Secolo XIX: Vaccari fa i nomi

Un anno fa sotto inchiesta per l’identikit del “maniaco dell’ascensore”, oggi paladino della giustizia in una Genova travolta dagli scandali.
 
Si deve essere preso proprio una bella rivincita Lanfranco Vaccari, milanese, cinquantasei anni, da cinque direttore del quotidiano genovese il “Secolo XIX”. Essì, un anno fa, assieme ad altri cinque giornalisti del quotidiano da lui diretto, s’era preso una bella denuncia per aver pubblicato l’identikit del famoso “maniaco dell’ascensore”, personaggio che avrebbe angosciato il capoluogo ligure per almeno un paio d’anni. Ed in città non era certo ben visto, doveva quasi nascondersi. Oggi, in una Genova tormentata giornalmente dal mille scandali e scandalucci, lui è sempre quello che fa i nomi (e stavolta non si becca denunce) e s’è guadagnato la nomea di duro, di uno che non si fa intimidire. A Genova, come riporta Prima Comunicazione, negli ultimi due anni è successo proprio di tutto, dall’arresto del Presidente dell’Ente porto, Giovanni Novi, alle nomine politiche dei primari degli ospedali che ha buttato nella bufera la Regione, fino alle elezioni per il nuovo rettore dell’università segnate da sospetti di clientelismo da parte dei due principali candidati ed il progetto di Renzo Piano per il nuovo waterfront della città andato arenato. Per non parlare della ciliegina sulla torta di questo “magic moment” genovese, costituita dall’inchiesta che rischia di far cadere tante teste eccellenti all’interno della giunta comunale del sindaco Marta Vincenzi, sulle presunte tangenti per le forniture di carni alle mense comunali, che ha portato in carcere il portavoce Stefano Francesca, due consiglieri comunali ex Ds e alle dimissioni due assessori del Partito Democratico. In tutto questo maremoto, che rischia di spostare definitivamente la bilancia del potere a Genova verso nuovi lidi, chi ne ha approfittato è stato il quotidiano cittadino, il “Secolo XIX”, erettosi a paladino dell’informazione, che non ha avuto remore nel documentare, con tanto di nomi e cognomi, tutte le malefatte compiute. E Lanfranco Vaccari, direttore del quotidiano, compiaciuto commenta: “Che succede a Genova? Beh, adesso capita che se faccio due passi in centro la gente mi sorride, mi saluta e qualche volta mi ferma per farmi i complimenti. Un anno fa mi guardavano storto, come fossi un alieno”. (G.M. per NL)
 

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