Sorpresa (forse): il 40% delle auto in circolazione è connesso. Confindustria: accompagnare utenza radiofonica verso transizione

auto interconnesse, aggregatori

Prix Italia 2022, convegno Sustainable Sound – From Radio to Public Service Audio, studio Osservatorio Smart & Connected Car del Polimi: circa il 40% del parco auto circolante è composto da automobili connesse. Non cambia il dominio della Radio sulle fonti Audio, ma la modalità di fruizione sì. Molto più velocemente del previsto.Nell’ormai variegato universo Audio, la Radio rimane la sorgente sonora più fruita, superando il 50% del tempo di ascolto. Fatto, tutto sommato, noto ed incontestato.

Smartphone device di prossimità

Come è pacifico che lo smartphone sia il dispositivo più utilizzato in Italia per ascoltare i podcast (79%) e gli audiolibri (81%).

Sorprese dalle auto

Quel che invece ha colto molti di sopresa è che, secondo i dati dell’Osservatorio Smart & Connected Car del Polimi, circa il 40% del parco auto circolante è composto da vetture connesse.

Basta poco per rendere una auto connessa

Si tratta di un processo che, come avevamo in più occasioni sottolineato su queste pagine, corre (molto) più velocemente del previsto, complice anche il fatto che troppo spesso ci si dimentica che per rendere un’auto connessa bastano uno smartphone ed un collegamento al dashboard (via bluetooh o cavo).

Siddi: nei prossimi dieci anni sistema Audio sarà sempre più ibridato tra lineare e on demand

Il sistema audio nei prossimi dieci anni sarà sempre più ibridato tra audio lineare, in diretta dal vivo, e digitale con contenuti specifici o on demand”, ha spiegato nel suo intervento a Bari, il presidente di Confindustria Radio Tv Franco Siddi.

Accompagnare utenza verso cambiamento

Che ha aggiunto: “Per fronteggiare questa rivoluzione è necessaria una strategia soft di accompagnamento intelligente che non lasci indietro i pubblici tradizionali, composti perlopiù da anziani, pur guadagnandone di nuovi, anche se, con un audio sempre più frammentato tra i giovani. Lo studio indica che il modo migliore per affrontare la sfida che si sta giocando sul campo dell’ascolto è essere sostenibili, sia dal punto di vista ecologico che economico”.

Ruolo centrale del DAB nell’ecosistema radiofonico

“Tra questi il DAB è sicuramente un passaggio ineludibile che deve vedere impegnate l’Italia e l’Europa, perché l’infrastruttura DAB è necessaria per ammodernare il nostro Paese ed assicurare una qualità di trasmissione audio ovunque. Finché questo processo non riguarderà tutti gli attori del sistema, non sarà possibile dire di fare Servizio Pubblico”.

Misurazioni

“Ma c’è un altro ‘fronte’ importante da considerare – ha rimarcato Siddi -.  È l’evoluzione delle misurazioni, che nello scenario della Radio ibrida, “devono evolversi man mano che il campo si allarga”.

Nuove figure professionali figlie dell’evoluzione

Siddi ha evidenziato un altro elemento più volte anticipato da NL da cinque anni a questa parte: l’interdipendenza del lavoro e della connessione continua, “che portano alla necessità di mettere a punto nuove figure professionali trasversali che lavorino tra loro”.

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