"Il Conna, non ha mai cessato di mettere in guardia l’intero comparto dell’emittenza locale e multiregionale in merito alla concentrazione dei mezzi di informazione perseguiti da questo governo".
Inizia così il durissimo comunicato odierno dell’associazione di emittenti locali contro l’improvvida decisione del Governo Berlusconi di privare le radio e tv locali delle provvidenze per l’editoria, in molti casi mettendole a rischio di sopravvivenza. "Il brusco risveglio del taglio dei rimborsi previsti per l’editoria radio e tv concretizza un disegno che merita di essere denunciato", continua l’ente esponenziale. "Chiarito che da una parte esistono imprese obbligate per legge ad assumere personale le cui vita economica stentata era appena appena mitigata dalle cosiddette "Provvidenze" per l’editoria e dall’altra aziende televisive di tutta fiducia del presidente del Consiglio che ottengono risorse pubblicitarie da Publitalia, va da sé che il sottosegretario Paolo Bonaiuti, dopo aver creato il momento favorevole tacitando i giornali, ha approfittato – preso da un eccesso di zelo e di servigi resi – per condannare all’estinzione quelle voci eterogenee presenti sull’intero territorio nazionale risultate nel tempo di difficile addomesticabilità. Un disegno così scopertamente rozzo e violento deve far rivoltare chiunque ne venga a conoscenza. Il Conna che è fatto oggetto in queste ore di un numero impressionante di comunicazioni di protesta nei confronti di questa ennesima forma di violenza, si è pertanto rivolto al presidente della Fnsi Roberto Natale – già sollecitato da Stampa romana – al fine di indire una assemblea nel tentativo di reintrodurre una norma che valga a salvare tanti posti di lavoro messi in pericolo da un inopinato colpo di mano", conclude la nota dell’associazione.