Roma – Porta la data del 15 dicembre la decisione con cui il CRDD, Centro risoluzione dispute domini, ha negato a British Sky Broadcasting Group plc la re-intestazione del dominio SKY.it, intestato a Sky Electronics e che conduce ad un sito in costruzione.
La corporation televisiva che fa capo al tycoon dei media Rupert Murdoch aveva chiesto la riassegnazione del dominio SKY.it lo scorso 29 novembre. Secondo l’azienda, SKY.it doveva essere riassegnato all’emittente satellitare perché il proprio marchio UE, “Sky”, registrato nel 1996, corrisponde al dominio e anche perché il dominio assegnato nel 1998 punta ad un sito ancora in costruzione, “non essendo dunque mai stato concretamente utilizzato”.
A detta di Sky, “se il vero intendimento del sig. Gualano (intestatario del dominio, ndr.) fosse stato quello di promuovere la sua attività via Internet, egli avrebbe registrato, quanto meno, anche il nome a dominio “skyelectronics.it”, corrispondente alla sua ditta-denominazione sociale”. Secondo Sky inoltre Gualano avrebbe registrato anche altri nomi a dominio “evidenziando dunque un chiaro disegno accaparratorio”.
Gualano da parte sua ha fatto notare che la propria azienda esiste dal 1995, dunque da prima del deposito del marchio Sky da parte del network televisivo. Non solo, ha anche spiegato che sebbene il sito risulti in costruzione, il dominio è già utilizzato da tempo “principalmente per servizi mail, ftp e http, ossia salvataggio e trasferimento di cartelle e file, su richiesta di clienti, in modalità sicure”. E ha sottolineato come nel 1998 fosse tutt’altro che prevedibile lo sbarco di un marchio televisivo “Sky” in Italia, tesi affermata dall’emittente ma bocciata dal CRDD.
Sarebbe anche privo di fondamento – sosteneva Gualano – qualsiasi intento accaparratorio: “Basterà al riguardo osservare che allorché il dominio fu registrato, le regole di naming italiane allora vigenti consentivano la registrazione di un solo dominio a testa”. Per queste ragioni il dominio rimane a disposizione di Sky Electronics.
Di interesse il fatto che CRDD nel 2003 aveva acconsentito invece alla riassegnazione a Sky tv del dominio SkyItalia.it. Un dominio al quale mentre scriviamo corrisponde un sito con una riga di codice html.