Fa specie pensare che Napoli sia la sede dell’Autorità per le garanzie delle comunicazioni. Già, perché proprio lì lo Stato sembra aver perso il controllo delle comunicazioni. Almeno di quelle radiotelevisive.
Ormai non stupisce più nessuno leggere di emittenti totalmente abusive sequestrate dalla Autorità giudiziaria in territorio campano. E si badi bene, non stiamo parlando di singoli impianti, ma di intere stazioni. Il punto è che il sequestro ha luogo quasi sempre a seguito di controlli di routine sul rispetto del diritto d’autore e dei diritti connessi; quindi, se vogliamo, a riguardo di uno dei requisiti secondari per svolgere l’attività di radiodiffusione. E’ rarissimo, infatti, che il provvedimento sia adottato come conseguenza di un controllo sul possesso di concessione o autorizzazione a trasmettere. Se a ciò aggiungiamo il fatto che la regione Campania ha una densissima percentuale di impianti abusivi, ben si comprende come complesso dovrà essere pianificare lo switch-off digitale.