fu presto un’orgia di sederi bassi, trionfi di smagliature, seni pesanti, pance segnate dai collant.

Signorine buonanotte

Nel febbraio 1975 la tv privata Firenze Libera fece da apripista presentando la prima “signorina buonanotte”.
tele libera firenze 1977 - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

I commenti del tempo

Millecanali commentò: “Un modo diverso di concludere i programmi. Un esempio, in questo senso, lo ha già fornito “Firenze Libera”, Tv via etere privata con l’introduzione di una signorina buonanotte molto particolare.

Il cappotto in camera da letto

Claudia Rececich, 28 anni, istriana, fotomodella, e’ stata scelta dall’emittente fiorentina per augurare la buona notte in un modo inconsueto: entra in camera da letto, si toglie lentamente il cappotto, si sfila il vestito e lo butta su una sedia.

Buona notte

Nella penombra, poi, si toglie il reggiseno, mette la camicia da notte, si infila sotto le coperte. A questo punto con voce sensuale dice : “Buona notte”.

Al posto dei sorrisi

Questo insolito modo di chiudere le trasmissioni ha avuto molto successo. Sicuramente, meglio dei sorrisi melensi e stereotipati delle nostre annunciatrici ….“.firenze libera spogliarello - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Una serata al Night

Nel novembre dello stesso anno, a Televersilia di Viareggio in una delle prime puntate di “Una serata al Night“, lo spogliarello in diretta di una ballerina inglese costrinse tutti a scappare dallo studio all’arrivo dei carabinieri, perché la soubrette si era entusiasmata ed aveva tolto anche l’ultimo indumento.

Aria di Mezzanotte

Nel contempo, la lombarda Telealtomilanese (Busto Arsizio), per un pubblico ben più numeroso (l’emittente veniva diffusa, oltre che in Lombardia e Piemonte, anche in alcune zone di Emilia Romagna, Liguria e Toscana), trasmetteva i primi nudi femminili integrali in “Aria di Mezzanotte“, programma condotto da Enzo Tortora in onda dalle 24 alle 3 dove si alternavano giornalisti, spogliarelliste e politici.telealtomilanese articolo 1 - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Tutto quanto fa spettacolo

Un trend così rapido da far drizzare le antenne anche alla pudica concessionaria pubblica, che l’anno dopo si adeguò trasmettendo sulla seconda rete alcuni servizi contenenti nudi femminili in “Odeon, tutto quanto fa spettacolo“.

Spogliamoci insieme

Tornando alle private, tra le tv dedite alla richiesta programmazione, annotiamo Canale 21 di Napoli e, soprattutto, Tele Torino International (già Tele Superga), che, con lo “Spogliamoci insieme” condotto dal corpulento Pino Maffi, portava nelle case piemontesi uno spogliarello fatto da ragazze normali desiderose di esibire forme più o meno appetibili.

Meglio nudi che male accompagnati

Altri programmi sul tema di TTI furono: “Meglio nudi che male accompagnati” (dedicato al nudismo), condotto il lunedì sera dall’attore Egidio Irato e dalla sua avvenente consorte Laura (nudi anche loro) e “Sogni Sexy”.tam telealtomilanese pin - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

La vispa teresa

A Telelibera Firenze di Mauro Ballini, i primi sexy-varietà, trasmessi quale contro programmazione del notturno caldo della rivale Rtv 38, tv privata di Figline Valdarno, vennero affidati al comico emergente Giorgio Ariani che qualche anno dopo avrebbe ricordato: “Avevo inventato una trasmissione – La vispa Teresa – in cui davo voce a un invito a premi, di Telelibera Firenze un gruppo di sponsor, in base all’età della ragazza, maggiorenne e all’epoca voleva dire 21 anni compiuti, prima ancora di vederla le proponevano regali.

Gli sponsor

Gli sponsor erano in trasmissione: colei che acconsentiva si presentava il lunedì sera successivo.

La prima

Non dimenticherò mai la prima ragazza, discreta. Quando si slacciò il reggiseno, era già in slip, le saltai addosso… per coprirla. Si trattava di una trasmissione d’ironia, di costume, non certo hard, come si vedono ora. cesara bonamici firenze libera - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Spogliarelli

Riuscii a convincere un’altra ragazza, pressoché in diretta: vieni subito! Lei corse a svestirsi. Spogliarelli soft, ma trasgressivi all’epoca in cui il reggiseno non veniva tolto nemmeno in spiaggia d’estate. E non ho mai fatto ricorso a ballerine professioniste, come poi invece altre emittenti.

Novità

Una novità, che faceva già spettacolo: telefonare in una casa dopo cena e ascoltare la risposta femminile spesso imbarazzata, eppure con la tentazione dei regali degli sponsor. Alle donne i regali piacciono.

Antenna tv

Gli spettatori erano meno esigenti: trasmissioni in bianco e nero, il colore non l’aveva neanche la Rai, il segnale nell’Empolese arrivava nebbioso, dopo che erano stati installati i canali all’antenna tv sul tetto. Aprivo l’elenco del telefono a caso e chiedevo a chi rispondeva di indicarmi un numero.

Elenco telefonico

Lo utilizzavo per la corrispondente pagina sull’elenco telefonico di Firenze. Altra chiamata, per la colonna degli abbonati in quella pagina (la prima, o la seconda, etc.). Infine, il numero dell’utente, il 14° dall’alto o il 37° dal basso. spogliamoci insieme - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Amici della Bonamici

A quel punto telefonavo in diretta, i telespettatori ascoltavano chi rispondeva e si sentiva dire: “Metta il canale di Telelibera Firenze, sono Giorgio Ariani”. Poi, se aveva risposto un uomo, mi faceva passare una donna e cercavo di convincerla con un monte di premi. Ma all’epoca, un po’ di nudo era tabù. E c’era dell’altro, come curiosità, a Telelibera Firenze.

Bambini a letto

Al termine delle trasmissioni, i nottambuli di più non resistevano perché la mattina dopo c’era d’andare a lavorare, la presentatrice di turno – a volte anche Cesara Bonamici, ora al Tg5 – preannunciava una giovane modella che si spogliava, nella penombra, e poi s’infilava a letto – “Bambini a letto” che mostrava studentesse universitarie e casalinghe nascoste da una mascherina da gattino che si spogliavano completamente subito dopo il film di mezzanotte naturalmente sexy -.

Sconcio? No…

Sempre lo stesso breve filmato, non si vedeva nulla di sconcio, ma fu anche quello un successo. Ma a riguardarli ora sono scenette, come le barzellette che si raccontano i ragazzi. Doppi sensi, che utilizzavo anche per il cabaret“.telereporter uhf 40 - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Sexy

Strip e notturni sexy imperversavano – generalmente al venerdì notte o al sabato sera – da Teleradiocity di Castelletto d’Orba (con la studentessa Marina Capodicasa) a Telealbert (Limbiate, in provincia di Milano); da Tele Fantasy (Roma) a Tele Monte Penice di Pavia; da Telecaserta a Telecolore, nota tv privata di Salerno.

Successioni

Ben presto a donne di varia umanità subentrarono attrici professioniste sulle emittenti più gettonate.

Cicciolina

A GBR Roma, Tele Aia di Perugia e a Telenorba c’erano Cicciolina (già nota per la radio), Moana Pozzi e Lilli Carati. Tra la fine del 1977 e l’inizio del 1978 le tv locali tentarono la carta più audace, con la messa in onda di film hard dove nulla era lasciato all’immaginazione.TELE ALBERT - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Interviene la magistratura

Ma, a quel punto, l’intervento della magistratura non si fece attendere: il 19 settembre 1977 il Tribunale di Aosta condannò Ennio Pedrini, titolate di Tele Radio Valle d’Aosta, per aver trasmesso il film erotico vietato ai minori “Emanuelle”, mentre Telemilano International, la tv più spinta della città, a causa di trasmissioni ancora più audaci, si vede sigillare gli impianti dall’Escopost.

Porno

Sempre a Milano, Telereporter fu capofila di una serie di stazioni, tra cui Rete 55 di Varese, Telecerignola, Teleradio Matera, Teleappula di Altamura (Ba) e Telesakura di Palermo, che trasmisero spezzoni di porno a go-gò.

Quel pizzico di libertà in più sulle ali di una farfalla

Ancora più spinte furono le iniziative della tv privata Teleriviera di Massa (“quel pizzico di libertà in più sulle ali di una farfalla”, come suonava lo slogan rimasto storico) che, con “Tele Tabù“, fu una delle prime antenne a proiettare interi filmini pornografici. colpo grosso - Storia della Radiotelevisione Italiana. 1975: la tv privata si spoglia

Rosso

Alla fine delle trasmissioni, dopo una decina di minuti di nebbioline catodiche, lo schermo si riaccendeva di un rosso che era già tutto un programma.

Boom

Un boom di ascolti, con indotto sulle vendite di videoregistratori e pubblicità; la programmazione divulgata dalla tv privata con tanto di calendario (3 pellicole al mese). Durò quasi tre anni, finché i giudici misero il the end ai pruriti dei toscani. (R.R. per NL)

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