L’emittente della Repubblica del Titano continua nel suo programma di espansione multipiattaforma. Dopo l’accordo con Eutelsat per la diffusione via satellite, San Marino RTV si associa ai bouquet più diffusi e conosciuti sul territorio italiano: Tivusat e Sky, garantendosi così un’audience potenzialmente molto ampia.
In più, grazie ad un accordo con il Ministero dello sviluppo economico italiano, l’emittente potrà trasmettere nei territori confinanti di Emilia Romagna e Marche con propri impianti in tecnologia digitale terrestre. Si conferma così la vocazione “glocal” di San Marino RTV sotto la direzione di Carmen Lasorella, che in una recente intervista a Italia Oggi ha ribadito la linea editoriale: tanta informazione, attenzione alla realtà del territorio ma anche apertura ai temi internazionali e all’innovazione tecnologica. Saranno addirittura due i canali proposti sulla piattaforma satellitare: il primo riproporrà la programmazione terrestre dell’emittente e sarà trasmesso dalla flotta di satelliti HotBird 13° (quella dove puntano la maggior parte delle parabole italiane), mentre il secondo si concentrerà su una non meglio precisata “produzione di servizi”, attraverso gli HotBird 9°. Il “terzo pilastro” dell’emittente continuerà a essere rappresentato dal web, supportato da una redazione specializzata di giovani giornalisti. Lasorella è stata tra l’altro nominata presidente di giuria per l’attribuzione dei “Teletopi” 2010 (il premio per le microweb-tv che fa il verso ai più noti Telegatti), e in tale occasione ha raccontato del suo rapporto con internet, sottolineandone gli aspetti innovativi e di libertà ma anche i pericoli di un’informazione senza filtri, spesso non verificata e quindi inattendibile. Da qui la volontà di costruire un nuovo modo di fare giornalismo, senza ignorare i canali innovativi ma anche mantenendo un forte contatto diretto con la realtà e un’attenta opera di selezione e verifica delle fonti. Un faticoso percorso di mediazione tra vecchie e nuove regole del fare informazione che sta facendo proseliti. Alcuni lo valutano come un tentativo di rinchiudere il giornalismo in rete in modalità superate. Per altri invece rappresenta un imprescindibile cammino verso la maturità. (E.D. per NL)