Giovedì scorso il parterre de roi di Annozero annoverava un buon numero di giornalisti di prima fascia: Mentana, Feltri, il solito Belpietro, Zucconi.
E poi Al Gore, ospite d’eccezione: uno di quelli che non si vede spesso parlare in diretta sui teleschermi alle nostre latitudini. L’argomento del giorno era, ovviamente, il risultato delle amministrative, il ballottaggio a Milano, con alcune finestre sul problema dei rifiuti – irrisolto – a Napoli. E cosa c’entrava Al Gore? Nel corso della puntata lo si è capito. Il Premio Nobel, Premio Oscar ed ex vice-Presidente degli Stati Uniti era lì in veste di editore di Current Tv, l’emittente che da tre anni ha puntato molto sul mercato italiano e trasmette sul satellite, all’interno del pacchetto Sky, con cui negli ultimi mesi vi sono state diverse tensioni. Informazione indipendente: è ciò di cui l’Italia ha bisogno, pensava – a ragione – Al Gore. A fronte di una tv certamente libera e chiaramente di qualità, i risultati in termini di ascolto hanno sempre lasciato gli editori, lo stesso Gore e il direttore italiano Tommaso Tessarolo, nella speranza di fare un salto che non è mai arrivato. Nel primo trimestre di quest’anno, anzi, Auditel ha riscontrato un calo d’ascolto, nell’ordine di due, trecento spettatori mensili nel giorno medio, con una punta di 2500 in meno nel mese di marzo (a fronte della discreta performance di oltre 5000 spettatori medi nel marzo 2010). Secondo la tesi espressa da Gore nel corso di Annozero, la volontà del network satellitare diretto in Italia da Tom Mockridge di abbassare notevolmente l’offerta per il rinnovo dell’accordo con Current Tv deriverebbe da una sorta di complotto politico-economico a livello planetario. Sky tenterebbe, in questo modo, di boicottare la tv indipendente sul mercato italiano per via della precisa volontà di Mr. Murdoch, adirato con l’editore Gore per l’assunzione, nella versione USA del network, di voci critiche nei confronti del suo impero. Ulteriore ipotesi ventilata da altre voci sosterrebbe, invece, che Berlusconi avrebbe proposto un patto di ferro al suo ex amico, che prevedrebbe una frequenza sul digitale terrestre in cambio del boicottaggio di Current Tv. Possibilità, entrambe non da escludere, lavorando un po’ di fantasia. Ma il quotidiano economico ItaliaOggi propone un terzo punto di vista sulla vicenda, riportando le voci dei vertici di Sky Italia. Come gli addetti ai lavori sanno bene, il contratto di Current con Sky scade il prossimo 31 luglio. Data la stretta economica, gli ultimi rinnovi con cui il braccio italiano di News Corp. si è trovato negoziare hanno riscontrato molti punti di scontro: in passato Murdoch proponeva tendenzialmente agli operatori satellitari il corrispettivo di un milione di euro annui ogni mille spettatori nel giorno medio. Il contratto di Current, che si appresta a scadere, prevede il pagamento, da parte della piattaforma, di circa sette milioni di euro (dieci milioni di dollari) dilazionati nell’arco di tre anni: circa 2,3 milioni annui, poco meno del citato milione per mille spettatori nel giorno medio. Il contratto, scrive ItaliaOggi, si sarebbe rinnovato automaticamente al raggiungimento dei 4500 spettatori, cifra che Current ha raggiunto (o superato) solo due volte in tre anni: nel marzo e nel settembre 2010. Poi è sempre stata al di sotto di questa soglia e, come illustra Auditel, i primi mesi di quest’anno stanno confermando un trend al ribasso. Sono, quindi, iniziate le trattative, con Sky a fare la parte del leone (come già accaduto, secondo il quotidiano, con altri network: SitCom e Discovery Channel, ad esempio, che in cambio della riduzione del 30% dell’importo pagato da Sky hanno potuto eliminare il vincolo d’esclusiva e, quindi, trasmettere sul digitale terrestre). Le trattative vanno avanti anche se, come spiega Mockridge, “Joel Hyatt (ceo di Current Media, ndr) ha deciso di non accettare la nostra offerta (presentata, secondo indiscrezioni, lo scorso 13 maggio, con remunerazione ridotta del 30% come nei casi prima citati) e ha chiesto invece di avere il doppio di quanto Current percepisce attualmente, una cifra che arriva ad essere vicina ai 10 milioni di dollari. Si tratta di una cifra decisamente troppo alta, specie in relazione alle recenti performance del canale”. Secondo ItaliaOggi, e anche i vertici di Sky Italia, perciò, non si tratterebbe di alcuna cospirazione politica, bensì di meri problemi di accordi economici. (G.M. per NL)