L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha sanzionato una società (Top Production), per aver attuato una pratica commerciale scorretta, mediante le diffusione e l’uso illecito del logo Rai al fine di promuovere un evento, in realtà privo di legami con la televisione di stato e di autorizzazione preventiva.
In seguito alla segnalazione della Rai, il Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza, ha notato la diffusione, sul sito www.oltrelamusica.it (della Top Production), di un messaggio pubblicitario volto a promuovere una manifestazione canora, denominata “oltre la musica”, pubblicizzata all’interno dello stesso sito come connessa alla Rai. La manifestazione era finalizzata alla selezione di giovani talenti che avrebbero dovuto partecipare ad un evento finale denominato “Gran Galà”, il quale, secondo quanto indicato nel suddetto sito internet, sarebbe stato trasmesso su Rai 2. La Top Production, al fine di rafforzare il presunto legame tra l’evento promosso e la Rai, e quindi più stimolante agli occhi dei potenziali concorrenti,ha arricchito le pagine del sito web con il logo Rai, usato senza alcuna autorizzazione: quindi nessun rapporto tra la società promotrice e la tv statale, nessuna trasmissione su Raidue e soprattutto un evidente uso illecito del marchio Rai. L’attività promozionale, quindi, è stata definita e dichiarata una vera e propria pratica commerciale scorretta, nonché frutto della violazione degli art. 20, 21, comma 1, lettere b) c) ed f), e art. 23, lettera b), del Codice del Consumo, in quanto idonea a trarre in inganno i consumatori. Infatti, i potenziali partecipanti alla manifestazione canora, attratti dal marchio Rai e dalla partecipazione ad un importante evento televisivo, sono maggiormente inclini a cadere nella trappola volta all’iscrizione, sostenendo anche un costo economico pari a 50 euro per i solisti e 100 euro per i gruppi musicali. L’uso del marchio identificativo Rai, quale garanzia di notorietà agli occhi dei candidati, è stato l’escamotage usato dalla Top Production, al fine di attirare il maggior numeri di aspiranti cantanti bramosi di entrare nello spettacolo. L’Agcm, incaricata ai sensi dell’art. 27, comma 9, del Codice del Consumo, con il provvedimento che vieta la pratica commerciale scorretta, dispone in capo alla società Top Production l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria pari a 10.000 euro. (C.S. per NL)