Qualche anno fa Beppe Grillo, in tour per l’Italia con i suoi spettacoli pungenti e provocatori, lo fece conoscere al grande pubblico, descrivendone le enormi possibilità e gli straordinari vantaggi in termini economici, ma ancora oggi, in Italia, sono in pochi ad utilizzarlo. Stiamo parlando di Skype, il servizio telefonico in grado di connettere telefonicamente due capi opposti del globo terrestre a soli 1,7 centesimi. Non si tratta di una pubblicizzazione, bensì di una lampante evidenza, molto amara per gli operatori telefonici tradizionali. Probabilmente è proprio per questo motivo che lo si conosce così poco. Ovviamente si parla solo della realtà italiana, poiché all’estero, anche senza andare troppo lontano da casa nostra, Skype è utilizzato in modo massiccio. D’altronde, conoscendone le tariffe, come si fa a non usarlo? Proprio questa sua crescente popolarità (non in Italia, ripetiamo) stava facendo balenare nelle menti dei creatori del servizio l’idea di produrne una versione apposita per telefoni cellulari, con relative conseguenze disastrose per gli affermati brand della telefonia mobile. Ma, a sentire le ultime indiscrezioni, pare ancora troppo presto, se ne riparlerà in futuro. Intanto, però, si vocifera di un tentativo congiunto delle menti di Skype e della Nokia, di una sperimentazione che verifichi l’eventuale compatibilità del servizio con i telefoni della casa svedese, con appositi network senza fili (wireless) di terza generazione (quella H3G, tanto per intenderci) di Hutchison Whampoa. Piccole realtà crescono. (L.B. per NL)