L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 4 aprile 2007, ha deciso di vietare l’operazione che avrebbe portato all’acquisizione da parte di Seat Pagine Gialle del 100% del capitale sociale di 12.88 SCT. Seat in sostanza avrebbe acquisito i diritti d’uso relativi alle numerazioni “12.88” e “12.48” e la concessione in licenza dei diritti di proprietà intellettuale relativi al marchio e all’immagine dei “ Pelotti” (i pupazzi rossi attualmente impiegati nella pubblicità di 12.88 SCT). I servizi di informazioni abbonati via telefono (cosiddetti directory assistance) sono offerti da Seat sin dal 2001, prima con il servizio “89.24.24 Pronto Pagine Gialle” e successivamente con il servizio “1240-Pronto Pagine Bianche”; 12.88 SCT ha iniziato a offrire gli stessi servizi attraverso la numerazione “12.88” nell’ottobre 2005, a seguito della liberalizzazione del mercato.
L’istruttoria condotta dall’Autorità ha evidenziato che Seat, già impresa leader del mercato, con una quota ben superiore a quella del secondo operatore, Telecom Italia, attraverso l’acquisizione di “12.88”, avrebbe rafforzato ulteriormente la propria posizione, arrivando al 60-70 per cento. Tale rafforzamento, considerati i vantaggi competitivi di cui Seat dispone, in ragione del controllo di marchi già affermati sul mercato (quale “Pagine Bianche” e “Pagine Gialle”), della disponibilità di una base dati proprietaria alfabetica e categorica, costituita attraverso la rete di raccolta pubblicitaria di Pagine Gialle, contribuisce all’innalzamento delle barriere all’ingresso sul mercato.
Nella decisione dell’Autorità viene considerata inoltre la posizione di Seat sui mercati contigui dei servizi di informazione abbonati su elenchi cartacei e via Internet: infatti, Seat pubblica “Pagine Bianche”, contenente l’elenco ufficiale degli abbonati telefonici, e “Pagine Gialle”, nonché gestisce i servizi via Internet “Pagine Bianche on line” e “Pagine Gialle on line”.
In conclusione, l’Autorità ha ritenuto che l’eliminazione del marchio “12.88” derivante dall’acquisizione, avrebbe comportato l’uscita dal mercato di uno dei concorrenti più dinamici, con la conseguente riduzione delle possibilità di scelta dei consumatori nell’ambito dell’offerta di servizi di informazioni abbonati via telefono.
C8144 – SEAT PAGINE GIALLE/1288 SERVIZIO DI CONSULTAZIONE TELEFONICA
Provvedimento n. 16642
L’AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO
NELLA SUA ADUNANZA del 4 aprile 2007;
SENTITO il Relatore Consigliere Antonio Catricalà;
VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287;
VISTO l’atto della società SEAT Pagine Gialle S.p.A., pervenuto in data 1° dicembre 2006;
VISTE le richieste di informazioni alle società 1288 Servizio di Consultazione Telefonica S.r.l. e SEAT
Pagine Gialle S.p.A., rispettivamente inviate in data 14 dicembre 2006 e 22 dicembre 2006;
VISTE le risposte delle società 1288 Servizio di Consultazione Telefonica S.r.l. e SEAT Pagine Gialle
S.p.A. alle suddette richieste di informazioni, pervenute rispettivamente in data 20 dicembre 2006 e 8
gennaio 2007;
VISTA la propria Delibera del 1° febbraio 2007, con cui è stata avviata l’istruttoria, ai sensi dell’art. 16,
comma 4, della legge n. 287/90, nei confronti delle società SEAT Pagine Gialle S.p.A. e 1288 Servizio di
Consultazione Telefonica S.r.l.;
SENTITI i rappresentanti di SEAT Pagine Gialle S.p.A. e 1288 Servizio di Consultazione Telefonica S.r.l.,
in data 20 febbraio 2007;
VISTA la propria richiesta di parere all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell’art. 1,
comma 6, lettera c), n. 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249, inoltrata in data 12 marzo 2007;
VISTO il parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, pervenuto in data 2 aprile 2007 ai sensi
dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 11, della legge 31 luglio 1997, n. 249;
VISTI gli atti tutti del procedimento;
CONSIDERATO quanto segue:
I. LE PARTI
1. SEAT Pagine Gialle S.p.A. (di seguito Seat) è la società a cui fa capo un gruppo attivo, prevalentemente,
nel settore della pubblicità locale per le piccole e medie imprese, attraverso la pubblicazione di annuari
telefonici cartacei di tipo alfabetico (Pagine Bianche) e categorico (Pagine Gialle), nonché nella fornitura di
servizi informatici on line e su CD Rom “Pagine Bianche on line” e “Pagine Gialle on line”.
A partire dal 2000, Seat ha avviato l’offerta di un servizio telefonico di informazione abbonati (cosiddetto
directory assistance) avvalendosi del marchio “89.24.24 – Pronto Pagine Gialle” e, dall’ottobre 2005, ha
iniziato a impiegare anche le numerazioni “1240”, “1289” e “1256”. Seat offre i medesimi servizi di
informazioni abbonati via telefono anche in Germania, Spagna e Francia.
Il capitale sociale di Seat è attualmente detenuto dai seguenti fondi d’investimento: P.G. Subsilver S.A.
(19,01%), Sterling Sub Holdings S.A. (14,62%), Subcart S.A. (8,60%), Subtarc SA (4,56%), Al Subsilver
SA (2,92%), BPU Pramerica SGR SpA (2,41%) e Boussard & Gavaudan Asset Management LP (2,26%).
Nessuno di tali soggetti è presente nei mercati in cui opera il gruppo Seat.
Nel 2005 il fatturato di Seat, realizzato nell’Unione Europea, è stato pari a 1,4 miliardi di euro, di cui 1,1
miliardi di euro in Italia.
2. La società 1288 Servizio di Consultazione Telefonica S.r.l. (di seguito 1288 SCT) è la filiale italiana della
società spagnola Telefonica Publicidad e Informacion (di seguito TPI), appartenente al gruppo britannico
Yell.
A partire dall’ottobre 2005, l’impresa fornisce in Italia, attraverso le numerazioni “1288” e “1248”, servizi
di directory assistance unitamente a servizi aggiuntivi.
Il fatturato in Italia di 1288 SCT nel periodo ottobre-dicembre 2005 è stato pari a [omissis] milioni di euro,
mentre al 30 settembre 2006 la società ha realizzato un fatturato pari a [omissis] milioni di euro.
II. DESCRIZIONE DELL’OPERAZIONE
3. L’operazione consiste nell’acquisizione da parte di Seat: i) del 100% del capitale sociale di 1288 SCT, ii)
dei diritti d’uso relativi alle numerazioni “1288” e “1248” e iii) della concessione in licenza dei diritti di
proprietà intellettuale relativi al marchio e all’immagine dei “Pelotti” (i pupazzi rossi attualmente impiegati
nella pubblicità di 1288 SCT) ai fini della promozione in Italia dei servizi di directory assistance.
4. L’accordo comprende un patto di non concorrenza, in virtù del quale TPI si impegna per due anni a non
competere con Seat nel territorio italiano, mentre Seat si impegna per cinque anni a non usare i diritti
relativi ai “Pelotti” al di fuori del territorio italiano.
III. QUALIFICAZIONE DELL’OPERAZIONE
5. L’operazione notificata, avendo ad oggetto l’acquisizione del controllo di un’impresa, si qualifica come
concentrazione ai sensi dell’articolo 5, comma 1, lettera b) della legge n. 287/90.
Essa rientra nell’ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui
all’articolo 1 del Regolamento CE n. 139/2004, ed è soggetta all’obbligo di comunicazione preventiva
disposto dall’articolo 16, comma 1, della stessa legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell’ultimo
esercizio a livello nazionale dall’insieme delle imprese interessate è superiore a 432 milioni di euro.
IV. RISULTANZE ISTRUTTORIE
A) L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO ISTRUTTORIO
6. In data 1° febbraio 2007, l’Autorità ha disposto l’avvio di un procedimento istruttorio, ai sensi
dell’articolo 16, comma 4 della legge n. 287/90, al fine di verificare l’eventuale creazione o rafforzamento
in capo alla società SEAT Pagine Gialle S.p.A. di una posizione dominante nel mercato della fornitura di
servizi di informazioni abbonati via telefono, cosiddetti directory assistance.
7. Nel corso dell’istruttoria, le società VODAFONE OMNITEL N.V. (di seguito Vodafone), TELECOM
ITALIA S.p.A. (di seguito anche Telecom Italia), PAGINE UTILI S.r.l. (di seguito Pagine Utili) e IL
NUMERO ITALIA S.r.l. (di seguito Il Numero) hanno presentato istanza di partecipazione all’istruttoria, ai
sensi dell’articolo 7 del D.P.R. n. 217/98.
8. I soggetti sopraelencati sono stati ammessi a partecipare all’istruttoria e, nell’ambito della stessa, sono
stati sentiti in audizione e hanno prodotto studi e memorie. Inoltre, a seguito di richiesta formale ai sensi
dell’art. 13 del D.P.R. n. 217/98, i soggetti partecipanti hanno più volte esercitato il diritto di accesso ai
documenti del procedimento.
9. Nel corso dell’istruttoria sono state altresì richieste informazioni di carattere economico e commerciale in
ordine alla struttura del mercato della fornitura di servizi di informazioni abbonati via telefono a Seat e
1288 SCT, nonché alle società Vodafone, Telecom Italia, Pagine Utili, Il Numero, WIND
Telecomunicazioni S.p.A. e H3G S.p.A.
In data 2 marzo 2007 le Parti hanno comunicato all’Autorità la loro intenzione di non prendere parte
all’audizione finale dinanzi al Collegio, che pertanto non si è svolta.
B) I SERVIZI DI INFORMAZIONE ABBONATI
10. I servizi di informazione abbonati consistono nella fornitura di informazioni (quali nome, cognome,
indirizzo, numero di telefono per le persone fisiche, ovvero ragione sociale, indirizzo, numero di telefono,
URL e categoria di attività per le imprese) sugli abbonati telefonici. Tali servizi possono essere resi tramite
diverse piattaforme, quali il telefono, la rete Internet, gli annuari su carta o su CD-Rom.
11. Per i servizi offerti sulla rete Internet o sugli annuari cartacei ed elettronici, si è sviluppata un’offerta
diversificata sin dal 200112, basata sul database di Telecom Italia, reso accessibile agli operatori interessati a
seguito della concentrazione Telecom Italia/Seat-Pagine Gialle, tramite la sottoscrizione di contratti
bilaterali. In occasione dell’acquisizione di Seat da parte di Telecom Italia, infatti, l’Autorità aveva
condizionato, tra l’altro, l’operazione alla cessione da parte di Telecom, a partire dal 1° settembre 2000,
“dell’intero database degli abbonati al servizio telefonico (utenze affari e residenziali, con esclusione di
quelle “riservate”)”3.
12. Successivamente, nell’ambito della predisposizione delle regole e modalità organizzative per la
realizzazione e l’offerta di un servizio di elenco telefonico generale prevista dalla normativa comunitaria,
l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito anche AGCom), muovendo dal presupposto che
lo sviluppo della concorrenza nei servizi di informazione abbonati richieda la disponibilità dei dati sugli
abbonati al servizio telefonico, ha sottolineato che la base dati relativa agli abbonati “è il principale fattore
produttivo comune dei servizi di informazione abbonati […] e che diviene prioritaria, conseguentemente, la
creazione di un’unica base di dati” 4 (enfasi aggiunta). L’AGCom ha, pertanto, stabilito la costituzione
dell’elenco telefonico generale, comprendente i numeri degli abbonati ai servizi di tutti gli operatori di
telefonia fissa (voce e fax) e mobile attivi sul territorio nazionale, e la creazione di una base dati unica,
costituita dall’insieme delle base dati di tutti gli operatori di telecomunicazioni5.
13. L’offerta di servizi informazioni abbonati attraverso gli annuari cartacei (alfabetici o categorici) o
tramite la rete Internet e i supporti elettronici (CD-Rom) è stata generalmente condotta in forma gratuita per
gli utenti, in quanto prevalentemente finanziata attraverso la raccolta pubblicitaria. In particolare, la
fornitura di elenchi alfabetici abbonati è finanziata principalmente attraverso la raccolta pubblicitaria, che
non è soggetta ad alcun limite tariffario. Sebbene il formato cartaceo abbia costituito tradizionalmente la
modalità di fruizione maggiormente diffusa, sopratutto in ambito residenziale, la distribuzione elettronica,
sia on line (sui siti della rete Internet) sia off line (su supporti fisici tipo CD-Rom), ha acquisito un
particolare interesse anche per i suoi bassi costi, specie nell’ambito dell’utenza affari, e ha beneficiato in
modo specifico degli sviluppi connessi alla diffusione di massa di Internet. Inoltre, è possibile osservare che
le aspettative dell’utenza sono progressivamente divenute più sofisticate in relazione alla disponibilità e
specialità delle informazioni reperibili tramite il servizio di informazione abbonati, garantendo quindi una
domanda sufficiente anche per servizi differenziati sia per contenuto, sia per modalità di accesso6.
C) I SERVIZI DI DIRECTORY ASSISTANCE
i) LA LIBERALIZZAZIONE
14. La fornitura di servizi di informazioni abbonati via telefono, cosiddetti directory assistance (di seguito
anche DA), è invece rimasta sostanzialmente in monopolio fino alla fine del 2005: il servizio di
informazione abbonati tramite operatore o risponditore automatico (Servizio 12) è stato svolto da Telecom
Italia in esecuzione dell’obbligo di fornitura del servizio universale ed era fruibile dall’utente finale di
telefonia fissa dietro il pagamento di una tariffa controllata, fissata dalla delibera dell’Autorità n.
79/02/CONS del 13 marzo 2002, recante “Rimodulazione del prezzo del servizio “12” di informazione
abbonati, per le comunicazioni originate da apparati di telefonia pubblica”, che prevedeva una tariffazione
di 0,30 €cent alla risposta e 0,30 € cent/min. A questo servizio da rete fissa si sono affiancati i servizi “412”
1 Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di segretezza delle
informazioni.
2 Tra gli operatori che offrono servizi on line vi sono, oltre a Pagine Bianche on line e Pagine Gialle on line, anche Pagine Utili,
Kapitol-Infobel, Globallyp, Euronet. La disponibilità di annuari su CD-Rom è molto più ampia e variegata.
3 In particolare, nella delibera dell’Autorità era stabilito “d) che TELECOM, a partire dal 1° settembre 2000, offra il miglior servizio
disponibile, vale a dire la cessione dell’intero database degli abbonati al servizio telefonico (utenze affari e residenziali, con
esclusione di quelle “riservate”), ivi inclusi i dati forniti dagli OLO relativi ai propri abbonati, con aggiornamento decadale. L’offerta
sarà gratuita per gli OLO, per gli ISP, per chi ne faccia richiesta per la realizzazione di annuari telefonici e categorici anche on line,
o per la fornitura di servizi di commercio elettronico (e-commerce enabling), per lo svolgimento delle rispettive attività e per le
attività di directory assistance di qualunque tipo.” (cfr. provv. dell’Autorità n. 8545 del 27 luglio 2000, C3932 Telecom Italia/Seat
Pagine Gialle, in Boll. n. 30/2000).
4 Cfr. considerando 1 della delibera dell’AGCom n. 36/02/CONS del 6 febbraio 2002.
5 Cfr. artt. 1 e 2 della delibera n. 36/02/CONS, cit..
6 Cfr. considerando 6 della delibera n. 36/02/CONS, cit..
offerti dagli operatori mobili ai propri clienti, nell’ambito dei servizi di rete, a condizioni economiche
liberamente definite da ciascun gestore.
15. Tuttavia, già nel 2001 Seat aveva iniziato ad offrire servizi di informazioni abbonati via telefono tramite
una numerazione di tipo “892.UUU”, dedicata ai servizi a sovrapprezzo di carattere socio-informativo7:
nell’ambito di tale servizio a sovrapprezzo, Seat, utilizzando la numerazione “89.24.24”, ha avviato
un’offerta di servizi informativi via telefono a valore aggiunto, comprendente le informazioni della base
dati degli abbonati telefonici, integrate con i dati derivanti dalla raccolta pubblicitaria sulle Pagine Gialle,
nonché informazioni aggiuntive di carattere commerciale e settoriale, come ad esempio le informazioni
sugli orari di treni e aerei, sui cinema, sulle farmacie, ecc.
16. Nel contesto del recepimento a livello nazionale dei principi contenuti nel quadro normativo
comunitario sulle comunicazioni elettroniche (direttive 2002), il servizio di informazioni abbonati via
telefono è stato escluso dall’ambito del servizio universale8: di conseguenza l’offerta di servizi
informazione abbonati via telefono è stata liberalizzata in Italia a partire dall’ottobre 2005. Con le delibere
attuative del Piano di Numerazione Nazionale (di cui alla delibera n. 9/03/CIR, cit.) adottate dall’AGCom
(delibere n. 15/04/CIR e n. 83/05/CIR9), sono state attribuite le nuove numerazioni “12XY”10 in sostituzione
del precedente numero “12” di Telecom Italia e “412” degli operatori mobili. In totale sono state individuate
circa 60 numerazioni di tipo “12XY”, che sono state in parte assegnate dal Ministero delle Comunicazioni
agli operatori interessati, mediante un sistema di autorizzazione generale alla rivendita del traffico
telefonico per gli operatori diversi agli operatori di telecomunicazioni, con il vincolo di un massimo di tre
numerazioni per ciascun gruppo societario. Le già citate numerazioni di tipo “892.UUU” non costituiscono,
invece, una risorsa scarsa in quanto la loro struttura consente un elevatissimo numero di combinazioni, e
sono state utilizzate da alcuni operatori per integrare l’offerta di servizi di informazione abbonati con altri
servizi socio-informativi (meteo, informazioni finanziarie, orari aerei e ferroviari, servizi di trasporto,
farmacie, biglietteria spettacoli ed eventi, ecc.).
17. Per quanto riguarda le obbligazioni a cui sono sottoposti i fornitori di servizi informazione abbonati via
telefono che operano su numerazioni di tipo “12XY”, appare rilevante sottolineare le previsioni di
“raggiungibilità del servizio dagli utenti di tutte le reti di comunicazione elettronica, ivi incluse le reti di
comunicazione mobile e personali”, la “raggiungibilità del servizio da tutto il territorio nazionale”,
“l’apertura del servizio senza interruzioni tutti i giorni dell’anno, ventiquattro ore su ventiquattro”, stabilite
dall’AGCom nell’ambito della delibera 15/04/CIR (cfr. art. 3). Tali obbligazioni impongono, pertanto, ai
fornitori di servizi di directory assistance di sottoscrivere accordi di interconnessione con tutti gli operatori
di telecomunicazioni.
ii) LA REGOLAMENTAZIONE DEI PREZZI E DELLE CONDIZIONI DI ORIGINAZIONE DELLE CHIAMATE DA RETE
MOBILE
18. L’AGCom è successivamente intervenuta, nel febbraio 2006, riducendo il prezzo massimo per le
chiamate verso numerazioni “12XY” originate da rete fissa, già fissato nella delibera n. 15/04/CIR, nella
misura di 1,20 euro al minuto e 0,30 euro per la quota fissa alla risposta, al netto dell’IVA. Nel caso di
tariffazione forfettaria, cioè indipendente dalla durata, il prezzo massimo, al netto dell’IVA, è pari a 1,50
euro11. Per quanto riguarda, invece, le numerazioni “892.UUU”, è tuttora vigente il prezzo massimo di 1,50
euro al minuto e 0,30 euro per la quota fissa alla risposta, già stabilito nel Piano di Numerazione Nazionale.
19. Anche le condizioni di raccolta delle chiamate provenienti dalla rete fissa e destinate ai servizi
informazioni abbonati dei vari operatori sono regolate, nell’ambito delle più ampie previsioni relative ai
servizi di raccolta delle chiamate destinate alle numerazioni non geografiche (cosiddette NNG): pertanto,
come prescritto dall’AGCom sin dal 200012, nel caso delle chiamate originate dalla rete fissa di Telecom
7 Cfr. art. 21 della delibera AGCom n. 9/03/CIR, del 3 luglio 2003, contenente il Piano di Numerazione Nazionale.
8 Art. 55, comma 3, del d.lgs. n. 259 del 1° agosto 2003, cosiddetto Codice delle comunicazioni elettroniche.
9 Delibera AGCom n. 15/04/CIR del 3 novembre 2004 e delibera AGCom n. 83/05/CIR del 22 novembre 2005.
10 Definite dall’art. 24 del Piano di Numerazione Nazionale.
11 Cfr. art. 1 della delibera AGCom n. 8/06/CIR.
12 Cfr. articolo 1 della delibera 1/00/CIR che, con riferimento all’accesso di abbonati di un operatore ai servizi non geografici di un
operatore interconnesso, dispone l’applicazione del principio generale per cui i ricavi derivanti da tali servizi spettano integralmente
Italia e destinate a NNG, il servizio di raccolta deve essere regolato secondo le condizioni previste
dall’Offerta di Interconnessione (OIR) di Telecom Italia e, pertanto, in base a tariffe orientate ai costi13. In
tal senso, essendo le numerazioni “12XY” e le numerazioni “892UUU” entrambe NNG ai sensi del Piano di
Numerazione Nazionale (art. 1) e delle delibere di attuazione, l’accesso da rete fissa a tali numerazioni è
stato regolato nell’ambito delle condizioni tecniche ed economiche previste dall’OIR di Telecom Italia.
20. Diversamente, nel caso di chiamate verso NNG originate da rete mobile, mancando qualsiasi forma di
regolamentazione delle condizioni di raccolta da mobile, i prezzi risultavano notevolmente più elevati.
Pertanto, nell’aprile del 2006 l’AGCom ha avviato un procedimento di analisi del mercato dei servizi di
originazione delle chiamate verso NNG originate da rete mobile (cosiddetto mercato 15bis nell’ambito dei
mercati previsti nella Raccomandazione della Commissione Europea sui mercati rilevanti nel settore delle
Comunicazioni Elettroniche) imponendo nelle more della conclusione dell’analisi, in via d’urgenza, un tetto
massimo al prezzo di originazione, pari a non più del doppio della tariffa di terminazione stabilita per
ciascuna rete mobile (delibera n. 504/06/CIR).
D) IL MERCATO RILEVANTE
21. I servizi di informazione abbonati via telefono (fisso e mobile) costituiscono un mercato distinto in
quanto risultano soltanto parzialmente sostituibili dalle altre modalità di acquisizione dell’informazione. Più
specificamente, gli elenchi cartacei distribuiti agli abbonati telefonici riportano esclusivamente le
informazioni relative agli utenti della provincia di appartenenza, mentre i servizi via Internet e gli altri
annuari commerciali su CD-Rom non sono generalmente accessibili da parte dell’intera utenza telefonica,
in quanto solo una parte della popolazione dispone di un computer ovvero di un accesso a Internet.
22. Occorre, inoltre, considerare che i servizi di informazione abbonati forniti via telefono si differenziano
da quelli fruibili via Internet o tramite gli elenchi cartacei, in quanto si basano su diversi meccanismi di
domanda-offerta: infatti ai servizi via telefono viene applicato un prezzo al chiamante, mentre i servizi
disponibili tramite gli elenchi cartacei o via Internet non vengono di norma remunerati dagli utenti bensì
finanziati attraverso gli introiti derivanti dalla raccolta pubblicitaria, tanto che in questi casi occorre far
riferimento rispettivamente al mercato della raccolta pubblicitaria sugli elenchi telefonici e categorici ed al
mercato della raccolta pubblicitaria on line.
23. In altri termini, nell’ambito dell’offerta dei servizi di informazione abbonati telefonici è possibile
individuare mercati contigui, in quanto rispondenti ad una equivalente esigenza informativa, ma tra loro
distinti per i differenti mezzi utilizzati e le diverse modalità di organizzazione dell’attività. A conferma di
ciò si osserva che esistono alcuni operatori presenti in tutti i mercati in questione (ad esempio Seat), mentre
la maggioranza risulta specializzata in una sola modalità di fornitura.
In conclusione, considerando che l’impresa acquisita opera esclusivamente nella fornitura di servizi
informazione abbonati via telefono, il mercato rilevante ai fini della presente operazione è quello relativo a
tali servizi informativi, attualmente offerti in Italia attraverso le numerazioni del tipo “12XY” e “892UUU”.
24. Dal punto di vista geografico, il mercato dei servizi di informazione abbonati via telefono è da ritenersi
di dimensione nazionale, in quanto il database contenente le informazioni fornite si riferisce all’utenza
nazionale ed, inoltre, la domanda si esprime a livello nazionale e la lingua utilizzata è tipicamente quella
italiana. Per le stesse motivazioni risultano di dimensione nazionale anche i mercati contigui sopra
menzionati.
all’operatore a cui è stata assegnata la relativa numerazione, mentre all’operatore dalla cui rete origina la chiamata spettano invece i
ricavi per il trasporto della chiamata e gli eventuali ricavi relativi alla prestazione di fatturazione e alla copertura dell’eventuale rischio
di insolvenza. (sottolineatura aggiunta)
13 Cfr. art. 2 della delibera 10/00/CIR che dispone l’inserimento “nell’offerta di interconnessione di riferimento di Telecom Italia, delle
modalità tecniche e condizioni economiche di fornitura dei seguenti servizi, ivi comprese le condizioni economiche per le attività di
fatturazione e rischio insolvenza:
servizi di accesso di abbonati Telecom Italia alle numerazioni non geografiche assegnate all’operatore interconnesso e previste
all’interno del Piano di numerazione nazionale quali: numerazione per servizi di tariffa premio (144 e 166); numerazione per servizi
non geografici a tariffazione specifica (892, 899); numerazione per servizi di numero unico (199X); numerazione per servizi di
numero personale (178X(Y)); servizio di accesso da parte di abbonati Telecom Italia alle numerazioni in decade 7 di altri operatori
(servizi di accesso a Internet).” (sottolineatura aggiunta)
i) LE CARATTERISTICHE DEL MERCATO RILEVANTE
25. In Italia, i servizi di informazione abbonati via telefono vengono attualmente offerti tramite le
numerazioni “12XY” e “892UUU”. Va inoltre ricordato che le numerazioni “12XY” sono deputate
esclusivamente alla fornitura di servizi di informazione abbonati, mentre le numerazioni “892UUU” offrono
anche servizi a valore aggiunto; nel caso di Seat, i servizi di informazioni abbonati rappresentano un parte
preponderante dell’offerta su “89.24.24” [omissis], mentre i servizi a valore aggiunto (VAS) offerti su tale
numero sono ancora un prodotto di nicchia, che però sta crescendo come rilevanza. Sul “1240” di Seat si
offrono, invece solo servizi informazione abbonati.
26. I servizi di informazione abbonati si basano, come ricordato14, sulle informazioni contenute nella base
dati unica degli abbonati telefonici in ambito nazionale. Le regole per la costituzione di tale base di dati
sono state fissate dall’AGCom con delibera n. 36/02/CONS, concernente l’offerta di un servizio di elenco
telefonico universale. In attuazione di tale delibera, nove operatori di rete fissa e mobile hanno siglato in
data 29 aprile 2005 un Protocollo d’Intesa per la costituzione di una base dati unica (di seguito anche BDU)
contenente i dati dei propri clienti che abbiano manifestato la volontà di essere inseriti. Ai sensi dell’art. 12
del medesimo Protocollo, Telecom Italia è stata individuata, insieme a BT Albacom ed Eutelia, come
operatore legittimato alla messa a disposizione a terzi della BDU ad un prezzo equo, ragionevole e non
discriminatorio.
Pertanto, gli operatori di rete fissa e mobile hanno la disponibilità della BDU, mentre le imprese terze che
intendano offrire servizi di directory assistance possono liberamente acquistarlo presso Telecom Italia, BT
Albacom ed Eutelia.
27. Ai fini della fornitura del servizio di directory assistance, la BDU rappresenta soltanto la prima fonte di
informazioni, che non sempre è sufficiente a soddisfare l’esigenza informativa dei clienti, soprattutto
laddove la richiesta – come nella grande maggioranza dei casi – riguardi esercizi commerciali. In
particolare, la BDU si limita spesso a riportare il nome del titolare a cui è intestata la linea telefonica, il
numero telefonico corrispondente e l’indirizzo, senza però indicare la ragione sociale o l’insegna
dell’esercizio commerciale; quest’ultima risulta invece l’elemento più rilevante nel caso della ricerca
tramite directory assistance.
Per poter rispondere efficacemente alle richieste dei chiamanti, gli operatori di directory assistance
effettuano quindi un’operazione di arricchimento, soprattutto mediante l’acquisto di ulteriori database
settoriali presso diversi content provider specializzati. Inoltre, viene operata una categorizzazione, ovvero
un’organizzazione delle informazioni per tipologia commerciale (ristoranti, farmacie, cinema) ed
eventualmente in base alla localizzazione geografica e ad altre caratteristiche dell’esercizio commerciale.
Quest’ultima attività serve in particolare ai fini dell’effettuazione di ricerche categoriche, vale a dire per
l’individuazione non di uno specifico utente predefinito, bensì di un esercizio commerciale che possegga
determinati requisiti indicati dal chiamante (un ristorante in una data area, una farmacia di turno in una certa
area).
28. L’arricchimento del set informativo è finalizzato a rendere il database più completo e appetibile sia per
gli utenti del servizio che per gli inserzionisti. Infatti, nel mercato sono presenti due versanti distinti,
rappresentati dai fruitori delle informazioni, interessati ad avere il maggior numero di dati sulla maggiore
quantità di esercizi o servizi di interesse, e dagli inserzionisti, che contano su una diffusione quanto più
possibile ampia delle informazioni sulla propria offerta.
In tale contesto, esiste una differenza nelle forme di finanziamento delle diverse directory, posto che,
mentre in quelle cartacee e quelle on line il fruitore non sopporta nessun costo per il reperimento
dell’informazione diversamente, nel settore della directory assistance, l’utente paga il costo della telefonata
e, pertanto, ha un maggiore diritto alla qualità dell’informazione che viene fornita. Pertanto, un operatore
che fornisce entrambi i servizi, qualora disponga di un database ricco di informazioni e nominativi, sarà in
grado di stimolare maggiormente non solo l’interesse degli inserzionisti, ma anche la disponibilità a pagare
14 Si veda paragrafo IV.B.
degli utenti del servizio telefonico, trasferendo la propria eventuale posizione di dominanza dalle directory
cartacee a quelle telefoniche15.
29. Le descritte attività di arricchimento e profilazione del database sono comuni a tutti gli operatori del
mercato. Risulta tuttavia che Seat sia in grado di effettuare ulteriori elaborazioni del proprio patrimonio
informativo.
In particolare, per il servizio reso attraverso la propria numerazione “1240”, Seat svolge un’attività di
raccolta pubblicitaria mediante un call center dedicato, che consiste essenzialmente “nell’associazione
dell’insegna commerciale al numero telefonico, oppure nell’inserimento di un testo libero descrittivo
dell’esercizio16”. In relazione al servizio “89.24.24”, Seat vende invece agli inserzionisti delle keywords,
che vengono inserite nel database impiegato per la consultazione via telefono. Le keywords sono
informazioni commerciali aggiuntive, che profilano con maggior precisione l’esercizio (es. ristorante di
pesce, parcheggio interno, sala fumatori) e nel contempo gli attribuiscono maggiori probabilità di essere
individuato nell’ambito di una ricerca di tipo categorico. Occorre sottolineare che per l’offerta di keywords
Seat si avvale della propria rete di vendita che opera anche nella raccolta pubblicitaria per gli annuari
cartacei e on line.
30. L’attività di raccolta pubblicitaria per i servizi di directory assistance viene ad oggi effettuata
esclusivamente da Seat, che può vantare sia un elevato numero di chiamate, tale da giustificare un
investimento pubblicitario da parte degli inserzionisti, sia una forza vendita capillare in grado di effettuare
la raccolta. In tal modo, Seat affianca alla fonte di fatturato tipica del mercato, vale a dire i ricavi originati
dal traffico telefonico diretto alle proprie numerazioni, anche i ricavi da raccolta pubblicitaria. Essi incidono
in maniera poco significativa per il servizio reso dalla numerazione “1240” (costituendo il [omissis] del
fatturato totale), mentre rappresentano il [omissis] degli introiti riconducibili alla numerazione “89.24.24”17.
In altri termini, grazie alla vendita di keywords da parte della sua rete commerciale, Seat riesce a
raddoppiare il fatturato relativo alla remunerazione delle chiamate verso la numerazione “89.24.24”.
31. Evidentemente, le informazioni supplementari derivanti dalla raccolta pubblicitaria, oltre a costituire
una fonte di ricavo, determinano una maggiore disponibilità di elementi conoscitivi circa le caratteristiche
degli esercizi commerciali, conferendo al servizio proposto da Seat un differenziale qualitativo, in termini di
accuratezza e completezza dell’informazione fornita, difficilmente colmabile da parte dei concorrenti.
32. Nel mercato della directory assistance l’elasticità della domanda rispetto al prezzo appare molto
contenuta. Da un lato, rileverebbe la limitata spesa connessa al servizio (la spesa annua per utente in servizi
di directory assistance risulta essere di circa 7 euro)18, dall’altro lato è stato osservato che i clienti non
hanno una percezione precisa del prezzo effettivamente corrisposto19.
Ciò posto, i fattori competitivi di fondamentale importanza ai fini del successo nel mercato risultano essere
due: la notorietà del marchio e della numerazione corrispondente, necessaria per ottenere le chiamate da
parte dei consumatori, e la qualità del servizio offerto, in termini di rapidità, correttezza e completezza
dell’informazione, per assicurarsi la fidelizzazione della clientela20.
33. Benché nel mercato dei servizi di informazione abbonati via telefono non si individuino elevate barriere
all’ingresso di carattere amministrativo – stante la disponibilità di numerazioni e la relativa facilità di
ottenimento di tali numeri – e la BDU degli abbonati telefonici sia acquistabile a condizioni eque e non
discriminatorie, occorre evidenziare che in questo mercato la notorietà del marchio commerciale costituisce
un fattore indispensabile per l’affermazione e la qualità del servizio e per la permanenza delle imprese sul
mercato in condizioni di competitività. Pertanto, un operatore nuovo entrante ha la necessità di effettuare
rilevanti investimenti pubblicitari, a partire dalla fase di lancio del servizio, al fine di rendere riconoscibile
il proprio numero ai consumatori, nell’ambito delle numerazioni già attive nell’offerta di servizi di directory
15 Cfr. verbale di audizione di Pagine Utili del 7 febbraio 2007, pag. 3.
16 Cfr. verbale di audizione di Seat del 20 febbraio 2007, pag. 4.
17 Cfr. verbale di audizione di Seat, pag. 4.
18 Cfr. verbale di audizione di Seat, pag. 5.
19 Cfr. verbale di audizione di Il Numero del 14 febbraio 2007, pag. 5.
20 Cfr. verbale di audizione di Il Numero, pag. 4.
assistance e, successivamente, la fidelizzazione della clientela dipende dalla qualità e completezza del
servizio.
ii) L’OFFERTA SVILUPPATASI SUL MERCATO ITALIANO A SEGUITO DELLA LIBERALIZZAZIONE E IL CONFRONTO
INTERNAZIONALE
34. Quanto ai soggetti presenti nel mercato italiano della directory assistance, oltre a Seat sono ravvisabili
essenzialmente due tipologie di operatori: da un lato, società che sono espressione di operatori
internazionali specializzati nella directory assistance, quali 1288 SCT (appartenente al Gruppo Telefonica
Publicidad e Information, attualmente controllato dall’americana Yell) e Il Numero Italia (appartenente al
gruppo statunitense Info Nxx); dall’altro lato, i gestori telefonici, tra cui i più rilevanti nel mercato in esame
sono Telecom Italia e Vodafone. L’unico operatore in qualche misura assimilabile a Seat, in quanto attivo
anche nell’annuaristica categorica, è Pagine Utili che detiene nel mercato una posizione di non grande
rilievo.
Gli operatori telefonici dispongono di un vantaggio rappresentato da un marchio noto e da una struttura
verticalmente integrata. Grazie a ciò, tali operatori offrono a tutti i fornitori di DA il servizio di raccolta
delle chiamate originate sulle proprie reti, richiedendo, nel caso delle reti mobili, un compenso pari a circa
il 30-50% dei ricavi da traffico telefonico.
Gli operatori telefonici dispongono, infine, di un contatto diretto e di informazioni sui flussi di traffico della
clientela, grazie ai quali possono usufruire di eventuali sinergie negli investimenti pubblicitari e
promozionali.
Servizi di Directory Assistance
quote di mercato in volume (milioni di chiamate con risposta) e in valore (milioni di euro) anno 2006
Fonte: elaborazioni sui dati forniti dagli operatori.
35. Come si può osservare dalla precedente tabella, ottenuta sulla base dei dati in volume forniti dagli
operatori, il volume totale delle chiamate con risposta ai servizi di directory assistance ammonta a circa
[60-70] milioni nel 2006. Seat risulta il leader indiscusso del mercato, con una quota del [omissis] a
volume, nettamente superiore al principale concorrente Telecom Italia. Quest’ultimo, che costituisce
l’operatore storico, ha subito un repentino ridimensionamento a seguito della liberalizzazione: si consideri
che la quota di Telecom Italia era già calata al [omissis]21 nel dicembre 2005 ed è attualmente pari al
[omissis].
21 Stime fornite da Telecom Italia.
La società 1288 SCT rappresenta il concorrente più dinamico, mentre l’altra impresa specialistica, Il
Numero, non ha conquistato finora una posizione di mercato significativa. Per quanto riguarda gli operatori
mobili, occorre considerare che il servizio è rivolto in modo prevalente alla propria clientela, come
strumento di customer care.
All’esito dell’operazione, Seat raggiungerebbe una quota [omissis] di [2-3] volte superiore al principale
concorrente Telecom Italia.
36. Si fa presente che Seat, basandosi su elaborazioni interne, ha effettuato una valutazione inferiore in
merito alla propria posizione di mercato e a quella di 1288 SCT, con riferimento a un mercato nazionale più
ampio. In particolare, Seat ha stimato un numero totale di chiamate nel 2006 pari a circa 85 milioni; in tale
contesto, Seat riteneva di detenere una quota pari al 39%, a fronte di una quota del [20-30%] per Telecom
Italia e del [10-20%] per 1288 SCT.
37. Quanto ai dati a valore, se si considera esclusivamente il fatturato relativo al traffico telefonico non
emergono particolari differenze nel posizionamento delle imprese rispetto all’analisi basata sul numero
delle chiamate, ad indicare un sostanziale allineamento nei prezzi medi praticati dagli operatori.
Tuttavia, se si tiene conto del fatto che l’attività di directory assistance frutta a Seat – e solo a questa
società, come verrà illustrato più avanti – anche un consistente fatturato da raccolta pubblicitaria22, la
posizione dell’impresa risulta notevolmente più importante, in quanto essa raccoglie il [57-67%] del
fatturato complessivo del mercato, mentre la quota del principale concorrente Telecom Italia si colloca al
[15-25%].
38. Secondo quanto emerso nel corso dell’istruttoria, la posizione di Seat appare contraddistinta da una
quota di mercato di assoluto rilievo (pari a circa il [40-50%] in volume, sulla base dei dati raccolti presso
tutti gli operatori presenti sul mercato), nonché da una serie di altri elementi, quali la disponibilità di marchi
molto noti presso i consumatori italiani (Pagine Bianche e Pagine Gialle), la presenza nei mercati
dell’offerta di informazioni abbonati sulle altre piattaforme (annuari cartacei alfabetici, Pagine Bianche, e
categorici, Pagine Gialle, archivi abbonati su Internet, “Pagine Bianche on line” e “Pagine Gialle on line”),
la disponibilità di una rete di raccolta pubblicitaria per le Pagine Gialle che contribuisce alla costituzione
della propria base dati dettagliata e aggiornata degli esercizi commerciali attivi sul territorio.
Il carattere storico della presenza di Seat nell’offerta di informazioni abbonati su diverse piattaforme, il suo
ingresso preventivo nel mercato della directory assistance con la numerazione “89.24.24”, nonché la
disponibilità del database derivante dall’attività di raccolta pubblicitaria per le Pagine Gialle, conferiscono
a Seat, secondo quanto dichiarato dai soggetti intervenuti nel procedimento, un vantaggio non replicabile da
parte dei concorrenti nei servizi di directory assistance.
39. Quanto allo sviluppo dei servizi di DA nei diversi mercati europei, si osserva che in Francia la
liberalizzazione è iniziata nell’aprile 2006 e sono presenti sul mercato gli operatori Le Numero (con una
quota di circa il 40%), appartenente al gruppo americano Info Nxx, France Télécom (circa 20%), Telegate
(15-20%), appartenente al gruppo Seat, Pages Jaunes (circa 10%). Per quanto riguarda la Germania, la
liberalizzazione dei servizi via telefono risale già al 1999, e sono presenti sul mercato Deutsche Telekom
(50-60%), Telegate (circa 30%). Nel Regno Unito, dove le attività di DA sono liberalizzate dal 2003,
operano The Number UK (circa 50%), appartenente al gruppo americano Info Nxx, British Telecom (circa
25%). Infine, in Spagna, dove la liberalizzazione è stata avviata nel 2003, sono presenti l’operatore di
telecomunicazioni Telefonica (circa 45%), il gruppo TPI (circa 40%), passato sotto il controllo del gruppo
Yell, e Telegate (circa 7%).
Per quanto riguarda lo sviluppo della domanda di servizi di DA, si osserva che in tutti i paesi europei, la
fase post-liberalizzazione è stata caratterizzata da una generale e consistente contrazione del volume delle
chiamate, mediamente stimata attorno al 40-60%, che non ha mostrato sinora inversioni di tendenza23.
22 Cfr. Seat, risposta alla richiesta informazioni del 26 febbraio 2007.
23 Dati forniti da Seat, cfr. memoria del 6 marzo 2007, pagg. 17-20.
E) LE ARGOMENTAZIONI DELLE PARTI
i) GLI OPERATORI INTERVENENTI
a) Caratteristiche generali del mercato e vantaggi competitivi di Seat
40. Per quanto riguarda le caratteristiche generali del mercato e le variabili competitive che incidono sullo
stesso, gli operatori hanno evidenziato come per operare in questo mercato risultino fondamentali
l’investimento pubblicitario da sostenere al fine di entrare nel mercato stesso24 e la qualità del servizio
offerto25.
41. Gli operatori hanno inoltre spiegato che, al fine di offrire servizi di directory assistance, annuaristica
categorica e servizi on line, la base informativa è comune ed è rappresentata dalla BDU. Tutti i soggetti
intervenuti nel procedimento hanno concordato sul fatto che tale base dati non contiene informazioni
qualitativamente sufficienti a consentire un’offerta adeguata di servizi di DA. Pertanto, la BDU viene
sottoposta ad un processo di qualificazione e categorizzazione, attività che in Italia sono svolte
essenzialmente da Seat, Pagine Italia e Telextra, e successivo “arricchimento”, aggiungendo ulteriori
informazioni utili per gli utenti.
42. Per quanto riguarda, invece, la variabile prezzo, gli operatori hanno ritenuto che per questo tipo di
servizi la domanda si presenti sostanzialmente anelastica, come evidenziato dall’andamento della domanda
in occasione delle varie modifiche tariffarie, anche perché il prezzo delle comunicazioni da postazione fissa
è regolamentato e sottoposto ad un price-cap26. Inoltre, anche la differenziazione tra i servizi avrebbe scarsa
rilevanza ai fini dell’affermazione di un operatore, posto che i servizi offerti appaiono del tutto comparabili.
b) Problematiche connesse al processo di liberalizzazione dei servizi di DA
43. Gli operatori sono stati concordi nell’evidenziare diversi aspetti problematici connessi al processo di
liberalizzazione, in primo luogo la circostanza che questo non ha portato alla chiusura delle numerazioni
offerte in decade “892” e, pertanto, Seat ha potuto continuare a essere presente con il servizio “892424” già
dal 2000. Questa circostanza ha rappresentato un notevole vantaggio competitivo per Seat, che aveva già
sostenuto un forte investimento pubblicitario per promuovere quel servizio ed ha quindi potuto contare su
un marchio già noto ai consumatori27, e raggiungere così volumi di traffico considerevoli28.
44. Peraltro, alcune società hanno evidenziato il mancato rispetto, da parte degli operatori di
telecomunicazioni già attivi nella DA, del principio del “neutral messaging” stabilito a livello
regolamentare29, che ha consentito a questi di avvalersi di un effetto di “trascinamento” dei propri utenti
sulle nuove numerazioni, impedito a chi non aveva già una clientela dedicata. In tale contesto Seat, che di
fatto già godeva di una posizione rilevante sul mercato, ha potuto beneficiare anche della circostanza che,
24 In particolare, la pubblicità è un elemento necessario per stimolare la memorizzazione del marchio e del numero da chiamare. Cfr.
memoria di Telecom Italia del 27 febbraio 2007, pag. 7. A tal proposito, Il Numero ha sostenuto che gli investimenti pubblicitari
sarebbero realmente remunerativi solo in presenza di forti volumi di chiamate. Cfr. memoria della società, pag. 9.
25 A tal proposito, gli operatori hanno enucleato tre elementi costitutivi della qualità: i) la disponibilità e articolazione
dell’informazione richiesta, che impone il possesso della BDU e di un adeguato arricchimento, ii) la formazione del personale addetto
al servizio, iii) la tecnologia utilizzata per l’interrogazione. Sarebbe inoltre importante la gamma dei servizi offerti, che costituiscono
gli elementi in grado di fidelizzare la clientela. Cfr. verbale di audizione di Telecom Italia del 12 febbraio 2007, pag. 3, verbale di
audizione di Il Numero del 14 febbraio 2007, pag. 4 e verbale di audizione di Vodafone del 13 febbraio 2007, pag. 3. Le
argomentazioni sono state ribadite anche nelle memorie inviate da Telecom Italia e Vodafone. Sul punto, Il Numero, nella memoria del
7 marzo 2007, ha ricordato che la flessione conosciuta nella propria quota di mercato non è dipesa dalla insufficiente qualità dei servizi
resi, ma dalle difficoltà incontrate nel mercato a causa della presenza di un operatore in posizione dominante come Seat. In tale
contesto, in presenza di un soggetto che dispone di un marchio rinomato, ingenti risorse finanziarie e notevoli vantaggi competitivi,
anche un’alta qualità del servizio sarebbe insufficiente ad un operatore per affermarsi.
26 Cfr. memoria di Telecom Italia, pag. 6 e ss. e verbale di audizione di Vodafone, pag. 4.
27 Sul punto, gli operatori hanno ritenuto che i servizi oggetto di liberalizzazione si sarebbero dovuti offrire mediante delle nuove
numerazioni (analogamente a quanto avvenuto in altri Paesi europei). Cfr. verbale di audizione di Vodafone, pag. 2 e verbale di
audizione di Il Numero, pag. 3.
28 Cfr. memoria di Telecom Italia, pag. 4 e memoria di Il Numero del 7 marzo 2007, pag. 7.
29 Vale a dire il divieto di indirizzare i clienti di un operatore verso la nuova numerazione attiva per la fornitura del servizio
informazioni, resa contestualmente al messaggio di chiusura delle vecchie numerazioni. Altri operatori hanno invece osservato come,
nel momento in cui tale possibilità è stata inibita, questo ha causato uno svantaggio notevole e una ulteriore confusione negli utenti,
che è stata anche causa della contrazione del mercato.
anteriormente al processo di liberalizzazione, le condizioni di mercato erano caratterizzate da una minore
trasparenza del prezzo di offerta del servizio30.
45. Le società intervenenti hanno altresì osservato come il mercato abbia subito una notevole contrazione a
seguito del processo di liberalizzazione, dovuta principalmente alla confusione indotta nei consumatori
dalla chiusura del “12” e dei “412”, in assenza di alcuna informativa sull’evoluzione del servizio
informazione abbonati. Nel caso specifico, la numerosità dei fornitori di servizi informazioni abbonati, che
ha caratterizzato la prima fase, ha accentuato la confusione da parte della clientela31.
c) La posizione di Seat e i vantaggi competitivi della società.
46. Le società intervenenti hanno concordato nel ritenere che Seat goda di un ulteriore vantaggio
competitivo, oltre a quello connesso al processo di liberalizzazione, rappresentato dalla disponibilità di un
set informativo assolutamente non replicabile dai concorrenti32.
47. In tal senso, il vantaggio informativo di cui dispone Seat non appare replicabile dagli altri operatori del
servizio: Seat, infatti, in quanto operatore in posizione dominante nell’offerta di annuari commerciali
categorici (con il prodotto Pagine Gialle), è in grado di integrare la BDU con informazioni derivanti dalla
raccolta pubblicitaria sull’annuario categorico. Tali informazioni non sono disponibili agli altri fornitori di
directory assistance, a meno di non disporre di una rete di agenti per la raccolta della pubblicità localmente
diffusa come quella di Seat. Peraltro, la posizione dominante detenuta da Seat nella raccolta pubblicitaria
sulle directories consentirebbe alla società di effettuare pratiche di leverage della dominanza da tale
mercato a quello delle directory assistance; tale possibilità sarebbe agevolata dalle caratteristiche della
domanda e dell’offerta presenti su questi mercati33.
48. In tale contesto, Seat avrebbe impostato la propria offerta commerciale in modo da sfruttare pienamente
i vantaggi descritti attraverso: a) un’articolazione della propria offerta in modo da associare i servizi offerti
sulla numerazione “1240” alle Pagine Bianche e “89.24.24” alle Pagine Gialle, come emerge da alcune
informazioni riportate sul sito della società stessa; b) lo sfruttamento delle informazioni dettagliate acquisite
mediante le inserzioni pubblicitarie sulle directories cartacee, in particolare le denominazioni commerciali
alternative a quelle indicate nel contratto di abbonamento; c) l’implicita presentazione dei propri servizi
come una piattaforma unica, tale da rappresentare nell’utente la possibilità di poter fruire di offerte
integrate; d) la possibilità di fatto offerta ai clienti di usufruire della visibilità offerta dall’acquisto di spazi
pubblicitari sugli annuari per essere individuabili anche sulle altre directories34.
49. Ciò premesso, Seat gode quindi di un duplice vantaggio. Da un lato, dispone di un asset informativo
non immediatamente replicabile da parte dei concorrenti, che ottiene a fronte delle attività di raccolta
pubblicitaria sugli elenchi. Dall’altro fruisce di un’ulteriore fonte di reddito, derivante dalla vendita di spazi
pubblicitari anche nell’attività di directory assistance35.
d) Gli effetti dell’operazione
50. Secondo gli operatori Seat detiene un’indiscutibile posizione dominate sul mercato rilevante, in virtù dei
seguenti elementi: i) la propria quota di mercato che è superiore al 50% e pari a più del doppio di quella del
30 Infatti, dopo l’avvio del processo di liberalizzazione, vi è stata una maggiore consapevolezza del prezzo dei servizi di DA, la quale
ha determinato una contrazione nella fruizione degli stessi da parte degli utenti, che ha penalizzato soprattutto gli operatori neoentranti.
In merito a ciò, la società Il Numero (verbale di audizione, cit., pag. 3) ha osservato che l’Italia rappresenta un unicum nel
panorama europeo in quanto, ad es. in Gran Bretagna e in Francia, vi è stato un maggior rispetto da parte degli operatori incumbent
della regolamentazione introdotta.
31 Cfr. verbale di audizione di Vodafone, cit., pagg. 3 e 4.
32 Infatti, la BDU rappresenta solo la prima fonte di informazioni e deve essere integrata con informazioni aggiuntive. Ad esempio, nel
caso di esercizi commerciali come i ristoranti, la BDU generalmente riporta il nome del titolare a cui è intestata la linea telefonica, il
numero corrispondente e l’indirizzo, mentre nella maggior parte dei casi non è inserita la ragione sociale dell’esercizio o l’insegna,
che, invece, risulta l’elemento più rilevante nel caso della ricerca tramite directory assistance. Cfr. verbale di audizione di Telecom
Italia, pag. 3.
33 Cfr. memoria di Telecom Italia, pagg. 8 e 9. Ciò ferme restando le differenti modalità di finanziamento che sussistono nei due
mercati, che comunque accentuerebbero le descritte probabilità di leverage, posto che le informazioni raccolte mediante le inserzioni
pubblicitarie sulle directories possono essere commercializzate sia all’ingrosso che al dettaglio sul mercato dei servizi di directory
assistance, i quali costituiscono anche un veicolo pubblicitario e possono dar vita ad offerte integrate di spazi pubblicitari sulle diverse
piattaforme.
34 Cfr. memoria di Telecom Italia, pag. 10, ove sono forniti i rimandi al sito di Seat relativi agli elementi evidenziati.
35 Osservazioni condivise da Vodafone, memoria del 27 febbraio 2007, pagg. 2 e ss..
secondo operatore (Telecom Italia); ii) l’elevato grado di concentrazione del mercato stesso; iii) la notorietà
del marchio Seat e gli investimenti pubblicitari sostenuti dalla società, che essa può sfruttare sui mercati
contigui; iv) la possibilità di realizzare economie di scala e di scopo con i mercati contigui della raccolta
pubblicitaria, attraverso le sinergie sulla raccolta e disponibilità delle informazioni; v) l’opportunità di
riservare vantaggi competitivi alle proprie divisioni commerciali; vi) l’indipendenza nell’attuazione di
politiche di prezzo rispetto agli altri operatori; vii) la disponibilità di una capillare rete di vendita
specializzata nell’offerta di inserzioni pubblicitarie sugli elenchi alfabetici, categorici e on line, che le
consentirebbe di proporre “pacchetti” di servizi alla clientela che acquista inserzioni36.
51. Per quanto riguarda gli effetti anticoncorrenziali connessi alla presente operazione, le società sono state
concordi nel ritenere che questa possa determinare il rafforzamento della posizione dominante detenuta da
Seat nel mercato interessato, sia in virtù degli evidenziati vantaggi competitivi di cui dispone nel mercato
stesso, sia della posizione dominante nei mercati contigui. In primo luogo, la concentrazione
determinerebbe infatti un aumento della quota di mercato di Seat, che supererebbe il 60%, in un mercato
concentrato e caratterizzato da consistenti barriere all’entrata37. L’operazione causerebbe anche la
scomparsa di un concorrente dinamico, che ha sostenuto rilevanti investimenti pubblicitari e detiene un
marchio affermato. Da ultimo, Seat sarebbe in grado di fidelizzare maggiormente i propri clienti e di
ampliare la quantità e qualità delle informazioni disponibili, rendendo altresì maggiormente appetibile la
raccolta pubblicitaria a pagamento anche per i servizi di directory assistance di Seat, con conseguente
possibilità di incrementare ulteriormente i propri margini di profitto38.
52. Al fine di scongiurare i succitati effetti anticoncorrenziali, gli operatori hanno osservato, in primo luogo
che sarebbe preferibile vietare l’operazione, in quanto atta a determinare un rafforzamento ulteriore della
quota di Seat nel mercato rilevante39.
Tuttavia, gli effetti restrittivi potrebbero quanto meno essere limitati prevedendo: i) la cessione non onerosa,
ovvero a condizioni eque, trasparenti e non discriminatorie del database commerciale che Seat utilizza per
le proprie Pagine Gialle, incluso il suo aggiornamento decadale; ii) l’inserimento nell’Avantielenco
Telefonico delle Pagine Bianche dell’indicazione delle numerazioni di directory assistance40 dei
concorrenti; iii) l’adozione di accorgimenti volti ad evitare che Seat realizzi una migrazione dei clienti della
numerazione “1288” verso le proprie numerazioni “1240” e “89.24.24” o viceversa, o che pubblicizzi i
servizi erogati attraverso le altre numerazioni di cui disporrà41; iv) l’imposizione di un divieto a Seat di
associare i marchi Pagine Bianche e Pagine Gialle ai propri servizi di directory assistance; v) l’accesso di
altri operatori dell’annuaristica interessati alla raccolta pubblicitaria sull’Elenco Ufficiale Abbonati a
condizioni economiche all’ingrosso42.
ii) LE PARTI
a) Caratteristiche generali del mercato
53. Pur condividendo la definizione del mercato rilevante adottata dall’Autorità nel provvedimento di avvio
dell’istruttoria, le Parti hanno rilevato che tale mercato e questo caratterizzato da una fase di
consolidamento e riorganizzazione, che rende difficile allo stato di disporre di dati puntuali in ordine alla
dimensione dello stesso in termini di valore e volume delle chiamate. In tale contesto, la ricostruzione del
mercato operata nel provvedimento di avvio d’istruttoria non sarebbe attendibile, sia in termini di
dimensione complessiva, che di mancata considerazione del carattere volatile delle quote di mercato.
36 Cfr. memoria di Telecom Italia, pag. 11 e ss., la quale rileva che, a fronte, dell’avvenuta contrazione del mercato, Seat ha aumentato
i prezzi dei servizi offerti sulla numerazione 892424 senza che questo abbia inciso sui propri flussi di traffico. Cfr. anche memoria di Il
Numero, pag. 13.
37 Cfr. memoria di Il Numero, pag. 8 e ss.
38 Cfr. memoria di Telecom Italia, pagg. 16 e 17 e verbale di audizione di Pagine Utili del 7 febbraio 2007, pag. 2. Cfr. anche memoria
di Vodafone del 27 febbraio 2007, pagg. 5 e ss e memoria di Il Numero del 7 marzo 2007, pag. 10 e ss..
39 Sul punto, Il Numero ha evidenziato la necessità di vietare tout court l’operazione. Cfr. memoria della società, pag. 13.
40 In particolare, Telecom Italia ha ritenuto necessario imporre a Seat il divieto di pubblicizzare sulla directory Pagine Bianche il
proprio servizio offerto sulla numerazione 1240, ovvero consentire spazi pubblicitari di uguale importanza a condizione eque e non
discriminatorie a tutti i concorrenti. Cfr. memoria della società, pag. 18.
41 Verbale di audizione di Vodafone del 13 febbraio 2007, pagg. 4 e 5 e memoria di Vodafone, pagg. 9 e 10.
42 Verbale di audizione di Pagine Utili, pag. 5.
Inoltre, i dati di mercato offerti dagli operatori terzi sarebbero poco verosimili, in quanto caratterizzati da
disomogeneità, parzialità e incompletezza, e connotati da una sovrastima della posizione di Seat43.
Tale mercato appare comunque contraddistinto, a detta delle Parti, dall’assenza di barriere all’entrata e dalla
presenza sullo stesso di numerosi operatori telefonici verticalmente integrati, alcuni dei quali già attivi nella
fornitura di servizi di directory assistance, in grado di competere sul terreno delle campagne pubblicitarie e
della qualità del servizio reso44.
54. La contendibilità del mercato sarebbe comprovata dalla stessa esperienza di 1288 SCT, società facente
parte di un gruppo attivo a livello internazionale che ha fatto il suo ingresso sul mercato italiano delle
directory assistance all’indomani del processo di liberalizzazione, utilizzando un marchio nuovo e
negoziando l’accesso alla BDU45. Inoltre, la società ha concluso contratti con call center esterni e ha
sostenuto investimenti pubblicitari. A tal proposito, la società 1288 SCT ha evidenziato che tutti questi asset
sono stati acquisiti a costi accessibili e che, pertanto, l’investimento complessivamente sostenuto dalla
società per l’entrata nel mercato italiano non è stato rilevante. A fronte di questo, la società 1288 SCT ha
rappresentato uno dei competitor di maggior successo nell’offerta di servizi di directory assistance, tanto
che ad oggi è il terzo operatore sul mercato stesso. Pertanto, qualunque operatore che volesse effettuare il
proprio ingresso sul mercato in questione potrebbe farlo a costi ragionevoli e senza incontrare grandi
difficoltà nell’acquisizione degli elementi necessari a garantirne l’operatività46.
55. In particolare, l’assenza di barriere all’entrata discenderebbe dalla compresenza di diversi fattori, quali:
a) la disponibilità delle numerazioni non geografiche “12XY” e “892UUU” tuttora assegnabili; b) l’assenza
di barriere normative e tecnologiche, in quanto l’ottenimento dell’autorizzazione alla fornitura dei servizi di
directory assistance è subordinato ad una semplice richiesta al Ministero delle Comunicazioni, e la BDU,
principale strumento per l’erogazione del servizio, è pienamente accessibile; c) l’assenza di contratti di
esclusiva, ad es. nei rapporti con i call center.
56. Da ultimo, le Parti hanno evidenziato la probabilità che nel prossimo futuro il mercato conosca
un’espansione sia dell’offerta che della domanda, trattandosi di un mercato nuovo, ove la fase di
contrazione appare transitoria e suscettibile di essere superata anche da nuovi ingressi nel mercato stesso,
come avvenuto recentemente47.
b) La posizione di Seat
57. Ad avviso delle Parti, vi sarebbe un’errata percezione circa i vantaggi concorrenziali di cui gode Seat.
In primo luogo, per quanto riguarda il database di cui dispone quest’ultima società, Seat ha chiarito alcuni
elementi connessi alla formazione dello stesso. In primo luogo Seat, come gli altri operatori attivi nel
settore, utilizza come fonte di informazioni la BDU, accessibile a tutti a prezzi orientati al costo. Su tale
base di dati grezzi, Seat effettua poi un’attività di c.d. normalizzazione, attraverso l’utilizzo di appositi
software, realizzabili anche da fornitori esterni, che consiste nell’omogeneizzare tutte le diciture;
successivamente sui dati relativi agli abbonati affari Seat effettua un’attività di categorizzazione, attraverso
call center, abbinando a ciascuna utenza una categoria merceologica.
58. I contenuti del database sono poi arricchiti, con riferimento al servizio “89.24.24”, con i) informazioni
aggiuntive acquistate da fornitori esterni (ad es. orari delle farmacie, dei musei, centralini etc.); ii) servizi a
valore aggiunto, erogati talvolta attraverso l’utilizzo dei siti internet dei fornitori (ad es. ticketing per eventi
43 Memoria di Seat del 26 febbraio 2007, pag. 2 e verbale di audizione di Seat del 20 febbraio 2007, pag. 2.
44 Le Parti hanno infatti concordato con gli operatori intervenenti circa la marginale rilevanza del fattore prezzo rispetto agli elementi
competitivi descritti. Va poi considerato che nel mercato in questione la maggior parte dei ricavi è generata dal traffico telefonico e che
gli operatori verticalmente integrati dispongono di risorse finanziarie, sono titolari di marchi aziendali noti e fruiscono della possibilità
di sfruttare sinergie negli investimenti. Inoltre, le promozioni relative ai servizi telefonici produrrebbero de plano effetti anche sul
business delle directory assistance. Cfr. memoria di Seat, pagg. 4 e 5 e memoria di 1288 SCT, pagg. 7 e 8.
45 1288 SCT ha inoltre chiarito di non aver sfruttato le sinergie derivante dalla propria presenza anche all’estero sullo stesso mercato,
posto che le modalità di ingresso (soprattutto l’acquisizione del database) e la campagna pubblicitaria sono stati differenti rispetto a
quelli sperimentati in altri paesi, pur essendo il marchio simile. Cfr. verbale di audizione di 1288 SCT del 20 febbraio 2007, pag. 2.
46 Cfr. memoria della società 1288 SCT del 26 febbraio 2007, pag. 3.
47 Il riferimento è al recente ingresso delle numerazioni “1244” e “1280”. Cfr. memoria di 1288 SCT, pag. 15, ove si evidenzia che la
rapidità e l’entità dell’ingresso sono confermate dal fatto che in un anno e mezzo hanno fatto il loro ingresso sul mercato dieci
concorrenti.
culturali di diverso genere, informazioni su meteo e viaggi etc.); iii) keywords48 o insegne vendute,
attraverso call center o agenti, a operatori economici per facilitare la loro rintracciabilità, con offerte
separate rispetto alla vendita di inserzioni pubblicitarie per i prodotti cartacei e on line49.
Per quanto riguarda il servizio “1240”, oltre ad effettuare il medesimo arricchimento descritto al precedente
punto i), Seat aggiunge: a) attraverso call center, l’associazione delle insegne di operatori economici inseriti
nella BDU alla loro ragione sociale; b) contenuti informativi presenti sull’elenco cartaceo Pagine Bianche
venduti da call center, con separata e specifica offerta commerciale50.
59. Alla luce degli elementi esposti, a detta delle Parti, ciascuna società, che già disponga dell’accesso alla
BDU, sarebbe in grado di realizzare agevolmente il proprio database, arricchendolo delle informazioni
disponibili sul mercato. A tal proposito, le Parti hanno sottolineato che nessuno degli operatori ha posto in
sede regolamentare la necessità di avere accesso al database di Seat, ritenendo indispensabile
esclusivamente l’accesso alla BDU. Questo emergerebbe anche dai verbali delle riunioni fra gli operatori e
l’AGCom in sede di attuazione della delibera n. 15/04/CIR in merito all’uso delle numerazioni 12XY51.
Inoltre, Seat ha sottolineato, a riprova del fatto che il proprio DB non rappresenta una risorsa essenziale e
non replicabile da parte dei concorrenti, che, anche prima della liberalizzazione, la disponibilità di tale asset
non ha condotto Seat a detenere una quota particolarmente rilevante nel mercato52.
Per quanto riguarda il supposto vantaggio concorrenziale derivante dalla titolarità di un marchio noto, le
Parti hanno osservato che tale asset non costituisce una risorsa irreplicabile, soprattutto laddove sostenuto
da una efficace campagna pubblicitaria53.
c) Gli effetti dell’operazione
60. Con riguardo agli effetti dell’operazione in termini di supposto rafforzamento della posizione dominante
di Seat, la parte notificante ha osservato che la raccolta pubblicitaria rappresenta nel mercato della directory
assistance una parte marginale dei ricavi ed è realizzata in parte attraverso call center, accessibili anche agli
altri operatori. Peraltro, la politica commerciale di Seat è differenziata a seconda della piattaforma di
riferimento e della tipologia di clientela e non esistono offerte pubblicitarie congiunte.
61. Le Parti hanno altresì evidenziato come, dai dati a loro disposizione, la quota di mercato post merger
detenuta dalla nuova entità sarebbe inferiore al 50%54, in un contesto caratterizzato dalla presenza di
qualificati operatori55 ovvero appartenenti a gruppi attivi con posizioni rilevanti nel medesimo mercato a
livello internazionale, la cui flessione all’interno del settore potrebbe essere altresì spiegata con la volontà
di non operare investimenti.
Peraltro, l’assetto di mercato nel quale si situa l’operazione è caratterizzato, oltre che dagli elementi già
esposti, da una elevata contendibilità e da un contesto concorrenziale fondato sulla qualità dei servizi resi,
piuttosto che sul prezzo, che renderebbe comunque possibile una forma di competizione.
Infatti, non solo alla new entity sarebbe preclusa la possibilità di aumentare i prezzi del servizio oltre il
price-cap fissato dal regolatore, ma questa non potrebbe ragionevolmente diminuire la qualità del servizio
offerto, considerata altresì la presenza di fonti di approvvigionamento alternative per i consumatori e
l’assenza di switching costs56.
48 Le keywords possono essere acquistate dagli inserzionisti presso la forza vendita di Seat, ma costituiscono un’offerta commerciale
differente rispetto a quella relativa alle Pagine Gialle. Seat vende agli inserzionisti le keywords per l’inserimento nel DB impiegato per
la consultazione via telefono. I DB impiegati nelle interrogazioni via internet e per la stampa degli annuari cartacei (Pagine Gialle) non
contengono invece le keywords a pagamento. Cfr. verbale di audizione di Seat, pagg. 3 e 4.
49 A tal proposito, Seat ha fornito un’indicazione precisa dei costi che la società sostiene per le attività descritte. Cfr. memoria di Seat,
pagg. 6 e 7.
50 Seat ha comunque chiarito che gli ultimi due arricchimenti interessano un numero marginale di inserzionisti. Cfr. memoria della
società, pag. 6.
51 Cfr. Allegato 2 alla memoria di 1288 SCT del 26 febbraio 2007.
52 Cfr. verbale di audizione della società, pag. 3.
53 In questo senso l’esperienza di 1288 SCT sarebbe emblematica, come anche il tentativo di Il Numero di replicare la strategia
promozionale adottata con successo in Francia.
54 Come già evidenziato, a detta delle Parti i dati di mercato offerti nel provvedimento di avvio d’istruttoria e dagli altri operatori non
sarebbero attendibili. Cfr. memoria di 1288 SCT, pagg. 5 e 6.
55 Soprattutto gli operatori telefonici beneficerebbero del vantaggio derivante dalla circostanza di non dover corrispondere le tariffe di
originazione, che rappresentano per gli operatori non integranti una importante fonte di costo.
56 In tale contesto, qualora la nuova entità dovesse aumentare i prezzi o ridurre la qualità dei servizi offerti, i concorrenti presenti sul
mercato potrebbero agevolmente espandere la propria offerta di servizi per soddisfare una nuova domanda.
62. Le Parti hanno individuato altresì l’assenza di alcuni presupposti suscettibili di limitare il confronto
competitivo successivamente alla fusione. In particolare, la società risultante dalla concentrazione: i) non
controlla nessun fattore produttivo, in quanto la BDU è accessibile a tutti; ii) non dispone di database
irreplicabili ovvero di asset preclusi ad altri soggetti (quali marchi o risorse finanziarie57). Infine, anche i
costi da sopportare al fine di entrare nel mercato potrebbero essere agevolmente sostenuti da tutti gli
operatori.
63. Al fine di scongiurare i paventati effetti anticoncorrenziali, le Parti hanno ritenuto che un eventuale
obbligo di cessione del database di Seat sarebbe ingiustificato visto che esso non costituisce una risorsa
essenziale e può essere facilmente replicato dagli altri operatori. Tale obbligo sarebbe inoltre per Seat
sproporzionato rispetto all’acquisizione, anche tenuto conto del valore a bilancio del cespite, che riflette gli
investimenti realizzati nel tempo.
64. Anche eventuali rimedi connessi al supposto rapporto di esclusiva tra Telecom Italia e Seat per quanto
riguarda la raccolta pubblicitaria sulle Pagine Bianche sarebbero basati su informazioni errate visto che,
contrariamente a quanto ritenuto da alcuni operatori, Seat non raccoglie pubblicità per Telecom Italia sulle
Pagine Bianche58.
Quanto all’ipotesi, formulata da alcuni operatori, di inserimento delle altre numerazioni nell’Avantielenco
delle Pagine Bianche, fermo restando che, a parere delle Parti, anche gli operatori telefonici possono
facilmente raggiungere la loro clientela con mezzi alternativi (SMS, bollette, etc.), Seat ha manifestato la
disponibilità ad operare una riflessione in tal senso, come anche sul tema della migrazione dell’attuale
clientela 1288 verso nuove numerazioni59.
V. VALUTAZIONI
A) GLI EFFETTI DELL’OPERAZIONE
65. In via preliminare, occorre ricordare che Seat ha espresso dubbi rispetto alla quota di mercato attribuita
all’impresa dall’Autorità nel provvedimento di avvio, osservando che non esistono dati ufficiali circa la
dimensione ed il valore del mercato italiano della directory assistance e che la ricostruzione effettuata
dall’Autorità, in base ai dati forniti dai concorrenti, non costituirebbe un elemento di particolare rilievo,
considerata la disomogeneità dei dati raccolti ed il mancato computo di alcuni operatori.
66. Al riguardo, si rileva che la quantificazione del mercato di cui al presente procedimento si basa sulla
somma delle chiamate ricevute e del relativo fatturato realizzato60 da tutte le principali imprese attive nel
mercato. Tali elementi, oggettivi e omogenei per tutti gli operatori, sono i più idonei a determinare la
posizione di mercato di ciascun concorrente, sia in termini di volume (chiamate ricevute) sia in termini di
valore (fatturato). Non a caso, si tratta degli stessi parametri utilizzati da Seat per l’analisi del mercato
contenuta nel Formulario relativo alla comunicazione in esame.
Quanto alla presunta assenza di operatori ai fini del calcolo della dimensione del mercato, si sottolinea che i
dati inseriti nel computo effettuato dall’Autorità comprendono i valori relativi a Seat, 1288 SCT, Telecom
Italia, Vodafone e Il Numero Italia, vale a dire i dati riguardanti i “principali concorrenti”, cui la stessa Seat
attribuisce nel Formulario circa l’ [82-92%] della quota di mercato in volume per il 200661. In più, per
57 Peraltro, considerato che la società 1288 SCT non è attiva in nessuno dei mercati contigui a quello interessato dalla concentrazione,
l’acquisizione non determinerebbe alcun rafforzamento della posizione di Seat su tali mercati, ovvero la creazione di nuove strategie di
investimento e di effetti di gamma. Cfr. memoria di 1288 SCT, pagg. 17 e 18.
58 Infatti, queste costituiscono un prodotto di Seat acquisito non nel 2003, ma a seguito dell’operazione di concentrazione
Telecom/Seat, avvenuta nel 2000. In conseguenza del trasferimento della proprietà dell’elenco telefonico in capo a Seat nell’ambito
della suddetta operazione di concentrazione, i rapporti contrattuali fra le due società, aventi ad oggetto l’affidamento a Seat delle
attività di stampa e di raccolta pubblicitaria sull’allora Elenco Ufficiale degli Abbonati al Servizio Telefonico si sono estinti per
confusione, permanendo in capo a Seat solo l’onere di fornitura dei volumi necessario per soddisfare l’obbligo di servizio universale di
Telecom Italia. Cfr. verbale di audizione di Seat, pagg. 6 e 7.
59 Tuttavia, la società ha evidenziato la necessità di tener conto del costo-opportunità che deriva dalla pubblicizzazione delle
numerazioni di Seat all’interno delle Pagine Bianche, che va vista come una normale forma di pubblicità dei prodotti della società sui
propri media, analogamente a quanto fatto da Telecom Italia che promuove la propria numerazione “1254” all’interno delle bollette
telefoniche. Cfr. verbale di audizione di Seat, pag. 7.
60 Si precisa che a tutte le imprese contattate è stato uniformemente richiesto di fornire il numero totale di chiamate con risposta ed il
relativo fatturato realizzato, al netto degli oneri di interconnessione, fatturazione e rischio insolvenza.
61 Cfr. Formulario Seat, prospetto E, sezione V.
completezza, sono state comunque inserite anche altre imprese di minore rilevanza nel mercato, quali Wind,
H3G e Pagine Italia, proprio con l’intento di assicurare una stima più precisa possibile delle dimensioni
complessive del mercato.
In ogni caso, anche laddove si volessero utilizzare le stime fornite da Seat, la valutazione concorrenziale
circa la netta preminenza dell’impresa nel mercato all’esito dell’operazione non muterebbe, atteso che essa
raggiungerebbe comunque il [50-60%] di quota, a fronte dell’asserito [20-30%] del principale concorrente
Telecom Italia.
67. Da ultimo, non può non rilevarsi che nel caso di specie la quota a volume non esprime pienamente la
reale posizione di Seat nel mercato, in quanto non tiene conto che tale impresa, a differenza dei competitor,
ottiene per effetto delle chiamate ricevute un’ulteriore fonte di fatturato, costituita dalla raccolta
pubblicitaria per l’associazione dell’insegna commerciale al numero telefonico o l’inserimento di un testo
libero descrittivo dell’esercizio (nel caso della numerazione “1240”) e per la vendita di keywords (in
relazione al numero “89.24.24”)62.
Come è stato evidenziato nella tabella illustrativa delle posizioni di mercato dei diversi operatori, se si tiene
conto del fatturato da raccolta pubblicitaria la quota di Seat è pari al [57-67%], a fronte del [15-25%] del
principale concorrente Telecom Italia.
68. Le Parti hanno altresì argomentato che l’operazione non sarebbe suscettibile di determinare effetti
significativi sul prezzo del servizio sostenuto dai clienti, atteso che esso è regolamentato.
69. L’obiezione delle Parti deve essere valutata alla luce delle effettive caratteristiche del mercato in
questione. A questo proposito, deve anzitutto essere chiarito che l’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni ha fissato un limite massimo solo per i prezzi finali delle chiamate originate dalla rete fissa.
Risulta, peraltro, significativo che tutti i concorrenti principali non abbiano collocato il proprio prezzo al di
sotto della soglia massima fissata dall’AGCom, ma si siano uniformemente attestati su tale limite massimo.
Inoltre, una quantità tutt’altro che marginale di chiamate – quelle originate dalle reti mobili – sfugge a
qualsiasi regolamentazione63. In tale senso, occorre sottolineare che allo stato risulta pendente la procedura
di analisi del mercato dei servizi di originazione delle chiamate da rete mobile verso numerazioni non
geografiche, in quanto sottoposta al vaglio di compatibilità con il diritto comunitario64.
Infine, non può essere trascurato il fatto che anche per le chiamate da rete fissa i limiti massimi fissati
riguardano esclusivamente lo scatto alla risposta e il prezzo al minuto, ma non consentono di determinare il
prezzo totale pagato dall’utente, perché esso dipende in misura determinante dalla durata della chiamata.
Quest’ultima è in minima parte nella disponibilità del cliente, dipendendo soprattutto dalla rapidità ed
efficienza dell’operatore che – in assenza di una significativa pressione concorrenziale – avrebbe in realtà
interesse a prolungarla, in modo da accrescere il proprio fatturato. In questo senso appare significativo
quanto riportato nella Relazione Semestrale Seat Pagine Gialle S.p.A. al 30 giugno 2006: “i ricavi del
servizio 89.24.24 Pronto Pagine Gialle sono cresciuti del 16,2%, trainati sia da un aumento dei ricavi da
traffico telefonico … che dalla crescita dei ricavi pubblicitari. I ricavi da traffico telefonico hanno
beneficiato di un aumento della durata media delle chiamate”65.
70. Ciò premesso, l’operazione in esame appare idonea a determinare il rafforzamento in capo a Seat della
posizione dominante che la società detiene nel mercato nazionale dei servizi di informazione abbonati via
telefono. Per effetto dell’operazione Seat, impresa che detiene attualmente una quota di mercato in volume
pari al [45-55%], acquisirà il terzo operatore, con una quota pari al [10-20%], arrivando a detenere sul
mercato stesso una quota pari al [60-70%].
71. Al fine di valutare gli effetti di rafforzamento determinati dalla presente operazione, occorre esaminare
la posizione attualmente detenuta da Seat nel mercato stesso sulla base di una pluralità di fattori, tra cui le
62 Cfr. verbale di audizione di Seat, pag. 4: “la raccolta pubblicitaria … con riferimento alla numerazione “89.24.24” … rappresenta
circa il [omissis] circa dei ricavi, mentre per la numerazione “1240” la raccolta pubblicitaria incide solo per il [omissis] sugli introiti
complessivi del servizio”.
63 Le chiamate da reti mobili ricevute nel 2006 sono state pari al [omissis] per la numerazione “89.24.24”, al [omissis] per il numero
“1240” e al [omissis] per “1288”. Cfr. Seat, risposta alla richiesta di informazioni dell’8 gennaio 2007 (doc. 1.20), e 1288 SCT,
risposta alla richiesta di informazioni del 20 dicembre 2006 (doc. 1.13), (per il numero “1288” il periodo preso a riferimento è più
precisamente novembre 2005-ottobre 2006).
64 Di cui alla delibera n. 732/06/CONS del 19 dicembre 2006.
65 Pag. 42, enfasi aggiunta.
quote di mercato, ed i vantaggi strategici di cui la società dispone. Tali fattori vanno altresì considerati alla
luce delle caratteristiche che connotano il mercato rilevante ai fini dell’operazione in esame.
72. In primo luogo, va infatti osservato che, anche considerando soltanto la quota in volume attualmente
detenuta da Seat, pari al [45-55%], questa appare già di per sé indicativa di una posizione dominante66,
anche a fronte della posizione in cui si situa il secondo operatore del mercato, Telecom Italia, presente con il
[20-30%], nonché degli altri operatori, che detengono quote inferiori al 10%.
73. Dalle risultanze istruttorie è emerso, peraltro, che Seat è l’unico operatore la cui quota di mercato ha
conosciuto, anche nella fase di contrazione del mercato successiva alla liberalizzazione, una stabilità, se non
addirittura un’ulteriore crescita, a fronte delle flessioni registrate nelle quote degli altri concorrenti. Infatti,
anche società che avevano effettuato significativi investimenti pubblicitari nella fase di ingresso nel
mercato, avvalendosi anche di marchi rinomati a livello internazionale, nel migliore dei casi non hanno
superato la quota del 10% nell’offerta dei servizi in questione67.
74. In tale contesto, Seat dispone di marchi affermati anche nei mercati contigui delle directories cartacee e
on line, quali le “Pagine Gialle” e le “Pagine Bianche” che fungono da traino per la promozione dei servizi
di directory assistance, posto che, sia sul sito della società che sugli elenchi cartacei stessi, i due servizi
vengono pubblicizzati contestualmente e quindi storicamente percepiti dai consumatori come veicolo
principale di fruizione di informazioni relative agli abbonati. Gli stessi servizi di directory assistance sono
stati d’altra parte sostenuti da Seat attraverso una importante campagna pubblicitaria, in un mercato in cui,
come affermato più volte dagli operatori nonché dalle Parti stesse, gli investimenti pubblicitari
rappresentano una delle principali variabili competitive.
75. Peraltro, Seat è stato l’unico operatore cui è stato consentito di continuare ad usare, dopo la
liberalizzazione, la medesima numerazione “892424 Pronto Pagine Gialle”, attiva dal 2001, continuando in
tal modo a fruire dei vantaggi derivanti dagli investimenti pubblicitari già sostenuti e mantenendo il relativo
avviamento e la base clienti.
76. In tale contesto, il valore competitivo derivante dalla posizione detenuta da Seat nei mercati contigui
permette alla società stessa di sfruttare gli investimenti pubblicitari sostenuti su tutta la gamma dei servizi
informazioni abbonati (via telefono, cartacei e on line) non solo realizzando delle economie di gamma, ma
altresì sfruttando un canale pubblicitario fondamentale, rappresentato dalle inserzioni negli elenchi cartacei
diffusi a livello nazionale, al fine di promuovere i propri servizi di directory assistance, in modo
privilegiato rispetto agli altri competitors.
77. Seat detiene altresì un vantaggio strategico nella seconda variabile competitiva ritenuta fondamentale al
fine di operare efficacemente nel mercato rilevante, rappresentata dalla qualità del servizio offerto, in
termini di disponibilità e completezza delle informazioni veicolate agli utenti.
In primo luogo, infatti, Seat è in grado di sfruttare gratuitamente la base informativa derivante sia dalla
raccolta pubblicitaria effettuata sulle Pagine Gialle (cartacee e on line) che sulle Pagine Bianche.
In questo modo, la base dati di Seat è arricchita, in modo non comparabile a quella degli altri operatori, sia
in termini qualitativi che di costi di realizzazione, dalle informazioni di natura commerciale relative ad un
determinato esercizio (quali marchi, insegne, duplicati pubblicitari, categorie merceologiche, etc.).
78. Inoltre, Seat, attraverso i vantaggi informativi che le derivano dalla disponibilità degli elenchi cartacei, è
in grado, diversamente dagli altri competitors, di superare determinate lacune presenti nella BDU, per
esempio in termini di distinzione fra le numerazioni telefoniche in base alle destinazione d’uso (centralino,
numero diretto, fax)68, nonché di fruire della classificazione per categorie merceologiche già presente sulle
Pagine Gialle.
Seat è anche in grado di effettuare la ricerca derivata su tutto il proprio database, vale a dire di risalire alle
generalità dell’abbonato sulla base di altri dati non identificativi presenti nel proprio database.
66 Si vedano in proposito gli Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali a norma del regolamento del
Consiglio relativo al controllo delle Concentrazioni tra imprese, in GUCE n. C031 del 5 febbraio 2004, pagg. 5-18, §17.
67 In proposito appare emblematica l’esperienza de Il Numero, società facente parte di un gruppo internazionale che ha fatto il proprio
ingresso in Italia avvalendosi di una campagna pubblicitaria già adottata con successo in altri paesi europei.
68 A tal proposito, si ricorda che le società intervenenti hanno più volte sottolineato la difficoltà a distinguere tra le varie numerazioni
che possono essere associate ad un esercizio, le quali sono riportate nella BDU senza specificare se si tratti di telefono, centralino o
fax.
In questo modo, Seat fornisce un servizio informativo sui prodotti e servizi offerti dagli esercizi
commerciali qualitativamente superiore rispetto ai propri concorrenti, e questo a costi inferiori e con
modalità privilegiate di acquisizione e arricchimento del proprio database.
In proposito occorre, comunque rilevare che, sulla base di quanto emerso nel corso del procedimento, la
base dati di Seat non costituisce una risorsa essenziale ai fini dello svolgimento dell’attività di directory
assistance. Infatti, le informazioni necessarie per operare su tale mercato, che si riferiscono alle
caratteristiche principali delle utenze (linee telefoniche, linee fax, ragione sociale associata all’intestatario
della linea, etc.), sono ottenibili dai concorrenti, ad esempio, tramite l’impiego delle basi dati realizzate dai
content provider. La parte ulteriore che caratterizza il database di Seat costituisce il valore aggiunto che tale
operatore ha realizzato per arricchire e valorizzare il proprio servizio di informazione abbonati e, in quanto
tale rappresenta un rilevante vantaggio competitivo, ma non risulta indispensabile per operare sul mercato.
79. La posizione che Seat detiene nei mercati contigui consente altresì alla società di sfruttare le evidenziate
sinergie che ne derivano, strutturando la propria offerta in modo congiunto su tutti i mercati, presentandosi
sia agli inserzionisti pubblicitari che agli utenti del servizio come una piattaforma unica in grado di offrire
la massima visibilità su più mezzi di diffusione all’inserzionista e la garanzia di un servizio rapido,
completo ed efficace all’utente che ricerchi un’informazione.
Soprattutto, agli inserzionisti che acquistano spazi pubblicitari, è data la possibilità di essere individuabili
attraverso tre piattaforme pubblicitarie integrate, come si evince dalle offerte proposte dalla società sul
proprio sito web69. Ciò consentirebbe dunque a Seat di attrarre l’interesse degli inserzionisti, nonché di
fidelizzare gli utenti, in modo privilegiato rispetto ai propri concorrenti.
80. Da ultimo va osservato che, sebbene la presenza di price cap sulle chiamate da rete fissa stabiliti per via
regolamentare renda il prezzo una leva competitiva non determinante, Seat ha adottato una strategia
indipendente da quella dei suoi concorrenti anche per quel che concerne il prezzo al quale la società offre i
propri servizi. Dalle risultanze istruttorie è infatti emerso che, nonostante la contrazione del mercato
registratasi a seguito della liberalizzazione, Seat ha aumentato le proprie tariffe per i servizi offerti sulla
numerazione “89.2424” senza subire una diminuzione di traffico da postazione fissa.
81. Gli elementi considerati portano dunque a concludere per l’esistenza di una posizione dominante di Seat
nel mercato nazionale dei servizi di informazione abbonati via telefono.
L’operazione in esame appare dunque idonea a determinare il rafforzamento della descritta posizione
dominante di Seat nel mercato nazionale dei servizi di informazioni abbonati via telefono, sia attraverso
l’eliminazione della concorrenza attuale, sia per mezzo di un innalzamento delle barriere all’entrata e quindi
di una sostanziale riduzione della concorrenza potenziale. In tal senso, la concentrazione risulta in contrasto
con il disposto dell’art. 6 della legge n. 287/90, laddove prevede che sono vietate le operazioni che
comportino “il rafforzamento di una posizione dominante sul mercato nazionale in modo da eliminare o
ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza”.
82. Per quanto riguarda la riduzione della concorrenza attuale, occorre sottolineare che l’operazione
comporta la sparizione del concorrente più dinamico del mercato. La società 1288 SCT rappresenta, infatti,
come già descritto, il miglior esempio di ingresso nel mercato italiano dei servizi di directory assistance a
seguito della liberalizzazione: in particolare, come emerso dalle risultanze istruttorie, 1288 SCT è l’unico
soggetto che è riuscito ad ottenere un discreto successo sul mercato nazionale, pur essendo entrato solo
all’avvio della liberalizzazione ed avendo operato esclusivamente con una numerazione di tipo “12XY”, in
assenza di sinergie nell’offerta di altri servizi di informazione abbonati. Con la realizzazione
dell’operazione verrebbe dunque eliminato il terzo operatore del mercato, che si caratterizza come
un’impresa dinamica e specializzata nei servizi di directory assistance, con un marchio noto ai consumatori.
Inoltre, aumenterebbe ulteriormente il distacco già rilevante tra la posizione di mercato del primo e del
secondo operatore (Telecom Italia, che attualmente detiene circa il [20-30%]), che verrebbe a detenere una
quota pari a circa [1/2-1/3] rispetto a quella del leader (Seat, che arriverebbe al [57-67%] circa).
69 Infatti, sul sito www.seat.it/ è presente una tabella che indica i servizi del Gruppo secondo “Le risposte su carta e su CD-Rom”, “Le
risposte su Internet” e “Le risposte al Telefono”, con i relativi orientamenti per gli utenti consultatori e per gli inserzionisti.
Allo stesso tempo, appare importante sottolineare che l’uscita dal mercato di 1288 SCT viene accompagnata
da un netto ridimensionamento della posizione di mercato dell’unico altro operatore specializzato nei
servizi di directory assistance, Il Numero, che ha mostrato una rilevante contrazione del volume di chiamate
gestite, nonché una chiara riduzione dell’impegno pubblicitario già a partire dalla metà del 2006.
83. A seguito dell’operazione, pertanto, le principali imprese sul mercato sarebbero Seat e gli operatori di
telecomunicazioni (Telecom Italia, Vodafone, Wind e H3G), mentre non appare significativa in termini di
pressione concorrenziale la permanenza di soggetti quali Pagine Utili, che concentra i propri interessi sugli
annuari cartacei, e Il Numero, che ha visto nettamente ridimensionata la propria presenza sul mercato
italiano. Né sono emersi nel corso dell’istruttoria segnali di un eventuale interesse all’ingresso sul mercato
da parte di altri soggetti.
Per quanto riguarda l’assetto di mercato post merger, va inoltre sottolineato il grado già elevato di
concentrazione dello stesso, che aumenterebbe in modo significativo70.
84. Diversamente da quanto sostenuto da Seat, il fatto che tra i concorrenti vi siano operatori telefonici
connotati da un marchio noto e da una struttura verticalmente integrata non risulta di per sé sufficiente ad
assicurare il mantenimento di una significativa pressione competitiva. In proposito, si osserva che la
notorietà del marchio richiamata da Seat riguarda l’attività complessiva esercitata dai gestori di telefonia,
ma non certo le numerazioni con cui gli stessi offrono il servizio di directory assistance, che rappresentano
l’elemento imprescindibile per ottenere le chiamate da parte degli utenti. Anche per gli operatori telefonici,
la notorietà delle numerazioni “12XY” o “892.UUU” richiede investimenti pubblicitari dedicati, i quali poi
– proprio alla luce della circostanza che non si tratta di operatori specializzati nel servizio in esame –
devono necessariamente essere giustificati alla luce dei risultati attesi e, soprattutto, tener conto della
rilevanza e coerenza del servizio di directory assistance rispetto all’attività complessiva svolta dai gestori.
85. In questo senso, deve essere sottolineato quanto dichiarato da Vodafone, secondo cui “i servizi in
questione costituiscono un business secondario per Vodafone e non sono tali da giustificare i costi connessi
a un investimento televisivo, rappresentando piuttosto uno strumento di caring rivolto alla propria
clientela”71. Per contro, i volumi e i fatturati realizzati da Seat hanno consentito importanti e prolungate
campagne pubblicitarie, soprattutto televisive, che appaiono ben più efficaci del marketing diretto di cui
possono avvalersi gli operatori telefonici nei confronti della propria clientela72. Tali rilievi permettono di
spiegare il fatto che Telecom Italia, all’indomani della liberalizzazione e della conseguente perdita della
notissima numerazione “12”, abbia subito un calo repentino della quota di mercato che non è più stato
recuperato, nonostante l’impresa promuova la propria numerazione sulle bollette inviate agli abbonati73.
86. Le Parti hanno insistito sulla circostanza che, nonostante la quota elevata raggiunta da Seat all’esito
dell’operazione, residuerebbe comunque un’elevata concorrenza potenziale, in considerazione dell’assenza
di barriere all’accesso al mercato; ciò sarebbe attestato anche dal successo di 1288 SCT, che è riuscita ad
ottenere una significativa posizione nel mercato italiano nonostante si sia affacciata allo stesso soltanto
all’indomani della liberalizzazione. Sul punto giova effettuare alcune osservazioni, precisamente in merito
alle effettive condizioni di accesso al mercato, al contesto in cui un futuro ingresso si collocherebbe e alla
necessità di confrontarsi con l’incumbent Seat.
87. Quanto al primo aspetto, è stato ricordato che l’ingresso nel mercato della directory assistance impone
ingenti investimenti in comunicazione, indispensabili per richiamare la clientela, e la predisposizione di un
database ampio ed accurato, necessario per assicurare la qualità della risposta e quindi preservare la
clientela acquisita. Relativamente poi al contesto di mercato, giova ricordare che un eventuale nuovo
entrante, diversamente da quanto avvenuto in occasione della liberalizzazione, non si dovrebbe confrontare
70 In particolare l’indice HHI passerebbe: per le quote espresse in volume da 3128 a 4402, per le quote in valore senza raccolta
pubblicitaria da 3114 a 4266, per le quote in valore con raccolta pubblicitaria da 4036 a 5116.
71 Cfr. verbale audizione Vodafone del 13 febbraio 2007.
72 Cfr. Relazione Semestrale di Seat Pagine Gialle Spa al 30 giugno 2006: “nel primo semestre ha raggiunto il suo pieno sviluppo
l’attività di promozione del nuovo servizio di assistenza telefonica 12.40 … , attività sostenuta da una importante campagna
pubblicitaria. La liberalizzazione del mercato dell’assistenza telefonica ‘di base’ (vecchio servizio 12 e 412), pur non avendo un
impatto diretto sul servizio a valore aggiunto fornito da 89.24.24, ha ulteriormente stimolato lo sviluppo e la promozione di questo
servizio, che ha visto l’aggiunta di nuove funzionalità e una crescita degli investimenti pubblicitari a supporto del brand” (pag. 41,
enfasi aggiunte).
73 Cfr. verbale audizione Seat del 22 febbraio 2007.
con un contesto in cui l’eliminazione della tradizionale numerazione “12” ha determinato una domanda
insoddisfatta e alla ricerca di un fornitore sostitutivo del servizio, bensì con una situazione in cui i principali
operatori si sono ormai consolidati e hanno acquisito una propria base clienti. Di conseguenza, parte
dell’investimento comunicazionale del nuovo entrante dovrebbe essere speso per indurre la clientela servita
dai concorrenti a rivolgersi al proprio servizio, senza verosimilmente disporre di un livello qualitativo
talmente superiore da giustificare il cambiamento di operatore e, soprattutto, senza poter sfruttare come
elemento di maggior richiamo la leva prezzo, data la più volte evidenziata anelasticità della domanda. A
questi rilievi si aggiunga, infine, il terzo elemento che qui rileva, vale a dire la necessità di competere con
Seat.
88. Al riguardo, occorre ribadire che Seat dispone di marchi e numerazioni sedimentate nella clientela e di
un database estremamente articolato, di modo che gli sforzi di un ipotetico nuovo entrante per replicare e
superare la forza di Seat risulterebbero estremamente consistenti. In più, il nuovo soggetto dovrebbe tener
conto del fatto che, a parità di chiamate rispetto a Seat, soffrirebbe comunque di uno svantaggio
competitivo, in quanto Seat può contare su un’importante fonte di finanziamento aggiuntiva preclusa a chi
non disponga di una rete di vendita ramificata sul territorio, rappresentata dalla raccolta pubblicitaria
derivante dalla vendita di keywords. Ciò impatterebbe sulle risorse disponibili nel tempo per sostenere gli
investimenti in comunicazione e qualità per le due imprese, con un evidente squilibrio a favore di Seat.
Date le condizioni di mercato appena richiamate, appare improbabile che un nuovo soggetto abbia interesse
ad entrare nel mercato della directory assistance nel prossimo futuro. Peraltro, l’esperienza maturata negli
altri Paesi europei non sembra prospettare un apprezzabile sviluppo del mercato nei prossimi anni, dato che
– come ricordato – la generale e consistente contrazione del volume delle chiamate a seguito della
liberalizzazione del servizio, che ha interessato tutti i principali mercati europei ed è stata nell’ordine del
40-60%, non ha mostrato sinora inversioni di tendenza.
89. Occorre, infine, sottolineare che, a conclusione dell’operazione, verrebbe indubbiamente a diminuire il
benessere dei consumatori, in quanto la probabile eliminazione del marchio “1288” comporterebbe la
riduzione delle possibilità di scelta per i consumatori, nonché la perdita di uno degli operatori specializzati
in directory assistance. Considerata, inoltre, l’assenza di capacità produttiva in eccesso da parte di Seat (la
quale ha dichiarato di non disporre attualmente di tale capacità eccedente presso i propri call center), la
concentrazione della domanda presso le numerazioni dell’impresa acquirente, potrebbe causare una perdita
di efficienza del servizio, con effetti negativi sui consumatori, che dovrebbero sostenere tempi di attesa più
lunghi, nonché costi più elevati.
A questo proposito, Seat ha dichiarato di non avere ancora formulato un preciso piano industriale
relativamente all’acquisizione, limitandosi ad ipotizzare solo alcune alternative possibili: [omissis], ed ha,
invece dichiarato che “l’interesse all’acquisizione da parte di Seat si basa principalmente sulla possibilità
di crescita in uno dei propri settori di interesse”.
90. Le Parti hanno dichiarato una generica disponibilità a considerare l’adozione di iniziative atte a limitare
gli effetti restrittivi dell’operazione74, che, tuttavia, non risultano idonee a salvaguardare il livello di
concorrenza nel mercato di riferimento. In particolare, anche in caso di una migrazione neutra della
clientela di 1288 SCT verso le altre numerazioni disponibili, appare probabile una confluenza del maggior
numero di chiamate verso i servizi Seat, in ragione della maggiore notorietà del marchio e dei continui
investimenti pubblicitari effettuati dall’operatore dominante. Allo stesso tempo, la pubblicizzazione delle
altre numerazioni dei servizi di directory assistance nell’Avantielenco delle Pagine Bianche, oltre a
rappresentare una misura di carattere regolamentare, non sembra idonea a promuovere i servizi alternativi a
quelli di Seat, laddove gli annuari cartacei Pagine Bianche e Pagine Gialle richiamano ripetutamente i
numeri dei servizi telefonici e on line del gruppo Seat.
74 Si veda paragrafo IV.E, punto i) lett.d).
B) LA DELIBERA DELL’AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI
91. In data 12 marzo 2007 è stato inviato all’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom) lo
schema di provvedimento di chiusura del presente procedimento ai fini dell’emanazione del relativo parere,
ai sensi dell’articolo 1, comma 6, lettera c), n. 11, della legge n. 249 del 31 luglio 1997.
92. Nella delibera, pervenuta in data 2 aprile 2007, l’AGCom ha espresso parere non favorevole allo
schema di provvedimento concernente l’operazione di concentrazione in esame, sulla base delle seguenti
considerazioni.
93. Per quanto riguarda l’individuazione dei mercati rilevanti, l’AGCom condivide che i servizi di
informazioni abbonati offerti via telefono – da rete fissa e mobile – sono soltanto parzialmente sostituibili
con le altre modalità di acquisizione delle informazioni sugli abbonati telefonici che utilizzano piattaforme
diverse (elenchi cartacei, Internet o CD-Rom), portando, pertanto, all’identificazione di mercati distinti,
benché contigui.
Tuttavia, l’AGCom ritiene opportuno osservare che, nell’ambito delle analisi di mercato condotte sulla base
della Raccomandazione della Commissione europea n. 2003/311/CE, i servizi da rete fissa e quelli da rete
mobile sono stati considerati non sostituibili, a motivo delle differenti caratteristiche sottostanti le modalità
di fruizione (staticità/mobilità) e delle condizioni economiche di fornitura. In tal senso l’AGCom ha
riscontrato la sussistenza di caratteristiche di non piena sostituibilità tra i servizi informazioni abbonati
forniti attraverso la rete telefonica fissa e quelli offerti attraverso le reti mobili75.
94. Con riferimento alla posizione di mercato detenuta da Seat, l’AGCom non ritiene pienamente
condivisibili le valutazioni effettuate dall’Autorità in quanto la considerazione di due mercati distinti per i
servizi informazioni abbonati forniti da rete fissa e mobile potrebbe condurre a conclusioni diverse riguardo
agli effetti dell’operazione di concentrazione in esame, soprattutto perciò che concerne i servizi forniti da
rete mobile. In particolare, l’AGCom sottolinea la rilevanza dell’integrazione verticale degli operatori
mobili che offrono a loro volta servizi informazioni abbonati, nonché la strategicità della variabile prezzo
quale leva competitiva nel mercato considerato.
95. Gli operatori mobili che offrono servizi di informazioni abbonati dispongono, infatti, secondo l’analisi
condotta dall’AGCom nell’ambito della consultazione sul mercato 15bis, di significativi vantaggi
competitivi in relazione alla fornitura dei servizi di originazione delle chiamate da rete mobile, attualmente
non soggetta a regolamentazione. Pertanto, tali operatori possono attenuare significativamente il potere di
mercato dell’impresa dominante nel mercato dei servizi informazioni abbonati, anche attraverso l’adozione
di pratiche di price squeeze, precluse agli operatori non integrati a monte nei servizi di raccolta delle
chiamate. Secondo l’AGCom tali vantaggi competitivi possono attenuare significativamente un eventuale
potere di mercato dell’impresa leader nel mercato dei servizi informazioni abbonati. Diversamente, nel caso
di chiamate provenienti da rete fissa, essendo le condizioni di raccolta regolate, tale vantaggio competitivo
non sussiste. Infine, nel caso delle chiamate provenienti da rete fissa, il prezzo finale dei servizi
informazioni abbonati risulta limitato dall’introduzione di un prezzo massimo nell’ambito della delibera
dell’AGCom n. 8/06/CIR76.
96. Da ultimo l’AGCom richiama quanto evidenziato nella propria delibera n. 504/06/CONS77 in cui è stato
rilevato che i prezzi praticati per la fornitura di servizi informazioni abbonati da rete mobile appaiono
particolarmente elevati, soprattutto se confrontati con quelli degli equivalenti servizi forniti da rete fissa.
97. Sulla base delle argomentazioni esposte, pertanto, l’AGCom ha espresso parere non favorevole allo
schema di provvedimento predisposto dall’Autorità.
75 Cfr. delibera n. 732/06/CONS relativa alla “Consultazione pubblica sull’identificazione ed analisi del mercato dell’originazione nelle
reti mobili delle chiamate verso numerazioni non geografiche, sulla valutazione di sussistenza del significativo potere di mercato per le
imprese ivi operanti e sugli obblighi regolamentari cui vanno soggette le imprese che dispongono di un tale potere (convenzionalmente
indicato come mercato n. 15 bis)” in G.U. n. 4 del 5 gennaio 2007.
76 Delibera n. 8/06/CIR riguardante “Misure in merito ai prezzi massimi per le chiamate dirette alle numerazioni per servizi di
informazione abbonati e originate da rete fissa ed alla informazione sui prezzi del completamento di chiamata” in G.U. n. 55 del 7
marzo 2006.
77 Riguardante le “Misure urgenti in materia di fissazione dei prezzi del servizio di originazione da rete mobile di chiamate verso
numerazioni non geografiche relative al servizio informazione abbonati” in G.U. del 29 settembre 2006, n.227.
C) VALUTAZIONI
98. In relazione alle principali osservazioni svolte dall’AGCom, si evidenzia quanto segue. In primo luogo
si sottolinea che, per quanto riguarda la definizione del mercato dei servizi informazioni abbonati via
telefono, occorre chiarire che un’eventuale distinzione tra servizi forniti su rete fissa o su rete mobile deve
fondarsi su una specifica analisi di sostituibilità tra le due modalità di fruizione.
In tal senso, vale preliminarmente considerare che in ambito nazionale si riscontra la presenza contestuale
per i consumatori del servizio di telefonia fissa e di una o più utenze mobili: ciò consente alla maggior parte
della clientela di scegliere la modalità di fruizione dei servizi informativi via telefono più consona alla
situazione in cui si viene a trovare, tenuto conto dell’articolazione dei prezzi per i due tipi di chiamata. In
generale, la scelta della chiamata da mobile è operata nel caso di mobilità, mentre risulta tuttora preferita la
chiamata da fisso per coloro che dispongono di una tale linea (in ambito residenziale o lavorativo): ciò in
ragione della migliore qualità di comunicazione che la linea fissa presenta rispetto a quella mobile, nonché
del prezzo che risulta mediamente inferiore per i servizi informazioni abbonati offerti dalla totalità degli
operatori.
Allo stato, pertanto, non è possibile sostenere un’assenza di sostituibilità dal lato della domanda tra servizi
informazioni abbonati forniti su rete fissa o mobile.
Anche per quanto riguarda le caratteristiche dell’offerta si evidenzia l’assoluta uniformità del servizio che
viene equivalentemente prestato con le stesse modalità e tramite i medesimi call center da ciascun operatore
di DA, sia nel caso di chiamate provenienti da mobile che da fisso, nonché la totale assenza di strategie
commerciali volte a segmentare al domanda proveniente da rete fissa o mobile.
99. Una tale posizione è peraltro confermata anche dalla costante prassi dell’Autorità78 e della Commissione
europea79 relativamente ai casi riguardanti i servizi di DA, per i quali il mercato considerato è stato sinora
quello relativo ai servizi di informazioni abbonati via telefono, senza alcuna distinzione tra i tipi di reti fissa
o mobile utilizzate80.
100. Per quanto riguarda la possibilità evidenziata dall’AGCom che gli operatori mobili verticalmente
integrati nell’offerta di servizi di informazioni abbonati contribuiscano ad attenuare l’incremento del potere
di mercato di Seat a seguito della concentrazione, occorre rilevare che finora non è possibile riscontrare una
tale pressione competitiva da parte di questi soggetti. In particolare, si osserva che sia TI (per la chiamate da
mobile) che Vodafone hanno mantenuto i prezzi finali per i servizi informazioni abbonati allineati a quelli
praticati da Seat per le chiamate da mobile verso i propri numeri “1240” e “89.24.24”81.
101. A questo proposito vale richiamare quanto evidenziato dalla Commissione europea nell’ambito
dell’avvio della fase due di esame della proposta di regolazione del mercato 15bis presentata
dall’AGCom82. In questo caso la Commissione ha rilevato che anche in presenza di operatori mobili
verticalmente integrati nell’offerta di servizi al dettaglio di DA, in alcuni casi i prezzi dei servizi offerti da
operatori indipendenti, quali Seat, 1288 e Il Numero, sono inferiori a quelli offerti dagli operatori mobili
integrati: in particolare, il principale operatore mobile Telecom Italia ha subito un significativo calo della
propria quota di mercato a seguito della liberalizzazione dei servizi. Sulla base di tali evidenze, la
Commissione ha ritenuto che è difficile ipotizzare l’utilizzo di una leva di mercato (market leveraging) dal
mercato dell’originazione delle chiamate verso il mercato dei servizi di DA da parte degli operatori mobili
integrati.
78 Provvedimento n. 15113 sul caso C7417 – Millenium Directory Holding-Fininvest/Pagine Italia, in Boll. 3/2006; Provvedimento n.
8696 sul caso C4112 – Seat Pagine Gialle/Telegate Holding, in Boll. 38/2000.
79 Caso M1957 Viag Interkom/Telenor Media del 14 giugno 2000; caso M2468 Seat Pagine Gialle/Eniro del 27 giugno 2001.
80 A questo proposito si consideri che anche nella più recente prassi di un’autorità di concorrenza quale l’Office of Fair Trading il
mercato rilevante, ai fini della valutazione degli effetti dell’operazione di concentrazione InfoNXX-Kandel sul mercato britannico, è
stato definito quello dei servizi al dettaglio di directory enquiry via telefono, senza alcuna distinzione tra chiamate effettuate su rete
fissa o mobile (cfr. Decisione dell’OFT InfoNXX-Kandel del 7 luglio 2006).
81 Confronta sito dell’AGCom: http://www.agcom.it/operatori/operatori_infoabbonati.htm.
82 La delibera n. 732/06/CONS relativa alla “Consultazione pubblica sull’identificazione ed analisi del mercato dell’originazione nelle
reti mobili delle chiamate verso numerazioni non geografiche, sulla valutazione di sussistenza del significativo potere di mercato per
le imprese ivi operanti e sugli obblighi regolamentari cui vanno soggette le imprese che dispongono di un tale potere
(convenzionalmente indicato come mercato n. 15 bis)”, in G.U. n. 4 del 5 gennaio 2007, è stata inviata alla Commissione nel gennaio
2007. La Commissione ha avviato la fase due di esame ai sensi dell’art. 7.4 della direttiva quadro con comunicazione del 7 febbraio
2007, consultabile sul sito http://forum.europa.eu.int/Public/irc/infso/ecctf/home.
102. Per quanto riguarda le chiamate verso servizi di DA effettuate da rete fissa, per le quali è fissato in via
regolamentare un prezzo massimo, gli operatori hanno tutti scelto di posizionarsi sul livello di prezzo più
elevato, sterilizzando, pertanto la variabile prezzo come strumento di confronto competitivo. Questo non ha,
tuttavia, impedito a Seat di avvantaggiarsi, come illustrato nelle risultanze istruttorie, conquistando ulteriori
quote di mercato in virtù della notorietà del proprio marchio e del rilevante investimento pubblicitario.
RITENUTO, pertanto, in difformità al parere dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, che
l’operazione in esame, ai sensi di quanto disposto dall’art. 6 della legge 287/90, conduce al rafforzamento di
una posizione dominante tale da ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza nel mercato
nazionale dei servizi di informazioni abbonati via telefono;
DELIBERA
di vietare, ai sensi dell’art. 18, comma 1, della legge n. 287/90, l’esecuzione dell’operazione di
concentrazione tra Seat PAGINE GIALLE S.p.A. e 1288 SCT S.r.l..
Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e successivamente pubblicato ai sensi di
legge.
Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell’articolo 33,
comma 1, della legge n. 287/90, entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso.
p. IL SEGRETARIO GENERALE
Francesca Romana Ferrii
IL PRESIDENTE
Antonio Catricalà