E così il ministro Brunetta ha promesso che da gennaio i genitori riceveranno un SMS con la comunicazione della “bigiata” dei figli. Ma, a parte che non è questa gran novità, considerato che già alcune scuole adottano questo sistema da un po’ di tempo, apriti cielo!
Giordano Bruno Guerri su Il Giornale afferma che “gli studenti non sono né militari né funzionari, sono giovani uomini in piena crescita, che per formarsi hanno bisogno anche delle necessarie dosi di irregolarità”. Certo, ma sarà anche ora che le famiglie dei giovani virgulti siano messe con le spalle al muro delle proprie responsabilità! Troppo spesso i genitori si lamentano delle “sorprese” a fine quadrimestre o a fine anno: troppe assenze, troppi ritardi, troppe insufficienze. “E la scuola perché non ci ha detto nulla, prima?” Questa la domanda che nasconde il disinteresse delle famiglie per i propri figli, nel tentativo di scaricare su altri la propria responsabilità. Il fatto è che gli SMS sono diventati un fatto di costume. Un SMS al giorno ti toglie il medico di torno, o perlomeno ti salva la coscienza: un SMS per salvare i bimbi africani che vengono creduti iettatori; un SMS per votare per un cantante o per un altro nel solito programma televisivo; un SMS come contributo a questa a quell’Onlus; un SMS per scrivere alla morosa, con un linguaggio che ti fa venire l’orticaria … Insomma , gli SMS sono ormai il nostro pane quotidiano: Siamo Meno Soli… (Antonio F. Vinci per NL)