Research International dichiara che gli italiani passano 198 milioni d’ore sul web la settimana. Il convegno “Idee, carta e tecnologia” dell’Università Bocconi di Milano ricorda che lo fanno smentendo i luoghi comuni.
La ragnatela informatica intrappola (o conquista?) utenti che cercano informazioni, svago, acquisti e un po’ di compagnia, sempre di più al sud, in modo sempre più costante. Ricerca d’informazioni per approfondimento, scrittura d’e-mail, lettura delle ultime notizie, divertimento e acquisti via eBay: questa è la top five delle abitudini on-line degli italiani. Le fasce d’età più comuni tra i naviganti sono rispettivamente dai 18 ai 34 anni, giovani che si connettono principalmente da casa, e dai 35 e i 44 anni, adulti che sfruttano la rete dalla postazione di lavoro. Al sud l’incremento dell’uso di internet sembra vincere sul nord. In particolare nei comuni di Palermo e Brindisi gli utenti sono sempre più impegnati in conversazioni in chat e aste on-line.
La notizia che sorprende è invece quella discussa durante il convegno “Idee, carta e tecnologia” dell’Università Bocconi di Milano: al contrario delle apparenze sono i giovani, nonostante il maggior numero di ore trascorse di fronte ad uno schermo, ad essere nostalgici di carta e penna, molto più d’adulti e manager, quasi dipendenti dal reperimento immediato e semplice d’informazioni sulla rete. L’Italia abbatte un luogo comune lasciando spazio ad una riflessione: se l’acronimo PC non significasse più personal computer, ma “privato compagno” di ricerche in rete? (M.M.)