Sono molti gli episodi che ci arrivano riguardo alla censura che il governo russo impone ai media in merito a determinati argomenti. Dall’uccisione della giornalista del Novaja Gazeta Anna Politkovskaja, fino all’episodio più recente avvenuto durante una conferenza stampa. La giornalista Natalia Melikova, infatti, scoppia in lacrime dopo essersi resa conto di aver urtato il presidente Putin(foto) con una domanda sulla sua presunta relazione con una giovane ginnasta. Questa volta è successo durante uno show televisivo dove l’intervento di un ospite sgradito al Cremlino, il politologo russo Mikhail Delyagin, viene cancellato (nel senso letterale del termine) dal programma. E’ stato però fatto sparire solo in parte, visto che a causa di un errore dei tecnici in post produzione, le gambe sprovviste di una testa rimangono ben visibili agli spettatori. Delyagin, economista a capo dell’istituto dei problemi della globalizzazione, era finito nella lista nera stilata dal Cremino riguardo gli oppositori politici da bandire in tv. Questo episodio ricorda ciò che succedeva durante l’epoca staliniana, quando il regime faceva ritoccare le fotografie in modo da eliminare i personaggi scomodi cacciati dal partito al quale prima appartenevano. Sul recente accaduto la conduttrice del programma Kira Proshutinskaya si è detta imbarazzata ed ha affermato che “Oggi è difficile lavorare in tv: i capi esagerano sempre perché hanno paura di perdere il posto”. Il direttore Mikhail Ponomaryov del canale Tvz che ospita la trasmissione che peraltro si chiama “Il popolo vuole sapere”, afferma che lui esegue semplicemente gli ordini e “Se il proprietario della compagnia dice che non dobbiamo mostrare una persona, io non posso che adeguarmi”. Ma dimentica che la tv è pubblica poiché posseduta al 99,2% dal comune di Mosca. (Sara Fabiani per NL)