Il mercato della televisione sul satellite, nonostante lo switch off digitale che si completerà nel 2012, vale per Eutelsat – il big europeo dei servizi via satellite – il 72% del fatturato.
Numeri importanti visto che nell’arco di 5 anni il valore è raddoppiato attestandosi sugli 80 miliardi di dollari. Il digitale terrestre questi numeri non li fa e difficilmente li farà a breve, anche molti si ostinano a credere il contrario. Un forte impulso in avanti per i servizi via satellite è stato offerto dalla possibilità di trasmettere in HD (l’alta definizione), di cui SKY è, al momento, la prima e più importante promotrice. Noi dalla terra non ce ne accorgiamo, ma lo spazio all’interno del quale collocare i satelliti in orbita geostazionaria è sempre più ristretto e le frequenze utilizzate sono sempre più affollate. Prima sfida, quindi, è trovare altre frequenze e ulteriori posizioni intorno all’equatore. Sfida numero due: implementare i servizi già offerti e proporne di nuovi. Questi gli obietti di Eutelsat, che ha in animo di lanciare la “banda Ka”, il servizio internet a banda larga con una capacità di scambio dati pari a 10 megabit in download e 1 megabit in upoload, tale da far arrossire l’attuale Adsl. Ma la tecnologia via satellite permetterà anche di pagare il pedaggio autostradale senza l’uso del telepass, di aggiornare le mappe dei navigatori in tempo reale, ottenere informazioni sul traffico (cosa che in parte già avviene) e trasmettere direttamente nelle sale cinematografiche i film (permettendo così di risolvere tutti quei problemi che si generano nella filiera dell’industria del cinema con particolare riferimento alla violazione dei diritti d’autore e alla pirateria delle pellicole). In Italia, le sale già attrezzate sono circa 270, tanto che insieme alla Francia siamo il paese più avanzato in tal senso. Se da una parte, quindi, le potenzialità sono ancora molte e da sfruttare, dati non proprio rosei arrivano dalla produzione dei satelliti che generano quei servizi di cui parlavamo. In una parola, è stazionaria. 21 sono stati i modelli prodotti nel 2007, 21 quelli ordinati nel 2008. Molti confidano di poter, a breve, sostituire alcuni vecchi apparati anche se la verità è che i lanci sono diminuiti, proprio per le ragioni che abbiamo individuato prima: spazio a disposizione. Bisogna contare che in orbita ci sono già 1200 veicoli e lo spazio per gli altri non è infinito. (M.P. per NL)