SCF – il consorzio che in Italia rappresenta l’industria discografica nella raccolta dei diritti dovuti ad artisti e produttori per la musica registrata trasmessa in pubblico – plaude al provvedimento di regolamentazione varato ieri dall’Agcom, che interessa in mondo web radio e web tv.
“Attendiamo di leggere il provvedimento nel dettaglio ma, da quanto abbiamo appreso, l’Agcom avrebbe optato per una linea meno rigida rispetto alle ipotesi iniziali. Sono stati introdotti meccanismi congrui, in grado, cioè, di coniugare l’esigenza – da noi pienamente condivisa – di introdurre principi di trasparenza per le trasmissioni via web, con il rispetto delle caratteristiche specifiche del mercato di riferimento. Accogliamo dunque con favore queste misure equilibrate che riaffermano la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in rete – e tra questi i “diritti connessi discografici” per la trasmissione di musica – senza al contempo penalizzare le piccole emittenti”, commenta Saverio Lupica, Presidente di SCF Consorzio Fonografici. “Il panorama delle web radio e web tv nel nostro paese è, infatti, prevalentemente costituito da micro realtà che operano sul territorio senza finalità lucrative e senza un modello di business strutturato. Una regolamentazione stringente avrebbe decisamente messo a dura prova l’esistenza di oltre 300 progetti tra web tv e web radio. Viene così preservato e valorizzato quello che è a tutti gli effetti un promettente e comune patrimonio creativo e culturale, prevalentemente a vocazione amatoriale, che trova espressione nell’unicità nella propria formula: quella di proposta informativa ‘iperlocalizzata’, con finalità di natura sociale che, per ragioni prima di tutto di buon senso, difficilmente può essere equiparata ai progetti di operatori tradizionali con un modello di business ben strutturato", conclude Saverio Lupica.