La risorsa principale, se non l’unica, delle radio e delle tv private è la raccolta pubblicitaria. A causa della perdurante crisi economica gli investimenti in comunicazione si stanno di anno in anno assottigliando.
Ciò ha messo in ginocchio un intero settore ed ha in molti casi compromesso l’esistenza stessa di molte imprese radiotelevisive. Particolarmente colpite, per i motivi ormai noti a tutti, sono state le emittenti televisive locali, penalizzate oltre modo dal passaggio al digitale terrestre. I dati diffusi da Nielsen relativi al secondo trimestre 2012 evidenziano una flessione degli investimenti pubblicitari. Nei primi quattro mesi dell’anno le aziende italiane hanno investito l’8,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2011, per un valore complessivo leggermente superiore ai 2,7 miliardi di euro a cui corrisponde una riduzione della spesa pari a 241 milioni di euro. La televisione chiude il primo quadrimestre con un calo del -8,6%. Tutti i settori, tranne internet che registra un + 10,2%, sono in perdita rispetto al 2011. Per le Tv è il dato più basso degli ultimi quattro anni (cfr. grafico). Rispetto al 2008 la riduzione supera i 300 milioni di euro. Diminuisce anche il numero di aziende inserzioniste, fenomeno in controtendenza rispetto agli ultimi anni. I dati dimostrano un peggioramento anche a livello di settori merceologici. Alimentari (-8,2%) Automobili (-2,2%), telecomunicazioni (-25,8%). "Si tratta di dati allarmanti che riportano il settore indietro di tanti anni e che stanno causando il ricorso alle procedure di mobilità per il personale dipendente intervento del governo e della politica in questo ambito, magari con misure e incentivi ad hoc, che incoraggino gli inserzionisti ad incrementare gli investimenti pubblicitari, possa fungere da stimolo ed innescare un meccanismo virtuoso non solo per il settore dei media ma per l’economia in generale", denuncia la Federazione Radio Televisioni (FRT) in una nota diramata nei giorni scorsi. "Siamo perfettamente consapevoli del grave momento che il Paese sta attraversando e riteniamo giusti gli interventi finalizzati al riordino e alla razionalizzazione della spesa pubblica" – ha dichiarato il Presidente della FRT, Filippo Rebecchini "Ciononostante è altrettanto necessario che gli inserzionisti ritrovino la fiducia, tenendo comunque presente che questa non può completamente prescindere da interventi di sostegno concreti che solo lo Stato può attuare attraverso azioni di politica economica finalizzate alla crescita". Anche il mezzo radiofonico ha registrato una flessione sulla raccolta pubblicitaria nel primo quadrimestre dell’anno (-3%). (M.L. per NL)