Social Network e telefonini, la strana coppia

Sempre più utenti si connettono ai portali “sociali” dal proprio telefonino. Lo rivela, nel Regno Unito, una ricerca dell’operatore telefonico Orange.
 
Telefonini e social network, social network e telefonini. I due mostri che hanno modificato radicalmente, più d’ogni altro, le abitudini interattive tra le persone, in tutto il mondo, sono sempre più vicini. Si sono conosciuti, piaciuti e in un futuro non troppo remoto saranno inseparabili. Se, ad oggi, nella gran parte del mondo trovare una persona che non possegga un cellulare è più raro che trovarne una che non abbia mai visto la televisione, il mondo dei social network si avvia ad entrare con prepotenza nella vita della gente comune al pari del fenomeno del telefonino, con tutti i pro e tutti i contro del caso. Tra i contro, ad esempio, le ore ed ore spese davanti ad uno schermo in una situazione di socialità snaturata, deformata, utile per accorciare le distanze ma, a volte, anche per allungarle quando queste sono minime. Alcune società li hanno anche banditi dai propri uffici dopo aver registrato un calo del rendimento dei propri dipendenti. Perché? Perché spendevano la metà della loro giornata lavorativa su Facebook, ad esempio, entrando in un circolo da cui è difficile uscire quando si è annoiati. Ad ogni modo, comunque, il telefono cellulare e il social network iniziano a piacersi. A dirlo è, anzitutto, ABI Research, esperto in ricerche analitiche per quel che riguarda i mercati tecnologici. Secondo ABI, ad esempio, il 60% di coloro che possono accedere ai social network tramite telefonino ama soprattutto leggere i commenti lasciati dai propri contatti e controllare i messaggi ricevuti, contro un misero 30% che utilizza l’applicazione per caricare immagini. Al momento soltanto il 17% degli utenti che quotidianamente visitano i social network trascorre lo stesso tempo su un telefonino dotato di connessione, ma è chiaro che questa disparità andrà man mano diminuendo e che i social network "mobili" diventeranno il modo principale per tenersi in contatto. Tra le peculiarità del social network c’è proprio quella dello scambio d’informazioni immediato, in progress, anche a distanza. Scriversi e rispondersi, caricare foto e commentarle. E allora è chiaro come il telefono cellulare, dotato di connettività e schermo sempre più grande (meglio se touch screen) sarà in futuro il mezzo preferenziale per questo genere di pratiche. Per buona pace delle aziende che proibiscono ai propri dipendenti di utilizzare Facebook. Presto dovranno ricorrere, probabilmente, ai mezzi utilizzati dalle maestre nelle scuole: niente cellulari, requisiti e restituiti alla fine della giornata lavorativa. Non solo ABI, comunque. Anche Nielsen lo scorso agosto aveva reso noti i risultati di una sua ricerca secondo cui il 30% circa degli utenti di telefonia mobile, che sono iscritti ad un social network (Facebook, MySpace, Bebo, ecc.) utilizzano il telefono cellulare per aggiornare il proprio status, inviare immagini e aggiungere amici alle proprie liste. In testa, tra gli utilizzatori, ci sarebbero i paesi mediterranei, primo tra tutti l’Italia, seguiti a ruota dai paesi dell’Asia orientale. L’ultima ricerca, comunque, riguardante lo strano intreccio tra il mondo della telefonia mobile e quello dei social network lo ha effettuato Orange, nota compagnia telefonica britannica. Secondo i risultati dell’indagine, riportati dal portale Prima Online, “sono circa 640mila i clienti di Orange che si connettono quotidianamente col proprio cellulare alle destinazioni sociali per aggiornare il proprio profilo o vedere i messaggi degli amici, per una media di otto volte al giorno, che significano 166 milioni di pagine viste al mese”. Non solo, negli ultimi sei mesi, dal luglio 2008, gli utenti Orange che utilizzano abitualmente il telefonino per connettersi ai portali di social network, sono cresciuti del 40% e quelli che, invece, utilizzano la banda larga 3G sono aumentati dell’86%, raggiungendo il tetto dei 3 milioni. I due mercati, pertanto, in questa fase paiono autoalimentarsi, incrementando vertiginosamente i propri dati e, di conseguenza, i propri fatturati. E, intanto, l’utente dei social network del futuro non sarà più affetto da quello strano batticuore una volta arrivato a casa, voglioso di controllare il proprio profilo Facebook. Ma, probabilmente, avrà maggiori difficoltà di concentrazione nel momento in cui in ufficio, in università o semplicemente nel pieno di una discussione, allungherà il braccio sotto il tavolo, premerà il tasto “connetti” e controllerà se qualcuno ha rilasciato commenti sulla sua ultima foto pubblicata. (G.M. per NL)

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