La banca d’affari franco-americana Lazard sarebbe in possesso, dallo scorso 1 luglio, del 5,1% del capitale di Mediaset classificato come “gestione discrezionale del risparmio”, operazione comunicata alla Consob.
Di per sé si tratterebbe, secondo diversi fonti di stampa, di un atto di fiducia della banca nei confronti di Mediaset, in un periodo che in borsa non è proprio favorevole al Biscione, ma alcuni analisti del mondo della finanza hanno già visto l’ombra di Vincent Bolloré sul retroscena della vicenda. Pare, infatti, che Lazard sia da sempre vicina alla holding bretone e allo stesso Bolloré; per questo motivo, si ritorna a parlare di fusione fra l’operatore telco e il broadcaster televisivo, idea che già da tempo molti vedono come fondante dell’interesse di Bolloré per Mediaset Premium. Il primo passo sarà sicuramente l’intesa sul piano OTT, ormai largamente annunciata, mirata a contrastare quella Netflix che, sebbene con una crescita inferiore rispetto alle attese, sarebbe più corretto definire in fase di assestamento all’interno di un mercato che sta accogliendo nuovi operatori, piuttosto che in crisi. Vista l’imponenza dell’avversario, le sinergie con un operatore tlc potrebbero essere effettivamente cruciali per avviarsi con un buon bacino d’utenza. Certo bisognerà vedere quanto Mediaset, appena liberatasi dalla zavorra di quella pay tv arrivata sì e no a coprire il 5% del mercato di riferimento, abbia intenzione di mischiarsi con un operatore telco con perdite per 32 mld di euro, proprio adesso che, per il 28 luglio, si prospettano dati per il secondo trimestre con un +5% nella raccolta pubblicitaria. (E.V. per NL)