Non si può certo negare che il Ministero della Pubblica Istruzione stia impegnando energie per incentivare le “buone prassi” nell’uso del web. Non solo, infatti, il ministro Gelmini ormai adopera largamente il linguaggio web per comunicare con gli studenti, ma lodevole è stata l’iniziativa del concorso “Racconta il web”, di recente emanazione. Infatti, in collaborazione con CASPUR (Consorzio Interuniversitario per le Applicazioni di Supercalcolo Per Università e Ricerca), questo concorso cerca di sensibilizzare i giovani nei confronti della rete e, soprattutto, ad un uso consapevole di essa. Possono partecipare gli studenti del primo biennio delle superiori, coordinati da un docente. Il mezzo espressivo può essere un breve video o una novella e gli argomenti da trattare vanno dalla chat alla posta elettronica e lo spam, dal P2P alle truffe economiche online. Curioso che sia prevista la modalità del racconto o della novella per affrontare tematiche così tecnologiche, ma probabilmente è un interessante esperimento per coniugare due mondi, solo apparentemente lontani : quello letterario e quello tecnologico. Il bando del concorso è corredato da un utile manuale in cui le tematiche da affrontare vengono spiegate ai giovani. Dov’è la notizia? La notizia è che finalmente la scuola affronta il mondo “esterno”, quello della quotidianità, sempre relegato dietro la lavagna! E lo fa senza rincorrere inutili “modernismi” o dimettendosi dalla sua funzione educativa. Esprimere le proprie idee su argomenti così tecnici con un mezzo espressivo squisitamente letterario, come il racconto o la novella, è la via giusta per non abdicare rispetto alla nostra cultura umanistica, pur affrontando tematiche estremamente contemporanee. D’altra parte un altro segnale importante è stato dato negli Esami di Stato (la cosiddetta “maturità) attualmente in corso. Uno dei titoli assegnati per redigere un articolo di giornale o un saggio breve, nell’ambito tecnico-scientifico, era: Social Network, Internet, New Media. E gli allievi hanno particolarmente gradito. (Antonio F. Vinci per NL)