I dati parlano da soli: da gennaio a marzo i ricavi editoriali per la parte relativa ai quotidiani Italia sono scesi del 13,8% (91,5 milioni), a fronte di un +1,6% di quelli pubblicitari (75,4 milioni); nell’area periodici si è verificato un calo del 21,3% (25 milioni) e solo la pubblicità ha avuto risultati positivi, salendo dell’8% (33,7 milioni). Questo dimostra che l’edicola ha un peso sempre minore e che gli affari sono legati agli umori degli investitori pubblicitari; il risultato di queste fattori porta un netto negativo per 18,6 milioni di euro contro i +16,9 milioni del primo trimestre 2007. In passato i conti RCS erano stati “salvati” dalle attività spagnole di Recoletos e Unidad editorial ma, dal mese di marzo, anche a Madrid si sta registrando una fase di stallo. Una nota di RCS parla di “effetto delle elezioni (…) contesto di mercato aggravato (…)In Spagna la raccolta pubblicitaria nei mesi di aprile e maggio evidenza segnali di rallentamento, come nei primi mesi dell’anno”. Come spesso accade in questi momenti, il gruppo di via Rizzoli incrocia le dita e spera che la fortuna torni a sorridere, ma dato che la sola fortuna a volte non basta sono state messe in atto azioni volte ad aumentare l’efficienza e l’ulteriore attenzione ai costi. Come riporta ItaliaOggi “i ricavi netti del gruppo salgono dell’8.7% a 581,3 milioni di euro, ma sulla performance pesa ancora l’integrazione dei risultati Recoletos nel periodo di consolidamento”. L’ebitdat scende invece a 18,9 milioni contro i 29,9 milioni dei primi tre mesi. Rizzoli giustifica questo calo spiegando che “l’ebitdat pur recependo il contributo del cambiamento del perimetro legato all’acquisizione di Recoletos e di Digicast, nonché il positivo andamento di Dada, sconta in Spagna i maggiori costi promozionali e di marketing soprattutto il trend negativo del mercato pubblicitario”. E’ poi da considerare un contributo minore dei collaterali nell’area Quotidiani Italia e i costi a sostegno della campagna promo-pubblicitaria a sostegno del lancio della Gazzetta dello Sport full color e del Corriere fiorentino. Quello che preoccupa maggiormente la dirigenza di RCS è il livello di indebitamento finanziario per l’acquisizione delle “quote di minoranza, pari al 44,6% del capitale sociale di Veo television” e per “gli investimenti del periodo, cui si aggiunge l’assorbimento di cassa della gestione ordinaria dovuta all’andamento stagionale delle attività” che ha superato il miliardo di euro (ad oggi è pari a 1.130,3 milioni di euro con una crescita di 164 milioni rispetto al 31 dicembre 2007). Il quadro non è positivo: risultati netti negativi, indebitamento in crescita; non hanno da sorridere i direttori e i manager in attesa di risorse da destinare al lancio di nuovi prodotti, in questo momento la politica è l’infallibile “ritiro dei remi in barca” in attesa di tempi migliori. Ritornando ai Quotidiani Italia, nei primi tre mesi dell’anno le diffusioni del Corriere della Sera sono andate in ribasso del 2,1% rispetto al medesimo periodo dell’anno passato, fermandosi a quota 653 mila. La Gazzetta dello Sport invece sale del 3,5% ovvero 356 mila copie, in crescita, anche se poco pubblicizzate, la audience dei siti Rcs che registrano un +44% di lettori per corriere.it pari a 11 milioni di utenti nel mese di marzo e un +37% per il sito gazzetta.it con oltre 6 milioni di lettori unici al mese. (Silvia Bianchi per NL)
foto: Antonello Perricone amministratore delegato di Rcs Mediagroup