Dal 13 giugno in Francia sarà commercializzato Echo, lo smart speaker di Amazon che, con l’assistente Alexa, si spartirà sostanzialmente il mercato col più diffuso (anche perché partito prima, almeno in Europa) Google Home. L’assistente domestico che, tra le innumerevoli altre cose, fungerà da erede del ricevitore FM nell’indoor, costituisce una vera e propria rivoluzione copernicana ponendosi come centrale di controllo di tutti gli apparati intelligenti (smart, appunto) per la domotica, cioè l’applicazione dell’informatica e dell’elettronica alla gestione dell’abitazione.
Lato radio, il consolidamento degli smart speaker (si stima che saranno presenti in oltre il 50% delle abitazioni entro il 2028, data, per converso, della wayout definitiva della FM tra i muri delle abitazioni) favorirà lo sviluppo delle radio altamente tematiche collocate negli aggregatori di flussi streaming, ma anche e soprattutto lancerà (finalmente) il mercato del podcasting, potenziale miniera d’oro per gli editori in quanto territorio praticamente inesplorato dai competitor dello streaming on demand musicale (Spotify & C.).