La IP Tv si sta consolidando e la penetrazione sull’universo degli utenti sta per diventare significativa. Come era accaduto prima con la televisione satellitare e poi per il DTT, la questione obbliga la gestione dei contenuti quanto a rintracciabilità.
In altri termini, l’introduzione dell’ennesimo logical channel number (LCN). Ovviamente non sarà possibile prevedere l’utilizzo per i contenuti di derivazione locale (cioè i canali locali in DTT) degli attuali LCN del digitale terrestre (essendo riutilizzati in ogni regione), né la numerazione di TivùSat o quella di Sky, posto che i contenuti saranno potenzialmente infiniti (trattandosi di rilievo mondiale). Probabile quindi che venga introdotta una caratteristica forma di numerazione inizialmente a quattro cifre con possibilità di progressione alle cinque. In realtà, quello che è allo studio è un’evoluzione ancora più sofisticata, mutuata dall’originaria idea del “decoder unico”, cioè un ricevitore multipiattaforma integrato nei televisori e in grado di semplificare e razionalizzare la moltitudine di contenuti disponibili sulle tre piattaforme (DTT, sat e IP), in modo da rendere agevolmente riconoscibili e raggiungibili i programmi preferiti. In sostanza, l’ennesima rivoluzione televisiva con conseguente rottamazione del parco tv.