Di fronte alla diminuzione degli sponsor e dei contributi pubblici (2,5 milioni euro di cui 780 mila provenienti da finanziatori privati), la Fiera del libro di Torino risponde aumentando eventi, novità ed editori per l’edizione 2008 che si terrà dall’8 al 12 maggio. Questo atteggiamento è necessario per confermare le 300 presenze del 2007, nonostante le numerose polemiche nate dal fatto di aver scelto Israele come paese ospitante. In realtà sembra che il vespaio sollevato dopo che alcuni scrittori musulmani hanno declinato l’invito a Torino a causa della presenza di Israele abbia, fin ad ora, solo giovato alla Fiera. I numeri per il 2008 fanno ben sperare: 12.000 gli studenti che hanno già confermato, 1.400 gli editori (75 in più rispetto alla passata edizione e, tra essi, figura Baldini&Castoldi; e ci sono altri 30 editori in attesa) infine ci saranno 800 tra incontri e dibattiti. Elazar Cohen, ministro plenipotenziario dell’ambasciata di Israele a Roma, ha commentato: “Eravamo sotto attacco, è stato un tentativo di demonizzare lo stato di Israele. A fronte di questa minoranza rumorosa, dall’altra parte ci sono state molte voci di incoraggiamento a cominciare dal presidente Napoletano che sarà presente all’inaugurazione”. Dalla Fiera non tardano le repliche. Rolando Piccioni, presidente della fondazione, ha dichiarato che “il governo di Gerusalemme non ha interferito sul programma. Abbiamo offerto a tutti un’opportunità di dialogo”. Nonostante le polemiche, la Fiera del Lingotto è da anni la più fedele testimone dell’editoria italiana che, secondo una ricerca realizzata da ACNielsen su commissione dell’Aie (Associazione italiana editori) sta vivendo una vera e propria rivoluzione a causa dei multistore. Questo canale di distribuzione infatti oggi attira il 22% degli acquirenti di libri e per la maggior parte sono giovani a prediligerlo (il 29% dei ragazzi, ovvero 1 su 3 sceglie proprio il multistore per comprare libri). Il 24% preferisce ancora le librerie tradizionali mentre il 14% acquista libri al supermercato. All’interno di questi nuovi spazi il 7% dei clienti acquista musica e il 4% cinema. Focalizzando lo sguardo solo sui centri commerciali è emerso che il 19% degli italiani preferisce acquistare libri al multistore, il 26% dice lo stesso per la musica e il 15% per il cinema. Si delinea in questo modo un nuovo tipo di cliente che può essere conquistato con eventi come la Fiera di Torino o il Festival della letteratura di Mantova o ancora con manifestazioni locali come Portici di carta che, il 29 e 30 settembre 2007, ha attirato a Torino ben 250 mila persone facendo vendere 80 mila libri. In questo clima positivo per il mondo dell’editoria crescono anche i piccoli e piccolissimi editori. Basta pensare che il 33% dei 75 che lo scorso anno furono invitati gratuitamente si ripresenteranno a maggio in Fiera con un proprio spazio. Allo scopo di scoprire i prodotti letterari da trasformare in film e fiction, anche per l’edizione 2008 è stato confermato anche l’International book forum, che sarà teatro di incontro di 170 delegati internazionali, 150 editori e agenti, 20 produttori televisivi e cinematografici (tra essi figura anche 20th Century Fox). Come ha recentemente riportato ItaliaOggi, tra i momenti più attesi della cinque giorni letteraria Torinese ci sono la presentazione del seguito de La Casta di Rizzo e Stella e I custodi del libro di Geraldine Brooks che ripercorre la storia dell’Hagadah, un antico testo ebraico scampato a secoli di storia anche grazie all’aiuto di bibliotecari musulmani. E’ inoltre previsto un intervento di monsignor Joseph Zen che parlerà della situazione delle comunità cristiane in Cina. (Silvia Bianchi per NL)