Mentre sale nei paesi europei la fiducia dei consumatori nei 28 paesi della UE, raggiungendo i 19,9 punti per assestarsi a 18,9 a marzo, scende nei primi tre mesi del 2017 in Italia la stima, registrando il livello più basso tra i 28 paesi UE considerati nell’indagine.
Lo rende noto un’elaborazione dell’istituto di rilevazione statistica GFK, che sottolinea come gli avvenimenti internazionali come la Brexit non sembrano aver influenzato oltremisura il clima internazionale, mentre rimangono delle problematiche riguardo i consumi di livello locale, legate perlopiù allo sviluppo economico. Andando ad analizzare le aspettative economiche per i prossimi mesi, emerge “come i consumatori italiani continuino a essere i più pessimisti dell’UE, l’Italia ha infatti segnato una valutazione peggiore anche rispetto al 2015”, riducendosi di ben 28 punti rispetto al 2016. Il nostro paese chiude negativamente l’anno, anche rispetto a tutti gli altri stati dell’Unione Europea. Un risultato che evidenzia chiaramente come i consumatori italiani prevedano un significativo e costante deterioramento della situazione economica nel proprio Paese. Anche le aspettative sul reddito risultano essere piuttosto basse registrando quasi sei punti in meno rispetto all’anno precedente. Secondo GFK, che ha elaborato i dati, come conseguenza economica del quadro descritto si ha la tendenza a posticipare gli acquisti più importanti in attesa di una migliore condizione economica generale. (S.H. per NL)