Schedare e archiviare tutte le utenze telefoniche per combattere l’evasione fiscale, a partire dal settore immobiliare. Il Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, è certo che la misura avrà un forte effetto deterrente sugli evasori. Così, con la legge finanziaria del 2008, arriverà con tutta probabilità anche il relativo provvedimento. Sarà l’emendamento all’articolo 5, intitolato “Comunicazione utenze telefoniche”, a prevedere la trasmissione all’Agenzia delle Entrate delle utenze a telefoni fissi e cellulari. La tracciabilità di queste ultime è solo la più recente delle misure, dopo l’anagrafe dei conti correnti bancari e la banca dati delle utenze luce e gas, senza dimenticare la banca dati del Dna. Nella relazione tecnica con cui Canzio ha presentato al Senato i dettagli del provvedimento, si legge che esso “trova giustificazione nella necessità di intensificare l’attività di contrasto all’evasione fiscale, principalmente nel settore immobiliare e più in generale nell’ambito dell’economia sommersa”. Infatti, gli annunci del settore delle locuzioni, nel commercio elettronico, nelle aste on-line, nel mercato delle ristrutturazioni e delle riparazioni, contengono spesso un contatto telefonico non verificabile. Dunque è ipotizzabile che i primissimi controlli del Fisco riguarderanno proprio i numeri telefonici che compaiono negli annunci immobiliari. Se il Garante della privacy, Francesco Pizzetti, non opporrà ostacoli al provvedimento, si ipotizza che esso porterà al recupero di quindici milioni di euro nel 2008, fino a venticinque milioni nel 2010. La comunicazione all’Agenzia delle Entrate delle utenze inizierà a partire dai contratti attivati nell’anno in corso, entro il 31 luglio del 2008, ovvero almeno novanta giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In questo modo, i vari operatori telefonici avrebbero il tempo di adeguare i propri sistemi informativi in modo da consentire la comunicazione dei dati per via telematica. (Mara Clemente per NL)