(Apcom) – Gli operatori via cavo hanno chiesto ai fornitori esteri sconti sul pagamento (in dollari) dei contenuti, paventando enormi perdite – per la valuta troppo debole – e quindi la forzata interruzione della radiodiffusione.
Per prima ha apertamente espresso preoccupazioni la società “Akado”, controllata da “Renova” del magnate Viktor Vekselberg: la compagnia sarebbe pronta a fermare la diffusione di alcuni canali del gruppo Discovery, a meno di nuove condizioni di pagamento da parte di Media Broadcasting Group (MBG).
Negoziati analoghi riguardano operatori come “Telecomunicazioni nazionali”, “ER-Telecom” e “Stream”, che offrono via cavo 160 canali ai russi, in particolare, Eurosport, National Geographic, World Music Channel, Fashion TV, BBC World, CNN International, Blue Hustler e molti altri.
Secondo stime preliminari di IKS-Consulting, nel 2008 in Russia, ci sono stati 17,5 milioni di abbonati della pay-TV. Il mercato valeva 960 milioni di dollari.