Torna Audiradio, ma senza la partecipazione degli inserzionisti. Gli editori radio si sono seduti intorno ad un tavolo ed hanno creato – con grande sforzo di fantasia – Il Tavolo Editori Radio, una srl (da loro partecipata) che si occuperà di certificare i loro ascolti.
Al consesso, oltre ai player nazionali, partecipano anche le radio locali con una quota (30%) inversamente proporzionale all’occupazione dello spettro radioelettrico, giusto per dare il peso di chi conta. Nondimeno, sono esclusi quelli che cacciano i soldi: l’UPA, Utenti Pubblicità Associati, l’ente che dichiaratamente “riunisce le più importanti e prestigiose aziende industriali, commerciali e di servizi che investono in pubblicità”. Questa è l’Italia, bellezza: pizza, spaghetti, mandolino e conflitto d’interessi!