Un celebre volto della CNN è stato arrestato (ed immediatamente rilasciato) all’interno del Central Park di New York per possesso di stupefacenti e per aver violato il coprifuoco (le leggi newyorchesi parlano chiaro: non è consentito entrare nel parco dopo l’una di notte). Sono le 3.40 quando una pattuglia della polizia si accorge di due ombre all’interno del parco; gli agenti entrano e bloccano due uomini: uno di questi è il noto giornalista britannico della CNN, Richard Quest. Dalla perquisizione gli agenti scoprono che uno dei due individui ha una corda che lega genitali e collo, e un “giocattolo sessuale” all’interno di uno stivale. Il giornalista, a questo punto, si sente obbligato a rivelare di essere anche in possesso di una bustina di anfetamine. Scatta l’arresto, conclusosi poche ore dopo, dal momento che Quest accetta di seguire sei mesi di terapia antidroga. Se la terapia darà risultati positivi, le incriminazioni cadranno. Richard Quest è uno dei volti più noti della CNN, si è affermato nel campo del giornalismo economico lavorando come corrispondente per la BBC da New York, è responsabile di un programma che porta il suo nome e, contemporaneamente, protagonista di “CNN Business Traveller”. Gestisce inoltre un blog ricco di indicazioni e consigli per chi compie viaggi intercontinentali. Lo stile di Quest è anti-convenzionale, ricco di humor inglese (proverbialmente discutibile) e autoironia. Spesso è egli stesso il protagonista dei propri servizi poiché impegnato nel tentativo di immedesimarsi nei problemi dei turisti e dei viaggiatori che spesso si trovano di fronte a numerose difficoltà durante i loro viaggi. Dietro a questa facciata divertente si nasconde un giornalista capace e preparato che in passato ha realizzato servizi su grandi eventi: dai conflitti in medio oriente alla morte di Arafat, dai funerali di Giovanni Paolo II alla strage di Lockerbie. L’emittente araba Al Jazeera cercò di inserirlo tra i propri giornalisti ma Quest rifiutò spiegando di essere gay ed ebreo e pertanto non adatto per gli usi e i costumi della nota emittente televisiva del medio oriente. Sulla vicenda la Cnn si è limitata ad un politically correct “no comment”. (Silvia Bianchi per NL)