Social media. Donald Trump contro ByteDance: Tik Tok al bando se non verra’ acquisito entro il 15 settembre. A contenderselo Microsoft, Twitter e Oracle. Formalizzate le dimissioni del CEO Mayer

Donald Trump

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha firmato un ordine esecutivo che impedisce a qualunque soggetto americano di intrattenere rapporti commerciali con la società cinese ByteDance negli Usa.

Minaccia alla sicurezza nazionale

In questo modo è stato imposto alla casa madre cinese di Tik Tok – noto social di condivisione video – di individuare entro il 15/09/2020 un acquirente per le operazioni statunitensi, pena la messa al bando della piattaforma. La nota app viene ritenuta una minaccia per la sicurezza economica e nazionale americana, in quanto consentirebbe al governo cinese di avere accesso ai dati raccolti dagli utenti.

ByteDance ha più volte ripetuto di non aver mai reso disponibili le informazioni sensibili e – nei giorni scorsi – ha deciso di avviare un’azione legale contro l’amministrazione Trump, sostenendo che non le sia stata garantito un processo equo.

Tik Tok: il suo CEO si dimette

Non è ancora chiaro a quanto ammonti la valutazione delle operazioni statunitensi del popolare social, ma si stima che possano variare dai 20 ai 30 mld di dollari.
Il 27/08/2020 il CEO Kevin Mayer – arrivato da Walt Disney solo tre mesi fa –  si è dimesso. La decisione è stata presa a seguito delle forti pressioni della Casa Bianca sulla società cinese ByteDance e dell’ordine esecutivo firmato dal Presidente Trump.
Mayer ha dichiarato che “l’ambiente politico è cambiato drasticamente” nelle ultime settimane e, inoltre, che il ruolo del CEO di Tik Tok verrebbe fortemente modificato a seguito della vendita delle operazioni.

La guerra fra le società è iniziata.

Microsoft – che il 02/08/2020 aveva annunciato di aver iniziato le trattazioni con ByteDance per l’acquisizione delle operazioni statunitensi, australiane, canadesi e neozelandesi di Tik Tok – è al momento ritenuto il soggetto con più possibilità di firmare l’accordo, essendosi anche – recentemente alleata con la catena di negozi Walmart.
L’azienda si sarebbe, inoltre, dichiarata disponibile ad acquisire anche le operazioni europee e indiane del social, ma ByteDance sarebbe disposta a lasciare la propria app unicamente dove Trump abbia applicato il veto.
La dichiarazione dello scorso 31/07/2020 di Donald Trump della potenziale messa al bando di Tik Tok ha colto di sorpresa il colosso di Bill Gates, che di conseguenza ha preferito sospendere per il momento l’accordo in attesa di maggiore chiarezza.

Twitter si inserisce nelle trattative

Anche Twitter ha deciso di intervenire nell’acquisizione e ha avviato trattative preliminari per la potenziale fusione con il social più in voga del momento tra i giovanissimi.
Twitter viene, invece, considerato un acquirente con poche possibilità, considerate le sue dimensioni e la sua disponibilità economica, di gran lunga inferiori a quelle di  Microsoft.
La società ha dimostrato interesse per questa operazione, poiché sarebbe una grande possibilità di far ripartire il proprio business in Cina, fermo dal 2009 quando era stato bloccato l’accesso alle sue piattaforme.

Il valore societario di Twitter e quello di Microsoft

La capitalizzazione di mercato della società di Jack Dorsey si aggira attorno ai 29 mld di dollari (24,6 mld di euro), contro il valore di 1.600 mld di dollari di Microsoft (1.360 mld di euro).
Twitter necessiterebbe – quindi – del contributo di ulteriori soggetti, potendo contare su alcuni suoi investitori di alto profilo come il fondo di private equity di Silver Lake.
Negli ultimi due anni Twitter è cresciuta, nonostante abbia affrontato diverse difficoltà e la perdita di 1,23 mld di dollari nell’ultimo trimestre (1,05 mld di euro).
Inoltre, al mese di giugno disponeva di 7,8 mld  di dollari in contanti (6,6 mld di euro) per investimenti a breve termine, mentre Microsoft oltre 136 mld (115,7 mld di euro).

Inaspettatamente arriva Oracle

Ma la corsa all’offerta per ByteDance ha preso una nuova piega da quando si è fatta avanti Oracle, che fin da subito ha iniziato trattative preliminari per l’acquisizione delle operazioni negli Stati Uniti, in Canada, Australia e Nuova Zelanda. La società di Larry Ellison – co-fondatore, presidente e principale azionista della società –  sta già collaborando con alcuni investitori di minoranza di ByteDance, quali Sequoia Capital e General Atlantic.

L’appoggio di Donald Trump

La società di software aziendali risulta avere legami più stretti dei suoi concorrenti con la Casa Bianca. Larry Ellison è sostenitore di Donald Trump, che, infatti, si è espresso favorevole all’acquisto delle operazioni statunitensi di Tik Tok da parte di Oracle: “Penso che Oracle sia una grande azienda e penso che il suo proprietario sia una persona eccezionale, una persona straordinaria. Penso che Oracle sarebbe certamente in grado di farcela”.
Il Presidente Trump, inoltre, ritiene che il governo statunitense dovrebbe ricevere una parte del pagamento come ricompensa per aver autorizzato l’acquisto. (N.S. per NL)

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