Chi lavora con l’informazione si confronta quotidianamente con l’impatto che internet ha avuto sul settore, in termini sia positivi che negativi. Le testate ed altre realtà editoriali sono state messe a dura prova dalla disponibilità immediata e illimitata di informazioni offerta dal web e hanno dovuto darsi da fare per trovare soluzioni per adattarsi e restare necessarie e competitive sul mercato. In un’intervista per Italia Oggi, Riccardo Luna (in foto), direttore dell’Agenzia Giornalistica Italia (Agi) ha illustrato la proposta di resilienza dell’agenzia, fondata sul principio per cui è necessaria non una quantità maggiore di informazione, ma una più alta qualità della stessa e un’organizzazione spazio-temporale che aiuti a comprenderne il senso. Secondo Luna, la transizione di Agi al digitale è ormai completa: “Abbiamo investito in aggiornamento tecnologico, raddoppiato il numero di lanci del notiziario principale, che è e resta il nostro prodotto di punta, abbiamo rilanciato il sito Agi.it e abbiamo anche presentato al mercato prodotti nuovi come i notiziari dedicati ad Africa e mondo arabo”. Adesso l’agenzia punta ad essere più competitiva, sia grazie a contenuti di factchecking, approfondimenti long form e datajournalism, sia attraverso innovazioni che aumentino la qualità dell’offerta. Lo strumento che secondo Luna traghetterà l’Agi verso il raggiungimento di questo obiettivo futuro è la newsletter. Può sorprendere, visto che si parla di futuro e si indica invece un mezzo di comunicazione che può considerarsi più che consolidato. La newsletter, però, possiede – a detta di Luna – una funzionalità che è il fulcro della qualità dell’informazione del futuro, cioè la possibilità di fornire all’utente le notizie in modo organizzato: il lavoro editoriale consisterebbe, perciò, nel conferire un ordine gerarchico ai contenuti, mettendo in rilievo i principali. Secondo Luna si tratta di un tipo di prodotti “forti perché danno una gerarchia, una sintesi e un ordine complessivo alle notizie del giorno. Non perché alimentano il flusso già imponente di news quotidiane. Occorre vincere dando di meno”. (P. B. per NL)