Continua la guerra senza esclusione di colpi tra Sky e Mediaset. Lo Squalo, però, è sempre più in vantaggio. E questa volta lo schiaffo è sonoro e lascia il Biscione con la lingua biforcuta penzolante e la faccia pesantemente arrossata (non solo per il dolore, però). Il Mike nazionale fa le valigie e se ne va da Murdoch con il suo animo Fiorello. Non è solo una questione artistica, ma anche un affare romantico: Supermike è stato, nel 1980, il primo a credere nel Berlusconi di Telemilano 58, mollando la solida RAI per un programma, "I sogni nel cassetto", che era tutta una scommessa. Avrebbe potuto essere un clamoroso fallimento, e Bongiorno a quel punto si sarebbe probabilmente ritrovato le porte chiuse nella concessionaria pubblica. Eppure, con grande coraggio, scelse una strada che in quel momento era senza ritorno. Trenta anni dopo, quel Biscione dalla memoria corta non lo ha onorato; anzi l’ha relegato in un angolo, senza contratto. Così, senza clamori e grande dignità, il re del quiz televisivo italiano ha deciso di seguire il suo amico Fiorello in una nuova avventura di cui potrà essere l’ennesima Icona. Bravo Mike, siamo con te.
Mike senza contratto lascia Mediaset Debutterà su Sky e intanto c’è la Rai. Era solo un antipasto lo spot per Fiorello: «Sono libero di lavorare dove voglio»
Il primo mattone di Canale 5 saluta e se ne va. Se Mediaset è diventata un palazzo a tre reti, un bel po’ di merito lo ha avuto lui. Ma a Cologno Monzese non c’è più posto per Mike: «A proposito della mia attività televisiva desidero chiarire quanto segue: da molte parti leggo che "Mike Bongiorno ha tradito Silvio Berlusconi", ma la verità è un’altra. Mediaset prima della fine dell’anno scorso, senza preavviso, non mi ha rinnovato il contratto che mi legava al gruppo fin dalla sua fondazione. Di conseguenza ora non avendo legami sono libero di svolgere il mio lavoro con chiunque». Affida a un comunicato la sua amarezza il re del quiz, lui che per seguire Silvio Berlusconi a TeleMilano che poi diventò Canale 5, abbandonò la Rai e fece un salto nel buio, ben pagato, per carità: il contratto da 25 milioni salì a 600.
LA REPLICA – E Mediaset che dice? «Mike Bongiorno — spiegano da Cologno Monzese — è una parte importante della storia della tv italiana. Vincolare un simile personaggio ad un contratto di esclusiva con una sola azienda senza un progetto di produzione concretamente avviato sarebbe stato controproducente per lo stesso Mike Bongiorno». E qui però non si capisce, se davvero Mediaset teneva tanto a Mike, come mai non sia stato trovato niente da fargli fare se non delle telepromozioni. Il problema è che non c’è spazio per il sentimentalismo, è tutta questione economica: Mike — dicono — è fuori target per Canale 5 e Italia 1, mentre Retequattro non può permettersi un quiz tradizionale fuori budget per le sue tasche. Sarà… Mediaset, comunque, sta pensando a nuovi progetti adeguati alla professionalità di Mike Bongiorno. Peccato che lui, stufo di aspettare cenni dal Biscione, si sia organizzato in modo diverso.
SECONDO DIVORZIO – Finisce un’epoca: la seconda di Mike. Che dopo aver messo il primo mattone alla Rai (nel 1954 con Arrivi e partenze) e a Mediaset (nel 1980 con I sogni nel cassetto), si appresta a mettere anche quello a Sky Uno. Quando ci sarà la partenza del rinnovato canale Sky (il 109, quello che ora si chiama Sky Vivo) sarà il volto dell’inaugurazione e farà gli auguri al nuovo arrivato, il canale più generalista della pay tv di Murdoch: lì ci saranno Fiorello, Cuccarini e Panariello. Avere anche colui che ha fatto nascere la televisione non è un colpo da poco.
LA RAI LO CERCA – Lo spot per l’amico Fiorello dunque non era che l’antipasto. Mike dovrebbe essere ospite della prima o della seconda puntata del Fiorello show, al via su Sky Uno il 2 aprile (il canale invece viene inaugurato il giorno prima). Ma l’impegno con la tv satellitare non si limita a questo. Mike avrebbe anche già firmato il contratto per un programma tutto per lui, al via già in aprile. Intanto anche la Rai continua a cercarlo: martedì sarà a X Factor su Raidue, poi andrà a I raccomandati e a Domenica in.
SCOTTI: «NON MI SORPRENDE» – Il nuovo Mike a Mediaset ce lo hanno già: è Gerry Scotti che lo stesso Mike ha designato come suo erede: «Mike è un istintivo, non le manda a dire. Non mi stupisce la sua uscita: mi parla sempre da padre a figlio e mi raccontava della sua amarezza, del suo sentirsi trascurato ». Aggiunge Gerry: «Forse con il suo spot con Fiorello sperava di provocare una reazione, che però non c’è stata. Da una parte sono dispiaciuto perché farei fatica a vederlo da un’altra parte, dall’altra sono contento che possa esprimere tutta la sua vitalità in altri contesti. Spero che continui a definirmi il suo erede». Mediaset è stata irriconoscente? «O si decide di fare come nel calcio, che si ritira la maglia al campione che è diventato una bandiera, e quindi Mediaset fa un contratto a Mike. Oppure liberi tutti. Ma il primo sarebbe un atteggiamento romantico d’altri tempi che anche nel calcio non usa». Niente romanticismo, liberi tutti.
Renato Franco