I dati rivelano che in Italia si ascolta in media almeno 60 minuti di musica al giorno e che quest’ultima è considerata un bene primario che porta nel nostro vissuto quotidiano evasione e divertimento (91% degli intervistati). In questo contesto, la musica diffusa negli spazi pubblici è considerata tipica e gradita soprattutto in contesti commerciali come gli shopping center (72% degli intervistati), oppure i luoghi legati al consumo di tempo libero come bar e locali (78%), palestre (76%) e centri benessere (70%).
È particolarmente significativo che venga chiesto un incremento di musica negli spazi di transito e di attesa, nei “non luoghi” che costellano il nostro quotidiano. Il 75% degli intervistati, infatti, vorrebbe ascoltare musica diffusa nelle sale di attesa di aeroporti e stazioni, il 72% in quelle degli studi medici e il 67% mentre viaggia in treno.
Se da un lato, quindi, la ricettività del pubblico della musica sembra “ricalcare” l’offerta attuale, dall’altro, esiste un desiderio molto marcato di sperimentare contesti alternativi a quelli considerati “tipici”. Questa esigenza è dimostrata anche dalla richiesta da parte del 90% degli intervistati che nel futuro vi sia una maggiore attenzione alla progettazione sonora dei luoghi pubblici.