Secondo l’indagine Agcom “Piattaforme digitali e sistema dell’informazione”, circa il 60% degli italiani risulta avere una falsa percezione in relazione a fenomeni misurabili in senso oggettivo, che riguardano una serie di tipologie di contenuti.
Contenuti che spaziano dalle informazioni sull’economia a quelle di tipo scientifico-ambientale, dai temi quali la situazione economica e l’immigrazione alla criminalità ed il lavoro.
Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato, relatori Antonio
Martusciello e Antonio Nicita, la conclusione dell’Indagine conoscitiva su “piattaforme digitali e sistema dell’informazione” (delibera n. 79/20/CONS). Il Rapporto “Percezioni e disinformazione“.
Condizione economica sfavorevole altera percezione realtà
La ricerca “Molto ‘razionali’ o troppo ‘pigri’?”, che si aggiunge all’interim report “News vs. fake nel sistema dell’informazione” già pubblicato nell’ambito dell’indagine e incentrato sulle caratteristiche e i meccanismi sottesi alla produzione e diffusione di notizie (reali e false), completa l’analisi compiendo un approfondimento sulla domanda di contenuti informativi da parte dei cittadini.
Lo studio sulle piattaforme digitali e sul sistema dell’informazione, condotto in collaborazione con SWG, rivela come provenienza geografica, livello di istruzione e condizione socioeconomica siano in grado di influire sulle percezioni e sul riconoscimento di notizie false.
“Se un’istruzione superiore ha un effetto positivo sulla capacità di inquadrare correttamente i fenomeni, una condizione economica sfavorevole può alterare la percezione della realtà, rendendola in alcuni casi assai più pessimistica“, si legge nel comunicato.
Peraltro, nel contesto informativo, “elementi come tecnicismo della notizia, appartenenza degli argomenti a temi di interesse dell’individuo e modalità di esposizione alle notizie influenzano in modo rilevante la probabilità di errore nel giudizio di affidabilità sull’informazione”.
Oltre la metà degli italiani ha falsa percezione di fenomeni misurabili oggettivamente
Circa il 60% degli italiani, nel campione trattato da Agcom, “risultano avere una falsa percezione in relazione a fenomeni misurabili in senso oggettivo, che riguardano una serie di tipologie di contenuti”.
Contenuti che spaziano dalle informazioni sull’economia a quelle di tipo scientifico-ambientale, dai temi quali la situazione economica e l’immigrazione alla criminalità ed il lavoro.
Ruolo dell’informazione di qualità
A chiusura dell’indagine conoscitiva sulle piattaforme digitali e sul sistema dell’informazione, “in considerazione delle criticità riscontrate dal lato dell’offerta e della domanda, nonché del percorso istituzionale intrapreso negli ultimi anni nei settori in cui operano le piattaforme online, con particolare riguardo al sistema informativo”, l’Autorità definisce possibili linee di intervento. E lo fa “mettendo al centro il ruolo dell’informazione di qualità, in particolare del servizio pubblico radio-televisivo e multimediale, nel fornire strumenti idonei a soddisfare il diritto del cittadino-utente a una informazione corretta e completa finalizzata a formare una libera e consapevole opinione”. (E.L. per NL)