Cresce ancora la cultura dell’utilizzo legale di musica. SCF Società Consortile Fonografici, collecting society che in Italia rappresenta artisti e case discografiche nella raccolta dei diritti discografici, presenta i risultati di bilancio relativi all’anno 2007.
La raccolta di diritti derivanti dall’utilizzo in pubblico di musica registrata ammonta a 34,6 milioni di euro, e registra un incremento di quasi il 6% rispetto al 2006. Lo scorso anno fu solo dell’1% rispetto al 2005. “Siamo molto soddisfatti dei risultati raggiunti nel 2007 nonostante un contenimento della crescita, imputabile in gran parte a fattori esogeni: decisive sono state, indubbiamente, la contrazione registrata nella raccolta dei diritti presso le discoteche, attività che fino alla fine del 2006 è stata svolta su nostro mandato da Siae e la riduzione della raccolta dei diritti di copia privata, anch’essa gestita da SIAE. Nonostante ciò il bilancio della nostra attività è molto positivo: rileviamo, infatti, con soddisfazione, la progressiva crescita della cultura dell’utilizzo legale di musica presso i pubblici esercizi che, sempre più, riconoscono il pagamento dei diritti discografici accanto ai diritti d’autore, legittimando il nostro ruolo di collecting society in materia di diritti musicali”, commenta Gianluigi Chiodaroli, Presidente di SCF. Un vero e proprio exploit è rappresentato dalla raccolta dei diritti in pubblici esercizi, che passano dai 30.600 euro del 2006 ai 618.000 euro del 2007 con un incremento del 2000%. Inoltre, grazie agli accordi quadro sottoscritti con le associazioni di categoria (Federalberghi, Confindustria Alberghi, AICA) crescono anche le royalties derivanti dall’utilizzo del repertorio discografico da parte delle strutture alberghiere (+ 295%). Da notare anche le recenti novità in materia di forma societaria. L’assemblea dei soci di SCF ha nei giorni scorsi deliberato una modifica dello statuto che trasforma di fatto SCF da società consortile in consorzio di imprese con attività esterna. (M.P. per NL)