Il volume ricostruisce ed esamina, partendo dalla riforma dei reati societari del 2002, il tema della gestione dell’impresa societaria e quello della valutazione delle condotte degli amministratori alla luce della norma sull’infedeltà patrimoniale.
L’art. 2634 c.c. delinea nell’ordinamento penale una fattispecie incentrata sulla tutela del patrimonio sociale contro le aggressioni da parte degli organi di gestione che si trovano in conflitto di interessi con la società. Oltre al tema dell’infedeltà patrimoniale, la norma regola altresì la gestione nei gruppi societari e il fenomeno dei c.d. vantaggi compensativi. Attraverso l’analisi degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali e la costante comparazione tra disciplina civilistica e norma penale, l’autore Paolo De Angelis affronta le principali problematiche interpretative ed applicative, fornendo una risposta alle molteplici questioni che si pongono nella pratica quotidiana di ogni compagine sociale: le condotte espongono l’amministratore a conseguenze penali, gli atti infragruppo consentiti e vietati, i rapporti che intercorrono tra il reato di infedeltà, quello di appropriazione indebita e, in caso di fallimento, quello di bancarotta. L’autore si propone, quindi, di fornire all’operatore pratico i metodi e gli strumenti per distinguere, sul piano teorico ed applicativo, l’attività consentita da quella vietata alla luce dei criteri seguiti dalla giurisprudenza ed accreditati dalla dottrina. Ampio spazio è, quindi, dedicato alla valutazione da attribuire ad operazioni che comportano diminuzioni patrimoniali con danno per la società. Vengono inoltre toccati ulteriori temi, come quello delle operazioni infragruppo e delle condotte gestionali da cui derivi uno stato di crisi. Il volume si rivolge ai giuristi, specie quelli d’impresa, ai professionisti che si occupano di gestione e controllo societario, ai magistrati e agli studiosi ed operatori del diritto penale. Il libro, edito da Ipsoa Editore (www.ipsoa.it), è in vendita ad euro 22,00. (C.S. per NL)