Soapbox, video autoprodotti sul portale Microsoft

BigM presenta l’annunciato servizio web che permette agli utenti MSN di pubblicare e condividere i propri video preferiti. La beta è disponibile per una ristretta cerchia d’utenti. Concorrerà con Google Video e YouTube


da www.punto-informatico.it
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Redmond (USA) – Microsoft ha presentato ufficialmente Soapbox on MSN Video, un portale web per la condivisione di contenuti audiovisivi. La popolarità recentemente raggiunta da YouTube e Google Video, visitati ogni giorno da milioni di utenti, ha spinto l’azienda di Redmond a lanciarsi in questo interessante mercato, che negli ultimi giorni sembra aver ottenuto il supporto di alcuni grandi nomi dell’industria multimediale.

Soapbox, destinato a diventare parte integrante degli applicativi online di Windows Live, è attualmente in fase beta privata ad invito: solo un ristretto gruppo di utenti può accedere alla pubblicazione di videoclip. ma i manager di Microsoft sperano di poter ultimare il servizio entro breve.

I tratti salienti del servizio Soapbox saranno una veste grafica curata, unita ad un’interfaccia d’uso intuitiva e fluida. I video visualizzati, ad esempio, potranno essere riprodotti a schermo intero o finestra senza doverli ricaricare ad ogni apertura, come avviene invece su YouTube.

La categorizzazione e l’indicizzazione dei video si avvarrà del sistema delle tag testuali inserite direttamente dagli utenti, che potranno contare su una sorta di social network per scambiarsi messaggi, creare liste di riproduzione personali e commentare i contenuti disponibili. Ogni singolo file disponibile potrà avere una dimensione massima di 100 megabyte. I visitatori dotati di Internet Explorer visualizzeranno i contenuti attraverso Windows Media Player, mentre gli utenti Firefox o Mac potranno sfruttare un lettore integrato scritto interamente in Flash.

Dietro Soapbox c’è un progetto ben preciso: Microsoft vorrebbe portare una ventata d’innovazione nel settore dei videoportali. “La maggior parte dei servizi è piuttosto primitiva”, ha detto Rob Bennet, responsabile del progetto Soapbox, “non è divertente da usare e si limita semplicemente a funzionare”. Tuttavia, secondo alcuni analisti, Bennet e soci non avrebbero ancora un modello di business ben preciso.

Secondo alcuni esperti intervistati dall’agenzia stampa AP, l’azienda sta considerando l’idea d’inserire spot pubblicitari direttamente all’interno dei video inviati dagli utenti. Rafe Needleman di CNET ha giudicato come “deludente” il nuovo servizio di Microsoft, in quanto mancherebbe di originalità ed aggressività. Microsoft è invece ottimista: “Soapbox è un componente essenziale per lo sviluppo di MSN”, ha concluso Bennet.

Tommaso Lombardi

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