Lo scorso anno ha consolidato la propria immagine di vera e propria fucina artistica, di terreno fertile per sperimentare, per sorprendere, per divertire gli appassionati cinefili. Stiamo parlando del Festival del cinema di Berlino, che rispetto a Cannes o a Venezia, ha impostato la propria struttura sul cinema tout court, piuttosto che sul glamour e sulle star hollywoodiane. Il Berlino Film Festival, o “Berlinale”, offre un mercato più ridotto e concentrato, più specializzato, è un vero e proprio supermarket di cinema sperimentale. Sta per partire l’edizione numero 57 del festival, con 19mila professionisti stranieri e 4mila giornalisti già accreditati per assistere alle prime proiezioni (in tutto saranno presenti 1.121 pellicole), più la solita fiumana di turisti, curiosi e gente del luogo pronta a sedersi sulle comode poltrone della Film Haus in Potsdamer Platz per gustarsi le novità del grande schermo. A rappresentare il cinema di casa nostra ci saranno diverse pellicole, da La sconosciuta dell’affermato e geniale Giuseppe Tornatore, a Per non dimenticarti, opera prima dell’emergente Maria Atonia Avati, dall’ultimo capolavoro del “maestro” Monicelli, Le rose del deserto a Una cena per farli incontrare di Pupi Avati e a Elsa di Silvio Soldini, passando per i documentari cubani di Gianni Minà. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, e non solo per quanto concerne l’Italia. Inoltre, in questa edizione si festeggiano i dieci anni dello “Shooting Stars”, fucina di stelle e stelline emergenti, provenienti da ogni paese europeo. Si tratta di una sorta di promozione dell’attore emergente più talentuoso di ciascuno dei venticinque paesi europei (uno per ogni paese), con incontro con i più importanti casting directors annesso: al vincitore sarà consegnato lo Studio Hamburg Shooting Stars. Per la prima volta, quest’anno, saranno presenti rappresentanti di Romania, Slovacchia e Polonia, mentre, per l’Italia, l’ambasciatrice sarà la splendida Jasmine Trinca, già nota al grande pubblico per Romanzo criminale, Manuale d’amore e Il Caimano, di Nanni Moretti. (L.B. per NL)